mercoledì 24 agosto 2011

Poems (20) La grande stanza luccica...


Sono stati ripresi grazie ad un certo nuovo young adult che sta facendo molto parlare di sé, ma i miti greci, per apprezzarli, bisogna soprattutto guardarli da vicino, attraverso gli autori che hanno vissuto davvero i tempi delle guerre cruente combattute a colpi di spade. Gli accampamenti, il vino, l'odore del sangue, gli dei, la morte, le mogli lontane, le schiave con cui passare la notte, l'alba che potrebbe essere l'ultima. Un solo principio: l'onore. L'unica morte degna è quella che si riceve combattendo, difendendo la patria, uccidendo l'avversario. Sembra avvolto da una nube di fantasia questo mondo crudele, troppo lontano e sfumato per essere vero. Ma noi sappiamo che non è così. C'è stato un tempo in cui le armi rilucevano ai primi chiarori dell'aurora dalle dita di rosa (come dice Omero) e i fiumi copiosi si tingevano di polvere e sangue. Alceo, uno dei massimi poeti greci insieme a Saffo, ne parla in uno dei suoi componimenti. E ci sembra quasi di vederla, questa stanza luccicante di bronzo, piena di scudi maestosi e di frecce destinate a uccidere...


La grande stanza luccica

La grande stanza luccica
di bronzo; la sala è adorna per Ares
di elmi lucenti, sui quali ondeggiano
bianchi cimieri equini,
ornamento per la testa d'eroi.
Schinieri di bronzo, splendenti,
tutt'intorno disposti, difesa dal forte
dardo, nascondono i chiodi.
E corazze di lino nuovo:
scudi concavi giù deposti:
e accanto, lame calcidesi;
e accanto, molte cinture e tuniche corte.
Tutto questo non possiamo noi dimenticare
una volta cominciata quest'impresa.


Alceo e Saffo
Chi è l'autore?
Alceo nacque nel 630 a.C. a Lesbo da una famiglia aristocratica. La sua vita fu segnata dal vivo interesse politico e dalla lotta contro il potere assolutistico dei tiranni Melancro, Mirsilo e Pittaco. La politica costituisce un nucleo fondamentale della poesia alcaica: in un carme il poeta scaglia violente invettive contro Pittaco, accusandolo di aver tradito la solidarietà dei suoi alleati,in quanto la lealtà era il principio fondamentale dell'etica aristocratica. Altri temi trattati nelle liriche di Alceo sono l'argomento mitico-religioso (di cui mirabile esempio sono le tre strofe rimasteci dell'inno ai Dioscuri,che descrive la fulminea apparizione dei due gemelli divini durante una notte tempestosa sul mare, identificandoli nei fuochi di s.Elmo che indicano salvezza ai naviganti), e l'argomento epico, presente in vari carmi come quello che ricorda le nozze fra Peleo e Teti, o quello che descrive le sciagure provocate dalla follia amorosa di Elena; l'argomento mitico in qualche caso appare legato all'attualità, in particolare alla lotta contro il potere tirannico: l'attenzione al presente e la passione politica sono tratti peculiari della vita di Alceo che lo portano ad attribuire una funzione pragmatica alla sua poesia. Essa è inscindibile dal contesto e dall'occasione in cui viene cantata. L'eteria a cui il poeta si rivolge infatti corrisponde alla sua attività artistica.
La forte aderenza del poeta alla realtà e alla particolarità dell'occasione si riflette anche nel suo stile: esso è caratterizzato dall'alternanza di toni espressivi, ora più raffinati e simili alla prosa, ora più forti e potenti. La lingua eolica di cui si serve per comporre i carmi è arricchita inoltre di parole rare provenienti forse dal parlato, che solo un pubblico maschile aperto alla varietà dei rapporti sociali può comprendere e utilizzare.
[Fonte: LiceoBerchet.it]

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