Goodreads è uno dei social network più utilizzati dai lettori di tutto il mondo per condividere tutte le news relative alle loro letture, scambiare opinioni e prender parte a veri e propri gruppi di lettura virtuale. Dal 2009, i lettori vengono chiamati a decidere i migliori libri che hanno segnato l'anno in corso , divisi in venti categorie che vanno dalle canoniche - narrativa, saggistica, storia - a quelle più particolare come Miglior esordio letterario. I Goodreads Choise Awards 2014 hanno segnato un boom di partecipazioni e circa 3 milioni di lettori hanno avuto modo di far prevalere i loro romanzi preferiti. Inoltre, l'edizione ha visto il trionfo della letteratura scritta da donne, che si sono aggiudicate riconoscimenti in ben 13 categorie su 20.
Per il genere Fiction, la vittoria è andata a Rainbow Rowell con Landsline (letteralmente "linea fissa"), storia di una sceneggiatrice televisiva e del suo fatiscente matrimonio che ha l'enorme opportunità di vivere situazioni passate e tornare al nocciolo dei problemi del suo rapporto con il marito, prima che questi si realizzino concretamente. Rainbow Rowell aveva già ottenuto un riconoscimento come Miglior Young Adult per Eleonor&Park nel 2013.
Incoronato re indiscusso del genere Mistery e Thriller, il benamato Stephen King, tornato alla ribalta con Mr Mercedes, che nel 2013 aveva trionfato nella categoria Horror con Doctor Sleep. Solo 400 voti in più rispetto a Robert Galbraith aka J.K.Rowling con il secondo capitolo delle avventure di Cormoran Strike, per un totale di oltre 41 mila voti che hanno dimostrato quanto sia grande l'affetto dei lettori per il maestro della suspance.
Un altro titolo, pubblicato nei mesi scorsi in Italia da Rizzoli, ha vinto nella categoria destinata al genere Storico: Tutta la luce che non vediamo (All the light we cannot see) di Anthony Doerr affronta l'invasione della Francia da parte dei nazisti attraverso il racconto di una bambina cieca a causa di una malattia degenerativa, in un parallelismo perfetto con le vicende buie delle quali la protagonista sente soltanto l'eco.
Altra serie pubblicata nel nostro paese da Piemme è quella di Deborah Harkness che, con il capitolo conclusivo della All Souls Trilogy ottiene il premio per il miglior libro Fantasy. In The Book of Life, l'autrice approfondisce tematiche quali potere, amore, passione e famiglia, affidandosi ad un reunion tra i personaggi del primo e del secondo volume e ad una storia che dimostra ancora una volta la capacità delle donne di scrivere testi di un genere generalmente considerato maschile.
Passiamo adesso alla vincitrice per la sezione Romance: Dianna Gabaldon con l'ottavo libro della serie di Outlander, in Italia pubblicata da Corbaccio come La saga di Claire Randall e recentemente debuttata in america come serie televisiva del network Starz.
Written in my own heart's blood racconta della figlia di Claire, Brianna, decisa a lasciare il suo lavoro di infermiera (siamo durante la seconda guerra mondiale) e di viaggiare nel tempo fino al XVII secolo, dove crede di poter vivere una vita facile e rendendosi conto di essere in torto.
La scelta per il miglior libro di Fantascienza è ricaduta su The Martian di Anthony Weir, avvincente storia del primo astronauta a camminare su Marte, lasciato solo sulla superficie del pianeta dalla sua equipe, deciso a trovare il modo di sopravvivere sul pianeta rosso.
Il ritorno di Anne Rice alla saga che l'ha resa indimenticabile per i suoi lettori, le vale la vittoria nella categoria Horror. A ben 26 anni da La regina dei dannati, Prince Lestat riprende la storia del personaggio più riuscito della scrittrice, proponendosi come sequel, costretto a destreggiare una crisi nel mondo dei vampiri e a controllare l'orda di massacri perpetuati dal suo popolo senza un reale scopo.
Neil Patrick Harris (lo conoscerete come il Barney Stinson di How I met your mother) e Lena Durham (Girls) sono stati surclassati da Amy Poheler nella categoria dedicata al miglior libro Umoristico: in parte autobiografia, in parte memorandum, Yes Please raccoglie i migliori sketch e le battute esilaranti della regina del celebre Saturday Night Live.
Per la categoria dedicata alla Saggistica, il miglior libro dell'anno è The Opposite of the Loneliness di Marina Keegan, testo pubblicato postumo visto che l'autrice è morta nel 2012 in seguito ad un terribile incidente avvenuto cinque giorni dopo la laurea a Yale e prima di diventare giornalista per il New Yorker. Nonostante i suoi 22 anni, la critica ha apprezzato l'autenticità e il talento della ragazza, raccolto in un antologia saggistica che ha collezionato un milione e mezzo di lettori dalla sua pubblicazione.
