Gremese
Editore decide di
puntare sul giallo e propone Crimen,
una nuova collana interamente dedicata al genere poliziesco e al
thriller. Il catalogo si divide in classici,
gialli storici, ‘ndrangheta dei nostri giorni, mystery con venature
soprannaturali e suspense fiction: questo ci fa ben sperare per il
futuro vista la varietà di filoni rispetto a case editrici come
Polillo, che punta di più sul giallo classico e ha fatto delle
collane I Bassotti e I Mastini vere e proprie miniere d'oro per
appassionati. Direttore di Crimen
è Alessio Billi, sceneggiatore, storyeditor e headwriter di serie
televisive di successo (Distretto di polizia
e RIS Delitti imperfetti)
presso Taodue, Ares Film e Mediavivere, che per Gremese ha già
pubblicato la guida pratica Scrivere un film (lo abbiamo intervistato QUI).
Billi è anche scrittore e nel 2010 ha vinto il Premio Tedeschi con
il noir all'italiana Punto di rottura,
uscito nella collana Il Giallo Mondadori e incentrato sul rapporto
tra politica e mafia, potere e crimine. Molto interessante la scelta
dei primi due volumi, che sono disponibili in libreria dal 22 giugno,
entrambi con prefazione curata dallo stesso Alessio Billi: si tratta
de Gli inesorabili di
Edgar Wallace (1875-1932), autore di vere e proprie pietre miliari
del giallo classico, e Philo Vance e il
delitto al castello dell'altrettanto valido
S.S. Van Dine (1887-1939), padre del già citato Philo Vance,
l'investigatore dal gusto dandy. Entrambi gli autori non sono forse
noti al grande pubblico come possono esserlo Agatha Christie o Rex
Stout, ma Edgar Wallace è per esempio compreso nella Lista dei
migliori gialli (e giallisti) compilata dal critico e scrittore
H.R.F. Keating nel 1987. Gli inesorabili
(The terrible people)
è un romanzo del 1926, noto in Italia come Occhio
per occhio e uscito nell'agosto del 1958
nella collana I capolavori dei Gialli e nel 1992 ne I classici del
Giallo Mondadori: questo titolo, che unisce il mystery d'azione
all'enigma della camera chiusa, è famoso anche per aver ispirato un
serial muto in dieci episodi, diretto nel 1928 da Spencer Gordon
Bennet e andato purtroppo perso, e La banda del terrore, film tedesco
in bianco e nero del 1960.
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Edgar Wallace |
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S.S. Van Dine |
Ogni volume
è venduto ad un prezzo concorrenziale di 7,90 euro, in un formato
brossura pratico e maneggevole (cm 13x20): in copertina abbiamo una
foto che copre tutta la pagina e una qualità di carta di molto
superiore rispetto alle classiche edizioni da edicola; la quarta di
copertina, dove troviamo anche la trama e la biografia dell'autore, è
invece gialla tinta unita e ricorda in parte i volumi della
Mondadori, soprattutto in quel colore che apparve nelle edicole
italiane per la prima volta nel 1929 e che da allora ci fa pensare
subito al romanzo investigativo/poliziesco e al noir. Unica nota
dolente di tutta l'edizione è, a mio parere, la mancanza di una
pagina iniziale dedicata ai principali personaggi che incontriamo nel
romanzo: questa è per fortuna ancora presente nei Gialli Mondadori
ma manca del tutto anche nelle varie edizioni Polillo, nonostante sia
utilissima per comprendere al meglio la trama, che spesso in un
poliziesco può essere anche molto intricata. Entrambi
i volumi sono infine si stati pubblicati anni or sono da Mondadori e
da Newton ma, se si escludono i mercatini dell'usato e le vendite
online (mi riferisco a canali come eBay e simili), risultano di
difficile reperibilità e comunque a prezzo maggiorato.
Per questo,
per il costo e per la scelta intelligente di proporre due gialli meno
noti ma sicuramente non meno avvincenti, mi auguro che Crimen
possa in futuro stupirci ancora con la scelta dei prossimi titoli e
ripescare altri capolavori del genere.
Primo
thriller della storia della letteratura, firmato da Edgar Wallace, il
romanzo ci porta di getto nelle atmosfere torbide dell’Inghilterra
anni Venti e non dà scampo al lettore, con un ritmo serrato, una
storia coinvolgente e carica di misteri, sequenze quasi
cinematografiche e un meccanismo a orologeria che ha un finale che
lascerà a bocca aperta. Figlio di un danaroso banchiere, Long è il
poliziotto a cui viene affidato il compito di dare la caccia al ladro
che ha rapinato decine di banche. Ignora però che dietro i crimini
si nasconde una organizzazione potente e ben ramificata, quella de
“gli inesorabili”, che mettono a segno reati di ogni tipo e
riescono a celare sempre la loro identità.
Van Dine,
pioniere del giallo assai amato da Camilleri e venerato da molti
altri autori moderni, ci regala l’ultima avventura del suo
detective, Philo Vance. Lo sfondo: la New York innevata e
crepuscolare degli anni Trenta, una residenza esclusiva ed
eccentrica, una festa di cui in pochi dispongono dell’invito. I
personaggi: il padrone di casa, un collezionista di smeraldi, e gli
ospiti illustri di un party. Il caso, o forse la mano di un
assassino, ha fatto precipitare dalla scogliera il guardiano della
villa guastando il clima gioioso della festa. Morte accidentale
oppure delitto?
Quando ero nel mio periodo giallo Philo Vance era uno dei miei investigatori preferiti (insieme a Thorndyke), credo di aver letto tutto di S.S.Van Dine. Sono molto contenta che lo rimandino in stampa perché con lo spopolare del giallo nordico (pubblicato a un prezzo da premio Nobel) si è perso un po' il gusto per i classici del giallo, secondo me.
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