Quel che resta di te - Keith Gray
Dopo un funerale ipocrita e deprimente, Kenny, Sim e Blake sentono di dover fare qualcosa di speciale per il ragazzo che con la sua amicizia ha cambiato le loro vite. È così che decidono di rubare l’urna contenente le ceneri di Ross e affrontare un viaggio di 261 miglia per portarla in uno sperduto paesino della Scozia. Era il viaggio che avrebbero voluto fare insieme. Durante il loro rocambolesco percorso, i tre amici realizzeranno a poco a poco l’effetto che l’amico ha avuto sulle vite di ciascuno e quanto ancora conti per loro, ma dovranno anche confrontarsi con una sconvolgente verità che nessuno di loro aveva voluto vedere.
Edito da: Piemme
Prezzo: 15.00 €
Pagine: 288 p.
Voto:
A cura di Less
Ross, aspirante scrittore quindicenne, ha sempre detto di voler andare a Ross, sperduto paesino scozzese, per “trovare se stesso”. Peccato che adesso non possa più farlo, perché è morto.
Al suo funerale c’erano tutte le persone che hanno reso impossibili le ultime settimane della sua vita; Blake, Sim e Kenny, i suoi migliori amici, non possono sopportarlo.
Così decidono che porteranno le ceneri del loro amico a Ross.
Ovviamente per farlo dovranno affrontare moltissimi ostacoli: primo fra tutti, il furto dell’urna contenente le ceneri di Ross.
Tuttavia le cose sembrano procedere abbastanza bene; è solo quando Kenny perde il suo zaino, lasciato sul treno nella fretta di prendere la coincidenza, che tutto si mette davvero male: lì c’era la maggior parte dei loro soldi, nonché il biglietto dello stesso Kenny.
Per comprarne uno nuovo, ai tre amici non resta che accettare l’offerta di un gestore di bungee jumping mal pubblicizzato: Blake, il più “pesante” – come lui stesso ama definirsi – del gruppo, dovrà saltare e farsi fotografare al prezzo di 40 sterline.
Sul nuovo treno, i tre incontreranno delle ragazze che li porteranno molto vicino alla meta e, in un caso, all’amore.
Lo stile di Keith Gray è estremamente pregevole: scorre fluidamente senza incepparsi e permette al lettore di calarsi nel personaggio. La prima persona non distorce affatto lo sguardo sulla realtà, né risulta gestita male. È solamente un’ulteriore virtù della scrittura dell’autore.
La lettura è estremamente semplice e verosimile: chiunque sia o sia stato adolescente si riconoscerà molto facilmente nei personaggi.
Non si riscontra nessun tipo di incartamento logico. L’autore gestisce con maestria la trama, che si dipana alla velocità giusta senza parti lente né eccessivamente veloci. Lascia intuire al lettore che direzione prenderanno gli avvenimenti senza forzature né dettagli troppo espliciti per risultare graditi.
L’editing è quasi sempre perfetto: in una o due occasioni l’editor omette un “non”, un “ne” o particelle simili. In quei punti la lettura si inceppa per qualche secondo, ma fortunatamente non si tratta di un difetto ricorrente.
La caratterizzazione dei personaggi è solida e approfondita con eleganza, senza sgraziate digressioni.
Tutti i personaggi risultano credibili e si costruiscono nella mente del lettore.
Il personaggio meglio caratterizzato è, ovviamente, Blake, il narratore. Il lettore legge fra i suoi pensieri e si identifica negli stati d’animo del ragazzo con estrema facilità, comprende le sue ragioni, emozioni e sensazioni al punto di non avere bisogno di convincersi della ragionevolezza dei suoi pensieri, proprio perché sono quelli che qualsiasi quindicenne potrebbe fare – omettendo le circostanze. Verso la fine del romanzo il personaggio subisce una sorta di evoluzione, quella presa di coscienza che sempre accompagna la morte di una persona cara e la fine di una certa parte della propria vita.
Altro personaggio che colpisce è Ross. Nonostante egli non compaia mai da vivo nel romanzo, la sua assenza è il motore delle azioni dei suoi amici al punto che sembra sempre davvero vivo e reale.
Tratteggiato a poco a poco con cura e criterio, appare come un ragazzo introverso e attento, che persegue i propri sogni e vive la propria vita con intensità. Mette tutto se stesso nei rapporti, specialmente nell’amicizia nella quale Blake, Kenny e Sim investono tanto.
Sembra vero esattamente al pari dei suoi amici. Onesto, leale e sincero, un ragazzo che potrebbe essere amico di tutti e che subisce ingiustamente una serie di sgradevoli avvenimenti che porteranno al punto culminante del romanzo e alla rivelazione principe che ha pilotato l’intera storia.
Quel che resta di te, Ostrich Boys in lingua originale, è una storia di amicizia e di morte, di crescita e di vita.
È una bellissima, curiosa storia, sorprendente e toccante, che consiglio a chi ama la vita e le avventure.
Sono davvero soddisfatta.
Anch'io ho dato lo stesso voto. Una storia semplice, ma delicata e divertente come poche! Vorrei anch'io amici come i protagonisti ;)
RispondiEliminaBella recensione! Prima o poi lo leggo :D
RispondiElimina@Mr Ink: mi fa piacere che tu sia d'accordo :) a me piacerebbe davvero trovare qualche ragazzo come Ross o come Blake, giusto per capire come ci si sente a parlare con dei tipi così :D
RispondiEliminaLeggere la tua recensione mi ha davvero fatto venir voglia di leggere questo libro!
RispondiEliminaSpero di riuscire a vederlo nella mia libreria molto presto :)