mercoledì 15 dicembre 2010

Chosen Pc & Kristin Cast Recensione

La recensione del terzo libro della saga House of Night di madre&figlia Cast... un libro che consiglio solo se vi piacciono le letture leggere e molto frivole!

Trama
Mi chiamo Zoey Redbird, ho una mezzaluna blu tatuata sulla fronte – il Marchio che contraddistingue i vampiri – e oggi compio diciassette anni. Ma non sono proprio in vena di festeggiare. Essendo una novizia della Casa della Notte, so benissimo che il corpo può rifiutare la Trasformazione e che quindi tutti noi rischiamo di morire da un momento all’altro. Però non riesco ad accettare che questo destino sia toccato alla mia migliore amica, Stevie Rae. Senza contare, poi, che non è morta davvero. È diventata una creatura strana, costretta a vivere nel sottosuolo insieme con altre… «cose» simili a lei. Nessuno mi toglie dalla testa che Stevie Rae può essere salvata. Il problema è come. Infatti, a ridurla così, è stata nientemeno che la Somma Sacerdotessa, la mia adorata mentore, e questo è un bel guaio, soprattutto perché quella donna legge nel pensiero: se mi confidassi con un insegnante o coi miei amici, lo scoprirebbe subito e di certo farebbe loro del male. A quanto pare, le uniche immuni al suo potere siamo io e Afrodite, la mia peggior nemica, la ragazza più spregevole ed egoista della scuola. Non sopporto l’idea di doverle chiedere aiuto, ma non posso liberare Stevie Rae da sola: quella strega insopportabile è la mia unica speranza…

Recensione.
Le Cast non si smentiscono, e non necessariamente in senso positivo. C'è un riconoscimento che non posso però negare: quando la storia ti prende non riesci proprio a staccare gli occhi dalle pagine e i colpi di scena che si susseguono in questo terzo episodio aggravano la condizione di dipendenza dal libro -nel mio caso veramente dannosa, considerato che l'ho letto in pdf e i miei occhi ne hanno risentito-. Purtroppo, al di là della storia che scivola via che è un piacere, i difetti rimangono quelli tipici di questa serie. Lo stile? Non voglio aggiungere altri aggettivi oltre a penoso, mi sembra che questo dia già l'idea.
Sarò forse un poco snob? Sì, lo sono. Amo i libri ben scritti e questo non lo è affatto.
Persino alcuni dei colpi di scena menzionati prima sono molto prevedibili, altri non me li sarei aspettati.
I personaggi, soprattutto quelli minori, sono troppo stereotipati. L'inizio del primo capitolo, per l'ostentazione che si fa della omosessualità di Damien e di quando sia fico avere un amico gay, sempre un manifesto inneggiante Will & Grace -serie che adoro, tra l'altro, ma scommetto ne verrebbe fuori un pessimo libro-. Inutile dire quanto belli e perfetti e fighi -termine stra abusato- siano i fidanzati di Zoey.
(Tesoro, non ti crucciare, hai pienamente ragione: stai diventando una zoccola a tutti gli effetti).
L'unico personaggio che mi è piaciuto davvero è Afrodite: non è una santa e non è nemmeno convinta di esserlo, non è ipocrita e cerca di riparare ai suoi errori, è s***nza e fiera di esserlo.
Sarà forse l'unico personaggio positivo del romanzo?

Voto


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