Finalmente riesco ad aggiornare questa rubrica! Questa settimana otto interessantissimi romanzi più o meno recenti che vedono autori più conosciuti (come Houllebecq o Roth) ed esordienti italiani (Annalisa Maniscalco). Spero di avervi dato qualche spunto!
La carta e il territorio - Michel Houllebecq
Se Jed Martin, il personaggio principale di questo romanzo, vi dovesse raccontare la sua storia, probabilmente vi parlerebbe della rottura della propria caldaia, avvenuta un certo 15 dicembre. Oppure di suo padre, architetto noto e stimato, con cui era solito trascorrere solo la vigilia di Natale. Ricorderebbe certamente Olga, una russa molto carina incontrata all’inizio della sua carriera, in occasione di una mostra delle sue fotografie delle carte stradali della Michelin. Tutto questo avveniva prima che arrivasse il successo mondiale con la serie delle opere dedicate ai “mestieri”, ritratti di personalità di diversi ambienti (fra cui lo scrittore Michel Houellebecq), colte nell’esercizio della loro professione. Dovrebbe dire anche come ha aiutato il commissario Jacelin a chiarire un’atroce storia criminale che ha sconvolto la polizia. Sul finire della sua vita, Jed Martin arriverà a una certa serenità ed emetterà solo dei mormorii. L’arte, il denaro, l’amore, il rapporto col padre, la morte, il lavoro sono solo alcuni dei temi di questo romanzo, decisamente classico eppure, evidentemente, contemporaneo, in cui Michel Houellebecq, con la consueta implacabilità, ritrae la condizione umana.
Chiamalo sonno - Henry Roth
Il "caso Henry Roth" è forse l'unico nella letteratura del Novecento. Nel 1934 "Chiamalo sonno", opera prima di uno sconosciuto newyorkese di ventotto anni, fu salutato dalla critica come un capolavoro. Poi l'oblio. Roth si ritirò nel Maine ad allevare anatre, e per decenni il suo silenzio è stato interrotto solo da qualche raro racconto. Nel 1960 alcuni critici influenti promossero la ristampa del suo romanzo e rapidamente, nel giro di pochissimi anni, "Chiamalo sonno" ha superato i due milioni di copie e oggi è considerato unanimamente un classico, uno dei massimi risultati della letteratura del secolo, non solo statunitense.
I miei martedì col professore - Mitch Albom
Nel 1995 l'autore vede intervistato in TV un suo vecchio professore di college con cui ha perso i contatti e che ha avuto influenza sulla sua vita. Le trasmissioni riscuotono un successo enorme e migliaia di persone gli scrivono per ricevere parole di saggezza e di conforto. Scosso, vergognandosi del proprio lungo silenzio, Albom si decide infine ad andare a trovare l'anziano professore, ormai gravemente malato, per quattordici settimane. Insieme dibattono dei temi più vari: l'amore, il denaro, la morte, i valori, la famiglia, il perdono, e ogni volta l'autore esce arricchito da quelle chiacchierate illuminanti e rivelatrici.
La bambina di vetro - Jodi Picoult
Tutti i genitori in attesa vi diranno che non vogliono un bambino perfetto, ma che vogliono un bambino sano. Anche Charlotte e Sean O’Keefe avrebbero chiesto un bambino sano, se avessero potuto scegliere. Invece, la loro vita è fatta di preoccupazioni, di notti insonni, di conti che si accumulano, degli sguardi pietosi dei genitori «più fortunati» e, peggio ancora, di «e se…». E se la loro bambina fosse nata sana? Ma vale la pena di affrontare tutto questo, perché Willow è perfetta, per quanto strano possa sembrare. È intelligente e carina, gentile e coraggiosa e, per avere solo cinque anni, è inaspettatamente e profondamente saggia. Willow è Willow, in salute e in malattia. Ma quel «e se…» scava a fondo nel cuore e nella mente di Charlotte, che proprio in nome di Willow e dell’amore che ha per lei, decide di affrontare un processo contro la ginecologa che non ha diagnosticato prima la malattia della bambina: osteogenesi imperfetta, un termine asettico che descrive una fragilità ossea incompatibile con uno sviluppo e una vita «normali». Questo significa per lei cercare risposta a una serie di domande che forse una madre non dovrebbe mai essere costretta a rivolgersi. E se Sean e Charlotte avessero saputo prima della malattia di Willow? E se la loro amata Willow non fosse mai nata?
