giovedì 23 dicembre 2010

Ciarle e shopping

Allora, mi sono presa un piccolissimo giorno di vacanza ieri e sì, lo so, non ho aggiornato. Mi sono messa davanti al pc con la connessione lentissima ed in verità ero di cattivo umore, quindi ho lasciato perdere. Ho preso Le scarpe rosse della mia amata Joanne (Harris, ndr), mi sono rannicchiata sotto le coperte e dopo un paio d'ore di full immersion il mio umore era decisamente migliorato. Non avevo ancora cominciato a leggere L'uomo dal campanello d'oro, ma ho fagocitato ieri -prima che il pc, animato ovviamente da volontà propria, decidesse di spegnersi- le prime trenta pagine e sembra molto interessante. Stamattina invece ho fatto un giro in centro col moroso -che ha famiglia ad un paio d'ore di distanza dalla mia città e, dato che vive qui, ogni tanto deve tornare da loro, soprattutto in vista delle festività... devo dire che questa era una delle cause del mio malumore di ieri- e l'ho amorevolmente trascinato alla Feltrinelli, dove ho comprato un bel classico da bermi in questi quindici benedetti giorni di vacanza. Non ho ancora comprato il regalo di Natale a mia sorella, non l'ho comprato al mio migliore amico e nemmeno ai miei genitori e, quel che è peggio è che non ne ho voglia e oggi probabilmente mi godrò il dolce far niente e magari scriverò o leggerò o dormirò. Potrei anche studiare. Forse. 
Comunque lo so che siete curiosi di sapere che libro ho comprato questa mattina (nevvero???) quindi non esito a presentarvelo, e tanto presto ne scriverò la recensione.



La lettera scarlatta - Nathaniel Hawthorne
Ambientato nel New England puritano nel XVII secolo, il romanzo racconta la storia di Hester Prynne, una donna che, dopo aver dato alla luce una bimba, frutto di una relazione adulterina, rifiuta di rivelare chi è il padre e lotta per crearsi una nuova vita di pentimento e dignità. La lettera scarlatta è la A che per punizione ogni adultera deve portare cucita sul petto e che "marchia" in modo indelebile le azioni e la coscienza della protagonista, stretta in un patologico triangolo con il marito e con l'antico seduttore in un crescendo di tensione, sofferenza, angoscia.

1 commento:

  1. mi sono sempre detta la prossima volta lo prendo la prossima volta lo prendo e ancora sta in libreria in attesa mi piace magari un giorno arriverà la volta buona che dirò lo prendo oggi!! ahahahhah sono curiosa di sapere com'è aspetterò la tua recensione ^.^

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