Una serie di sfortunati eventi, forse a voi nota per il film con Jim Carrey, è una spettacolare saga di tredici libri che narra le (dis)avventure di tre bambini rimasti orfani, Violet, Klaus e Sunny Baudelaire, perseguitati dal malefico Conte Olaf, intenzionato a impossessarsi della loro eredità. Tra i tredici episodi si dipana, dopo i primi cinque libri, un filo continuo: la trama diventa meno ripetitiva e più varia, leggermente distante dallo schema a cui Snicket ci abitua. L'autore, appunto Lemony Snicket (pseudonimo di Daniel Handler), è un personaggio integrante della storia: la sua vicenda personale è legata a quella dei Baudelaire e continui sono i suoi richiami alla perduta Beatrice, di dantesca memoria. Ed è proprio questa la particolarità - almeno la mia preferita - della scrittura di Snicket: tutti i libri sono intrisi di riferimenti letterari e culturali, come il cognome Baudelaire può già suggerirvi. Ma sono così tanti che non sperereste di coglierli tutti, alcuni decisamente colti. Ovviamente questa è solo una parte infinitesimale dei libri di Lemony Snicket: i livelli di lettura che li rendono versatili e godibili pure per gli adulti, l'ironia e soprattutto lo humor nero - l'incredibile presenza della morte, anche con vicende macabre e forse poco adatte ai bambini: zie divorate da voraci esserini marini e amici crudelmente assassinati sono un esempio - costellano i romanzi in maniera frizzante e mai banale, divertendo e facendo riflettere, certe volte anche commuovendo. I tre orfani riescono a superare ogni pericolo solo grazie al loro ingegno e alle loro qualità: quelle di Klaus che derivano dai libri, quelle di Violet dalle incredibili capacità inventive. I cattivi, invece, che riescono sempre a cavarsela, sono ignoranti, disprezzano i libri e fanno di tutto per arrivare ai loro scopi, anche uccidere. Non c'è mai, però, una morale consolante: i tre ragazzi restano sempre tre ragazzi soli, uniti solo dall'affetto l'uno per l'altro, in perenne lotta contro il mondo, traditi e abbandonati anche dalle persone a cui vogliono bene. Per questo si tratta di una serie per ragazzi strabiliante: lontana dagli stereotipi, dai romanticismi, non edulcora la realtà e non offre immaginari rosei. Unica consolazione alla malvagità del mondo sono la cultura, l'intelligenza, i libri e l'amore. E scusate se è poco.
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