Se non ti avessi lasciato andare - Lesley Pearse
Nel 1975 Laura Brannigan ha vissuto l'unica stagione felice della sua vita: fuggita da una famiglia violenta, stava costruendo una nuova esistenza insieme all'amica Jackie, quasi una sorella per lei, quando ha conosciuto Stuart, un uomo stupendo che le ha regalato una meravigliosa estate d'amore. Vent'anni dopo Laura si trova in prigione schiacciata dall'accusa di aver ucciso proprio Jackie. Ha lottato per dimostrare la propria innocenza, ma nessuno sembra crederle, e sta per arrendersi quando si vede recapitare una lettera di Stuart. Perché le scrive? Cos'è successo durante tutti questi anni? Laura ritrova la voglia di sperare e la forza di combattere. Ma Stuart crederà nella sua innocenza? Potrà aiutarla a liberarsi dalla prigione, e dal suo passato?
Strano incidente al Claridge - R.T. Raichev
Chi sta cercando di uccidere Sir Seymour Tradescant? I maggiori sospetti si addensano sul capo della bellissima e giovane moglie. Penelope. Certo, hanno i loro motivi anche l'eccentrica sorella gemella del baronetto, Bettina, l'insoddisfatto e inquieto figlio Nicholas e la frustrata nuora Olivia. Dall'hotel Claridge, dove il maggiore Hugh Payne ha visto compiere all'affascinante Lady Tradescant un gesto alquanto singolare, l'indagine del maggiore e di sua moglie Antonia Darcy si sposta a Mayholme Manor, una lussuosa residenza per anziani nobili e benestanti avvolta in un alone di inquietante mistero e diretta con metodi non proprio ortodossi da un gentiluomo che si fa chiamare il "Maestro". Un caso difficile e intricato, che vede muoversi con astuzia e intraprendenza soprattutto il maggiore Payne, e che lascia aperte sino all'ultimo infinite possibili soluzioni.
Le versioni della mezzanoce - Annalisa Maniscalco
Metropolitana di una grande città. Un uomo, nell'ora di punta, intreccia le mani contro il petto, poi, di colpo, un rumore secco. Molti passeggeri si voltano. Ma lui, non curandosene, si fruga il palmo della mano e porta alla bocca il gheriglio di una noce. Una ragazza dai pensieri troppo fitti intorno agli occhi non riesce a distogliere lo sguardo. Una donna anziana con un medaglione troppo pesante smette per un istante di desiderare un posto a sedere. E un uomo calcato nel bavero del suo soprabito osserva assorto ogni gesto del bizzarro passeggero. Un'altra noce viene aperta e consumata. Ma, a uno scossone del treno, da quelle mani scivola in terra un mezzo guscio. I tre personaggi seguono quel breve volo, e nel tragitto, i loro occhi di sfuggita si incontrano, prima che la mezza noce inspiegabilmente sparisca. Comincia così la sfida insieme letteraria e filosofica di questo romanzo d'esordio: raccontare le tre vite, quella della ragazza che voleva essere un'ombra, dell'uomo con l'impermeabile e della donna con la catenina, e intrecciare a questo dettato narrativo anche la vita alternativa che ogni personaggio cuce addosso agli altri personaggi. Un gioco di specchi, con un ritmo narrativo sempre incalzante, che dimostra come davvero possiamo essere in ogni momento uno, nessuno e centomila a seconda degli occhi che ci guardano e ci inventano.
Quando mi troverai - Rebecca Stead
1979. Miranda ha dodici anni e vive con la madre a New York. Deve uscire dal guscio, trovare nuovi amici, imparare a conoscerli per quello che sono realmente. Intanto però riceve misteriosi messaggi anonimi: parlano di cose che puntualmente la vedranno protagonista. Sotto casa "the laughin' man", un barbone apparentemente privo di senno, mormora frasi incomprensibili e anche quelle riguardano Miranda. Tutto sembra girare a spirale intorno a lei, fra segnali inquietanti e lugubri apparizioni. In fondo alla strada, in questa New York minore che rimanda a certe atmosfere de "Il buio oltre la siepe", c'è la scoperta della paura ma forse anche la porta aperta verso il suo superamento. Età di lettura: da 10 anni.
Consiglio a tutti di leggere "I mieri Martedì col Professore". Un libro molto commovente che descrive la realtà attorno a noi in chiave ottimista e positiva, una visione che non vacilla neanche di fronte alla morte.
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