giovedì 14 giugno 2012

Sulle note di un libro (2) C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo



A cura di Miki

Autentico e violento, vorticoso ma sapientemente strutturato, spudorato ma mai gratuito, C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo è l'opera rock di una generazione che non si lascia etichettare.

C'era una volta l'amore è uno di quei libri che colpiscono direttamente in pieno stomaco e fanno vibrare l'anima anche ad una seconda lettura: nonostante la violenza e l'irrequietezza che lo contraddistingue, il primo romanzo di Efraim Medina Reyes proietta a tratti immagini di una dolcezza disarmante e stupisce per la lucidità e la profondità delle frasi, che spesso hanno valore di vere e proprie rivelazioni. Avete presente le serate da giro in auto con la noia che scava dentro e nelle orecchie una colonna sonora che dia un senso alla vita? Ecco, C'era una volta l'amore è proprio questo: un concept album dove ogni canzone/capitolo dipinge a pennellate veloci una parte della storia e delinea i sentimenti dei personaggi e dell'uomo contemporaneo con una buona dose di sesso, droga e rock and roll. Inseriamo nell'autoradio il nostro cd e seguiamo con interesse il protagonista Rep per le vie della "Città Immobile", metafora della Cartagena dei nostri giorni, in fuga da un amore passato verso probabili illusioni, come molti di noi. Nel lettore si alternano la sregolatezza sgangherata dei Sex Pistols, la disperazione interiore di Kurt Cobain e dei suoi Nirvana, il grunge dell'altra parte di Seattle con i Pearl Jam e gli Alice in Chains, fino ad arrivare a Tom Waits e alla voce di Almeta Speaks con la raccolta Blues & Spirituals. Quando abbandoniamo per la prima volta la "Città Immobile" abbiamo nelle casse i Grateful Dead e negli occhi la speranza di un futuro migliore. La musica e i miti rock di Reyes fanno da colonna sonora a tutto il romanzo: parlano dell'amore disperato di Sid e Nancy, i Romeo e Giulietta del punk, ci raccontano le jam session tra Jimi Hendrix e Miles Davis e accompagnano anche i risvolti più drammatici e sociali del libro, per esempio hanno come sottofondo i Ramones le bombe che quasi uccidono il protagonista in fila per il cinema nella Bogotà del '91. Ma non finisce qui. Reyes sa essere anche toccante, profondo e poetico nella sua interpretazione del caos interiore del leader dei Nirvana: ci parla della chitarra invisibile che suonava il piccolo Kurt Cobain quando la madre gli sequestrava quella vera, del suo amore per la musica e di come a volte perdere di vista le passioni e la semplicità di fare quello che amiamo possa portarci verso la fine e, così come per Kurt, a non sentire più quella "chitarra" speciale che abbiamo dentro.
Per Efraim Medina Reyes, arrivato alla scrittura dopo aver svolto diversi lavori, scrivere è una vocazione, a metà tra una droga e una terapia. La seconda droga fondamentale della sua vita è la musica che ascolta non solo mentre scrive ma in qualsiasi momento della giornata e a cui non potrebbe mai fare a meno. Reyes suona anche il basso dai tempi dell'adolescenza a Cartagena, dove insieme a due amici aveva fondato un gruppo, la 7 Torpes Band, e registrato due cd garage: Canzoni mediocri e Canzoni ancora più mediocri, un insano misto di musica barocca e blues. Recentemente ha pubblicato un altro cd di cui ha scritto i testi, questa volta con una formazione diversa: due musicisti di Vicenza, Taddeo e Sebastiano Tronca, e varie partecipazioni sudamericane. Il cd si intitola La forma del vuoto e contiene tracce che vanno dal rock classico al rock elettronico.
Questo è il sito Myspace della 7 Torpes Band http://www.myspace.com/7tband

Colonna sonora (più o meno in ordine di apparizione)
Sex Pistols - Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols (1977)
Nirvana - Bleach (album, 1989) - Smells Like Teen Spirit, In Bloom, Lithium, Polly, Territorial Pissings, Come As You Are (Nevermind, 1991) - Rape Me, All Apologies (In Utero, 1993)
Pearl Jam (tutta la discografia, 1984 - in attività)
Alice in Chains (tutta la discografia, 1987 - in attività)
Jimi Hendrix (Are You Experienced, 1967 - Axis: Bold As Love, 1967 - Electric Ladyland, 1968 - Band of Gypsys, 1970)
Almeta Speaks - Blues & Spirituals (1998)
Guns N' Roses - November Rain (Use Your Illusion I, 1991)
Miles Davis (tutta la discografia, 1944-1975, 1980-1991)
Alan Price (tutta la discografia, 1961 - in attività)
Grateful Dead (tutta la discografia, 1965-1995)
Charlie Christian (chitarrista jazz e blues della band del clarinettista Benny Goodman)
Purple Rain - Prince and The Revolution (Purple Rain, 1984)
Ramones (tutta la discografia, 1974-1996)
Tom Waits - Small Change (Small Change, 1976)

C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo - Efraim Medina Reyes
Un romanzo egocentrico, disordinato, eclettico, rabbioso. Rep è una specie di eroe perseguitato dal destino, in fuga dalla realtà immobile di Cartagena. Vuole cominciare una nuova vita, non importa quale, ma intanto vuole dimenticare la ragazza che lo ha lasciato (e qui si innesta l’evocazione della love story di una celebre coppia dell’olimpo del rock, Sid Vicious e Nancy). Scappa per inconcludenti soggiorni nella metropoli (Bogotà), zigzagando fra le bombe degli attentati politici, le risse notturne, le sbornie e la noia. Come Kurt Cobain, Rep si sente intrappolato in qualcosa che ovviamente non è il successo che portò la rockstar alla morte ma che comunque ha a che fare con il vivere in prima linea, sempre a due passi dal vuoto, sempre a due passi dal senso di una vita deliberatamente caotica. D’altro canto Rep ha una disperata vitalità che si esprime in performance erotiche, in passionali rapporti di amicizia, in maestosi accessi di ira e di gioia. L'io di Rep vive nel segno di una tempestosa ansia di liberazione, che è anche quella del suo autore.


Efraim Medina Reyes
Efraim Medina Reyes è nato nel 1964 a Cartagena e vive a Bogotà. Nel 1988 ha esordito con Seis informes e nel 1995 ha vinto il Premio nazionale per il racconto con la raccolta Cinema Arbol y otros cuentos. Ha diretto un film, Esercizio dell’anima, e scrive per il teatro. Ribelle e senza peli sulla lingua, ha scatenato molte polemiche quando ha sparato a zero sui "grandi" scrittori latino-americani, Marquez compreso.


2 commenti:

  1. Ciao, ho premiato il tuo blog con 2 premi ;) dai un'occhiata!! Spero ti faccia piacere!

    http://unbuonlibrononfinisce-mai.blogspot.it/2012/06/premi-dardos-my-beautiful-blog-award.html

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  2. C'è della gran musica in questo libro, mi piace :) Ho il libro in lista da un po', questa sicuramente è una spinta a comprarlo!

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