John Green ha dedicato il suo bestseller Colpa delle stelle ad Esther Grazia Earl, morta di cancro alla tiroide nel 2010. Amici e parenti hanno raccolto le lettere scritte alla ragazza e le sue pagine di diario nel volume This star won't go out, vincitore del Goodreads Choise Awards per la categoria Memoir & Autobiografie.
I lettori hanno decretato The Romanov Sisters di Helen Rappaport il miglior Saggio a tema storico del 2014, considerandolo un prezioso documento che, con perizia di dettagli, affronta sotto un altro punto di vista il dramma ancora irrisolto della scomparsa delle figlie degli zar Nicola e Alessandra Romanov.
Per quanto riguarda, invece, la Saggistica economica, #GirlBoss di Sophia Amoruso ha sbaragliato gli avversari proponendosi come manifesto dell'imprenditoria femminile, suggerendo i metodi per farsi valere nel proprio lavoro, non lasciandosi abbattere dalle avversità e dall'insicurezza, ma soprattutto facendo valere le proprie capacità attraverso la propria voce.
Il proliferare dei libri di cucina ha portato alla creazione di una categoria a sé che quest'anno ha la sua vincitrice in Ina Garten, fondatrice di Barefoot Contessa, catena di ristoranti ispirati al personaggio di Ava Gartner nell'omonimo film. Make it Ahead: A Barefoot Contessa Cookbook propone le ricette tradizionali dei suoi ristoranti nella versione casalinga, per chi vuole cimentarsi nella creazione di piatti da gran gourment.
Migliore Fumetto, invece, è il seguito dell'omonimo film di Joss Whedon: Serenity: Leaves on the Wind, scritto da Zack Whedon e affidato alla matita di Georges Jeanty (disegnatore delle serie 8 e 9 di Buffy The Vampire Slayer), racconta le vicende di Micheal Reynolds e dei suoi compagni d'equipaggio dopo aver smascherato i crimini contro l'umanità messi in atto dall'Alleanza.
Lullabies di Lang Leay è la miglior raccolta di poesie, seguito dell'apprezzatissima Love & Misadventure, un viaggio altamente suggestivo tra il tema amoroso e quello della perdita, accompagnato come sempre dai bellissimi disegni dell'artista.
Red Rising, primo volume dell'omonima saga di Pierce Brown, è il miglior romanzo d'esordio, a carattere fantascientifico, ambientato in un futuro in cui la Terra non è più abitabile e gli umani sono costretti a rifugiarsi sul pianeta rosso.
Il genere Young Adult ha due vincitori, il primo nella sua sottocategoria dedicata alla Fiction e il secondo in quella Fantasy. A trionfare sono stati We Were Liars di E. Lockhart, che ha per protagonista una ricca famiglia del New England piena di segreti devastata da un terribile incidente, e il sesto volume della saga di Shadowhanters di Cassandra Claire, Città del fuoco celeste, nel quale i protagonisti della saga dovranno prevenire la fine della loro specie.
Anche quest'anno la letteratura per l'infanzia vede il suo miglior esponente in Rick Riordan e nella ormai conosciutissima saga dedicata agli eroi dell'Olimpo, giunta al quinto capitolo con The Blood of Olympus. Mo Willems si aggiudica, infine, il premio per il miglior libro illustrato con The Pigeon Needs a Bath!
Anche per il 2014 è tutto, vi rimandiamo all'anno prossimo per scoprire quali saranno i vincitori. Fateci sapere se anche voi avete partecipato alle votazioni e che ne pensate dei testi premiati. Trovate tutte le nomination e le schede accurate su Goodreads.
"Prince Lestat" sarebbe il sequel de "La Regina dei Dannati" a ventisei anni di distanza? O.O Ma informarsi prima di scrivere boiate è poco cool?
RispondiEliminaDopo la "Regina" ci sono stati altri sette libri.
Ciao Bianca, grazie della tua segnalazione.
RispondiEliminaSiamo consapevoli del numero dei libri pubblicati dopo La regina dei Dannati, ma devo purtroppo riferirti che, come riporta Wikipedia, Anne Rice ha dichiarato che "her novel Prince Lestat could be considered a sequel to her novel The Queen of the Damned". Non ci prendiamo la responsabilità di quello che dice Anne Rice stessa, in caso volessi fare rimostranze su questo! :)
Per favore, anche tu la prossima volta cerca di informarti, che non è mai troppo cool ;)
Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Prince_Lestat
Ma certo, Wiki riporta una citazione estrapolata da una trasmissione radiofonica in cui la Rice pare aver detto che "Prince Lestat potrebbe essere considerato un sequel di "Regina", perché ricompaiono gli stessi personaggi e perché si ritrovano gli stessi temi".
