martedì 1 febbraio 2011

Interview with... Teresa di Gaetano

Buonasera! E' sempre un piacere dare la possibilità agli scrittori emergenti di farsi conoscere al grande pubblico, e per quanto riguarda questo Dusty pages in Wonderland non si tira mai indietro. La scrittrice di questa sera -con cui mi devo scusare per i quindici giorni di attesa prima dell'intervista- ha alle spalle due pubblicazione di raccolte di racconti e un romanzo fantasy, ma è in scrittura di una saga. Per mancanza di tempo ho affidato l'intervista ad Ermes, che ha brillantemente svolto le mie veci. Buona lettura :)




Teresa Di Gaetano è diplomata in Giornalismo Radiotelevisivo ed ha collaborato per diverse testate giornalistiche. Giornalista, ha fatto uno stage presso l’ADNKRONOS sezione cultura di Roma, avendo vinto un concorso letterario-giornalistico. 
Allieva della rivista “Storie” di Roma, la sua esercitazione sul momentismo, nuova corrente letteraria, è stata pubblicata nella antologia. Ha frequentato un “Laboratorio di giornalismo e tecniche audiovisive” a Roma. 
Nel Novembre 2003 ha pubblicato la prima raccolta per ragazzi “Bubble, Bubble! Dodici racconti” insignita da vari riconoscimenti ai premi letterari. Alcuni suoi racconti sono apparsi nelle antologie dei premi. 
Nel gennaio 2006 presso la Casa editrice Montedit è uscita una seconda raccolta Conchiglia… e altri racconti, mentre nel febbraio 2007 ha pubblicato per la stessa Casa editrice il suo romanzo di esordio La bambola di vetro Ha scritto una fiaba: “La sabbia delle streghe – La leggenda di Primrose”.



Interview with...

Teresa Di Gaetano

A cura di Ermes. 

Ermes: Grazie per averci concesso un pò del tuo tempo per quest'intervista Teresa. Che ne dici di presentarti ai nostri lettori prima di cominciare con le domande?
Teresa:Ciao amici del blog Dusty Pages in Wonderland! Sono Teresa ed amo moltissimo scrivere e leggere libri. Sono giornalista pubblicista dal 2004. Ho scritto tre libri (due di racconti “Bubble, Bubble, Dodici racconti" e “Conchiglia… e altri racconti” e un breve romanzo fantasy, “La bambola di vetro”) ed ho viaggiato molto. Amo la Moda, fare fotografie, i gatti, il pattinaggio sul ghiaccio. Mi piace stare in compagnia dei miei amici, ascoltare musica . Il mio sogno del cassetto è diventare una  brava scrittrice e spero tanto che si avveri!
 EA quanto sappiamo sei diplomata in Giornalismo Radiotelevisivo, ma dicci: com'è nata la tua passione per la scrittura? E i tuoi progetti per il futuro sono più incentrati sulla carriera giornalistica o sulla carriera creativa?
T: La mia passione per la scrittura è nata in tenera età. Avevo, infatti, soli nove anni quando lessi ad un ristretto pubblico un mio tema di fantasia. Ho scoperto allora che mi piaceva raccontare agli altri quello che scrivevo. Quella per il giornalismo, invece in età adulta. I miei progetti sono decisamente più improntati per la scrittura creativa.
EFra i nostri lettori vi sono molte persone che per passione, proprio come te, dedicano parte delle loro vita a scrivere e a migliorarsi per diventare sempre più bravi. Non escludendo che tra di loro possa esserci chi desideri vedere un suo lavoro un giorno esposto tra gli scaffali di una libreria, vorresti dare a queste persone qualche consiglio per incoraggiarle?
T: Sì. Intanto di leggere tantissimo. Di scrivere tanto e di qualsiasi cosa. E poi, perché no, accostarsi al giornalismo può essere utile per migliorare la propria scrittura. Infatti, in giornalismo si scrive per essere letti, cosa che si dovrebbe fare quando si scrive. E poi si incontrano persone ed ognuna di esse ha qualcosa di interessante da raccontare. E questo può essere utile alla scrittura: i diversi modi per raccontare una storia. Quindi, consiglio anche di fare un po’ di giornalismo, giusto per apprendere le tecniche principali. Io, ad esempio, ho imparato molto da quello televisivo.
E "Bubble, Bubble! Dodici Racconti" è stato pubblicato nel 2003. Quindi possiamo dire che tutto sommato sei una scrittrice fresca di "prima esperienza". Come molti sanno al giorno d'oggi non è molto facile riuscire a far pubblicare un proprio lavoro. Come ti sei sentita quando hai avuto fra le mani la stampa di questo libro?
T: Quest’opera prima l’ho stampata perché mi sentivo pronta a vedere i miei racconti sullo scaffale di qualche libreria. Oggigiorno, dopo questa esperienza, mi sento di affermare che non siamo noi stessi a dire “sono pronto per vedere il mio libro sugli scaffali”,ma sarebbe buona cosa, infatti, farlo prima leggere a persone estranee al testo, giusto per avere un giudizio spassionato. L’opera comunque ha trovato gradimento di pubblico, molto di più rispetto a “La bambola di vetro” dove ho inserito una scrittura e una trama elaboratissime. Però ho appreso molto da questa esperienza.  
E: C'è qualche autore in particolare dal quale trai ispirazione per i tuoi racconti? E se si cosa ti piace di lui o lei?
T: Personalmente non mi chiudo a nessun genere letterario. Sono molto curiosa e, quindi, amo leggere un po’ tutti i generi. Anche se i gialli e i thriller non li amo molto, leggo tutto, soprattutto per ora fantasy. Ma non disdegno di leggere (anzi ne sono appassionata) romanzi rosa (che tra l’altro scrivo). Comunque, i miei autori preferiti sono: Jean Paul Sartre, Fedor Dostevskij e Oscar Wilde.
E: Torniamo a "Bubble, Bubble! Dodici Racconti", la tua prima pubblicazione che ha avuto anche alcuni riconoscimenti letterari. Vuoi parlarcene?
T: Sì. Ho fatto partecipare l’opera a diversi premi letterari ed ha avuto alcuni riconoscimenti (segnalazioni). Oggi non parteciperei più ai premi letterari per il fatto che ci credo un po’ meno nel loro riscontro di pubblico, però… non si sa mai…
EHo letto che al momento stai lavorando sul secondo volume di una saga fantasy intitolata "La sabbia delle streghe". Che ne dici di parlarci delle trama e di come ti è venuta l'idea?
T: E’ ovvio che non posso svelare tutto per non rovinare la sorpresa. Però posso dire che attorno alla trama principale ruoteranno altre due storie che si innestano con quella principale, rendendo questo libro un po’ più complesso del primo. L’idea mi era già venuta nel 1994. Volevo scrivere ben cinque libri dell’opera, però per questo, come spero per gli altri, mi piaceva l’idea di raccontarlo in maniera diversa dal primo. Ecco perché la scelta di una trama principale e di due secondarie che si intrecciano.
E: La saga al momento è composta da due libri e in particolare il secondo è in fase di correzione. Ma leggendo in giro per la rete ho scoperto che hai già in mente i sottotitoli per il terzo e il quarto volume e che pensi di scrivere persino un decimo libro il quale però si discosta dalla trama principale. Presumiamo allora che già tu abbia in mente la sorte della saga. Eppure sono incuriosito da questo decimo volume, puoi dirci qualcosa di più di quello che si sa in giro?
T: Il decimo libro parlerà di Rosehan, una semplice contadina, alla quale viene affidato un compito difficile: portare la spada di Shanas al guerriero Aegnor. Come ben si può comprendere, la sua missione non sarà di certo facile, anche se lungo il cammino incontrerà degli amici che l’aiuteranno nel suo intento. Il libro si discosta dalla saga principale (quella dei cinque libri) per raccontare altre storie all’interno dello stesso mondo. Ecco perché ho la possibilità già di scriverla.
E: Sappiamo che la casa editrice che ha pubblicato "Bubble, Bubble! Dodici Racconti" e "La Bambola di Vetro" è la Montedit. Come mai il libro è ancora in attesa di essere pubblicato?
T: Sono alla ricerca di un editore. Ho già inviato il testo a qualche altra casa editrice, ma ancora non ho ricevuto alcuna risposta in merito. Quindi, sono sempre alla ricerca.
ESo che hai un blog dove tieni aggiornato il tuo "percorso creativo". Che ne dici di darci il link? Chissà magari qualche casa editrice leggerà quest'intervista e vorrà pubblicare "La sabbia delle streghe"!
TSì... certamente. Questo è il link del blog della saga fantasy "La sabbia delle streghe" : http://lacrimedicristallo.blogspot.com/, mentre questo al mio diario personale: http://ildiarioditeresa.wordpress.com/. Potrete seguirmi in entrambi i blog.
E Ok le domande sono finite. Ti ringraziamo di averci dato l'opportunità di intervistarti, sei stata gentilissima. Ti auguriamo un grandissimo in bocca al lupo per la tua carriera letteraria!
TGrazie a voi per l'intervista ed incrocio le dita per il mio futuro letterario.
I libri di Teresa sono:
Conchiglia... e altri racconti
Con questo secondo volume di racconti si è voluto dare un tocco di innovazione rispetto alla precedente opera ( Bubble, Bubble! Dodici racconti ). Prima di tutto nella brevità dei testi, ben rappresentata dal primo, “Conchiglia”, che dà il nome all’intera raccolta. In secondo luogo: lo stile. Si riconduce ad una prosa asciutta, controllata, un po’ giornalistica, quindi distaccata, ma sempre di facile comprensione. Non c‘è un filo conduttore ben delineato; se si deve però parlare di una tematica comune, allora quella è riconducibile all’amore in tutte le sue forme ed aspetti. Non si cerca di approfondire l’argomento, ma di trattarlo in superficie. E proprio come le conchiglie vengono lasciate dalle onde in riva al mare, emergendo alla luce del sole, così questi racconti, immagini di scene comuni, vogliono, in qualche modo, fare emergere gli aspetti meno profondi di questo sentimento, alla luce della cara quotidianità ricca, da sempre, di piccoli particolari nascosti.
La bambola di vetro
In un’intervista rilasciata a La Repubblica delle Donne, lo scrittore olandese Karel Van Loon ha affermato: “Il fatto è che non sappiamo niente della persona che amiamo, ma tendiamo a ricordare le storie passate come le migliori della nostra vita”. Una buona chiave di lettura per questo romanzo fantasy. Sembra di essere in un microcosmo delicato e sottile come una ragnatela. Dove i luoghi descritti sono ovattati in una irreale atmosfera. Tutto ha inizio con un viaggio per cercare quel qualcosa che non si possiede. Un giovane ricerca avventure, ma diventa una pedina della scacchiera che farà muovere l’intrigato gioco della vita di un anziano scrittore. I loro dialoghi nel presente sono una scusa per raccontare la storia del passato. E, di volta in volta, ramificazioni del passato di ciascun personaggio. Un punto di non ritorno, verso cui tenere fisso lo sguardo per scoprire il dolore degli uomini di fronte ad eventi più grandi di loro…

1 commento:

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