RispondiEliminaDue righe dopo, comunque, si scopre che il libro è ambientato dieci anni dopo "Blood Canticle" (2008), decimo libro della serie.
Insomma, di qui a scrivere che "Prince Lestat" è il seguito di "Regina" a distanza di ventisei anni...!
Se la Rice sostiene che può essere considerato un sequel perché ricompaiono gli stessi personaggi e si ritrovano gli stessi temi, e usa la parola SEQUEL e noi scriviamo appunto che Il principe Lestat "si propone" in quanto tale, ripeto, scrivi alla Rice se la cosa ti indispone, non è un errore nostro :) Per favore, mandale una lettera dove contesti l'uso di questo termine XD La Rice dice che considera Il principe Lestat il "vero sequel" della Regina dei dannati. Noi scriviamo che "si propone" come sequel della Regina dei dannati. Ti prego, trovami l'errore concettuale XD
EliminaAnzi no, dai, diamoci un taglio ;)
Quindi non è vero che "Prince" è l'undicesimo libro della serie, non è vero che la Rice ha ripreso Lestat dopo otto anni e che il libro è ambientato dieci anno dopo "Blood Canticle". Ok.
EliminaP.S. "La Rice dice"... ti ha scritto su Whatsapp? XD
No, basta leggere i diecimila siti internet in cui vengono riproposte le parole della Rice e dove si continua a dire che è il sequel della Regina dei dannati :D
EliminaIl collegamento diretto al terzo libro è anche evidenziato dalla trama del Principe Lestat, che comincia così:
" The novel opens with the vampire world in crisis...vampires have been proliferating out of control; burnings have commenced all over the world, huge massacres similar to those carried out by Akasha in The Queen of the Damned... "
C'è un legame diretto tra i due libri e la Rice (come ripetuto fino alla nausea) lo considera un sequel del terzo libro (come testimoniato da diverse fonti che rimandano alle parole dell'autrice). Poi certo, viene dopo gli altri, ma questo libro SI PROPONE come seguito della Regina. Hai finito?
Ma "Prince Lestat" presenta o non presenta eventi narrati in seguito alle vicende di "Blood Canticle" del 2008?
EliminaE' o non è scorretto dire che con "Prince Lestat" la Rice riprende dopo ventisei anni in mano il personaggio di Lestat, mentre in realtà l'ultima sua apparizione risale a soli otto anni fa?
E perché continui a citare roba presa in giro chissà dove? "Prince" non comincia nel modo che hai citato tu.
Questo è l'incipit:
"L’ho sentita anni fa. Stava farfugliando da parecchio tempo.
Successe dopo che la regina Akasha venne annientata e la muta gemella dai capelli rossi, Mekare, divenne «la Regina dei dannati». Avevo assistito a tutto, alla morte brutale di Akasha nel momento in cui eravamo tutti convinti che anche noi saremmo morti insieme a lei. [NotadiBianca: Riferimento al Terzo Libro]
Successe dopo che avevo scambiato il mio corpo con quello di un mortale ed ero tornato nel mio potente corpo vampiresco, dopo aver rifiutato l’antico sogno di ridiventare umano. [NotadiBianca: Quarto Libro]
Successe dopo che avevo visitato il paradiso e l’inferno in compagnia di uno spirito di nome Memnoch per poi tornare sulla terra simile a un esploratore ferito ormai privo di qualsiasi appetito per la sapienza, la verità, la bellezza. [NotadiBianca: Quinto Libro].
Sconfitto, ero rimasto sdraiato per anni sul pavimento di una cappella di New Orleans dentro un antico edificio conventuale, dimentico della sempre mutevole folla di immortali intorno a me, udendoli, desiderando reagire, ma in un certo senso non riuscendo mai a incrociare uno sguardo, rispondere a una domanda, prendere atto di un bacio o di un sussurro di affetto."
Poi passa a parlare di Benji, personaggio apparso per la prima volta in "Armand il Vampiro".
Qualcuno dotato di scarsa immaginazione potrebbe pensare che del libro hai solo letto le voci di Wikipedia...
Siti italiani incompetenti quanto noi che parlano di sequel della Regina dei Dannati:
EliminaComing soon: http://www.comingsoon.it/news/?source=books&key=37539
Libreriamo: http://www.libreriamo.it/a/6817/grande-attesa-per-il-ritorno-della-scrittrice-anne-rice-e-del-suo-vampiro-lestat.aspx
che non si degnano nemmeno di proporre la sfumatura semantica, lo danno per assodato che si tratta di un sequel. I siti inglesi sono troppi per essere elencati, non ultimo quello segnalato da Wikipedia che riprende le parole esatte della Rice.
La Rice scrive su Facebook: "Prince Lestat" coming on October 28th is set in the present time. It is a sequel really to ALL the vampire chronicles before it. But it is the first book since "Queen of the Damned" to take up the story of the entire tribe --- all the vampires of the world --- and how they have been impacted or influenced by the events described in "The Queen of the Damned."
Fonte: https://www.facebook.com/annericefanpage/posts/10203333858737440
Come ribadito ai duri di comprendonio, Anne Rice descrive (parole sue) come i vampiri di tutto il mondo sono stati influenzati dagli eventi della Regina dei dannati, e in un'intervista lo definisce come un sequel della Regina, definizione ripresa e riproposta da tipo mezzo web senza che lei abbia mai smentito.
Le parole che ho riportato (ho parlato di TRAMA non di incipit) sono quelle usate come trama su Goodreads:
https://www.goodreads.com/book/show/21412673-prince-lestat?ac=1
Ripeto: se il termine ti indispone parlane con lei, lo ha usato lei.
Zucchero, l'hai scritto tu "il libro comincia così:".
EliminaComunque mi piace il tuo amore per i libri: io cito il libro, tu mi replichi con "si dice", "lo dice wikipedia", "su facebook" c'è scritto.
L'abbiamo capito che per la Rice il libro riprende direttamente la Regina. Però non ho ancora capito perché non si può dire che la storia del Prince segue le vicende di "Blood Canticle" e che non è vero che la Rice ha ripreso in mano il personaggio da ventisei anni, perché ne sono passati solo otto.
Sarò tarda, che vuoi che ti dica, ma per me le due cose non si contraddicono: il libro riprende storie in sospeso dalla Regina, ma è l'undicesimo libro della saga e la Rice è tornata a scrivere di Lestat dopo otto anni. Guarda: l'ho scritto in una frase e l'Universo non è collassato! Forza, prova, ce la puoi fare anche tu.
Ma noi abbiamo scritto soltanto che si propone come seguito della Regina dei Dannati, scritto ventisei anni prima! XD Non abbiamo scritto che non ci sono stati più libri su Lestat dopo La regina dei dannati, lo sappiamo benissimo che non è così, non sei l'unica ad aver letto i libri!
EliminaQuella è la pagina facebook della Rice, mi sembra abbastanza attendibile, a te no? XD o devi per forza impuntarti per farti ragione?
Poi ho scritto su che sì, viene dopo gli altri libri, ma la Rice, che evidentemente tu conosci meglio di lei stessa ma ignori le dichiarazioni che ha fatto a destra e a manca, lo considera in realtà il vero sequel della Regina. Se vuoi chiudere gli occhi e continuare a pestare i piedi fai pure, ma il tuo trollaggio mi sta stancando e stai cominciando a diventare offensiva. Quindi adesso basta.
Trollaggio? Pestare i piedi? Offensiva? E' così che reagisci quando non sai come difenderti? Tra quanti post comincerai a mettere in discussione la mia intelligenza, la mia vita privata?
EliminaComunque, dai, lasciamo l'ultima parola alla Rice.
Che in effetti, traducendo dall'inglese, dice:
"Prince Lestat" (..) è un seguito a TUTTE le cronache dei vampiri. Ma è il primo libro da "La Regina dei dannati" che riprend la storia dell'intera tribù - tutti i vampiri del mondo (..)."
Oh, tu guarda. Non usa mai la parola "sequel" in riferimento alla "Regina"! :D
Oh, l'hai detto tu che è attendibile, io mi fido!
Sì, è un trollaggio, chissà perché ho sentito le ultime parole di questo commento anche da qualche altra parte :)
EliminaNon lo usa mai, hai ragione tu! Scrivi a Wikipedia e all'intervista che riporta le parole della Rice, scrivi alla Rice stessa, davvero, credo che tu abbia bisogno di soddisfazione, e di corsa! Buona vita! :D
Le ultime parole? "Oh, l'hai detto tu che è attendibile, io mi fido!" ??? Le hai sentite altrove? Affascinante.
EliminaMa zucchero, cosa devo dire alla Rice?
"Scusi Mrs Rice, lei dice su Facebook che "Prince" è un sequel a tutte le cronache, ma è la prima volta che riprende la storia con tutti i personaggi della Regina dei Dannati". Tuttavia lei sempre su Facebook e sempre in quello stesso post ha scritto che "Prince" è un sequel diretto della "Regina."
Capisci anche tu che suona un po' strano.
Forse è colpa delle scie chimiche se per undici post la tua citazione funziona e quando la uso io dice il contrario.
Aspetta. Non sarà che hai tradotto male dall'inglese? In tal caso suggerisco l'amico Google Translator.
P.S. Grande, siamo arrivati alle offese personali! Ora sono una che ha bisogno di soddisfazione, e di corsa!
Qual è il prossimo passo? Una querela? Daje, che va tanto di moda. Poi ci vediamo tutti dall'amica Maria.