Titolo: Un perfetto sconosciuto
Autore: Lesley Lokko
Editore: Mondadori
Prezzo: € 19,00
Pagine: 556
Sam è davvero una donna speciale.
Bella e con una carriera di avvocato all'apice del successo, si è lasciata alle
spalle le difficoltà dell'adolescenza trasformandosi da brutto anatroccolo in
cigno. Nonostante il denaro e il potere dati dalla sua posizione, è solitaria e
sposata al suo lavoro, fino a quando a Marrakech, durante una breve vacanza
strappata con fatica ai suoi molteplici impegni, incontra Nick. Tra i due
scoppia una passione travolgente, al punto che Sam quasi non si riconosce più e
cede alle avance di quello sconosciuto e affascinante militare di carriera,
decidendo di andare a vivere con lui in una base britannica in Germania. Ben
presto, però, si rende conto di non conoscere affatto l'uomo che ha seguito
impulsivamente, stravolgendo per sempre la sua vita. Chi è davvero Nick? Il
destino di Sam si intreccia fatalmente con quello di altre tre donne. Meaghan,
sfuggita a un padre ignorante e violento, ha sposato un giovane ufficiale ed è
disposta a vivere in un ambiente rigido e classista pur di poter restare
accanto all'uomo che ama. Abby, moglie e madre perfetta, pronta a tutto per
compiacere il marito, un alto esponente dell'esercito, rinuncia perfino a
essere se stessa, finché la sua esistenza non viene minacciata da un terribile
segreto. E infine Dani, una ragazzina in cerca di tenerezza e di protezione che
in un bar di Freetown, in Sierra Leone, si imbatte nella persona sbagliata che
le insegnerà tutto quanto può esserci di negativo e brutale nell'amore.
A cura di Lizy
Voto:
Nutrivo grandi aspettative
riguardo questo libro, devo ammetterlo. Leggendone la trama, ho pensato subito
che le tematiche affrontate fossero complicate, scottanti, ma soprattutto
interessanti. Ma “Un perfetto sconosciuto” è un eterno flashback, laddove forse
basterebbe focalizzarsi su pochi piccoli avvenimenti per comprendere realmente
la storia.
Si raccontano le vicende di
queste donne così diverse da loro, ma che la vita, come il più crudele dei
giochi, finisce per accumunare come se il mondo non fosse altro che un piccolo
fazzoletto di terra nel quale sia facile imbattersi in qualcun altro con le tue
stesse conoscenze. Francamente non mi sono appassionata a nessuna delle loro
vite, benché devo ammettere che ho preferito in particolare i capitoli dedicati
alla storia di Meaghan piuttosto che le altre. Ma la sensazione di fondo è
sempre la stessa: si tratta di donne molto ingenue, che spesso cadono tra le
braccia di un uomo appena incontrato, senza fare una lista dei pro e dei
contro, ma gettandosi nell’abisso dell’amore senza nemmeno pensarci, punite poi
per questa negligenza.
L’incipit ci presenta la “punizione”:
siamo nel 2009 a Celle (Germania), e assistiamo impotenti allo stupro di una
ragazza. Non sappiamo chi sia la vittima, sappiamo solo che l’aguzzino è un
soldato. Questo inizio d’impatto si accompagna alle vicende di Sam, Meaghan,
Abby e Dani nel presente, per poi fornirci una panoramica di vita delle donne
attraverso i vari decenni, dall’adolescenza all’età adulta. Scopriamo così i
vari personaggi. Sam, ragazza di Notting Hill, cresciuta all’ombra della
sorella gemella, Kate, popolare, bella, intelligente e la preferita dei
genitori, mentre lei combatteva con i chili di troppo, gli insulti dei
compagni, i primi innamoramenti, senza trovare comprensione negli altri.
Passata la fase adolescenziale, diventa un avvocato specializzato in diritti
dello spettacolo, con una riacquistata forma fisica che la rende una persona
elegante con un solo problema: rifuggire la possibilità di relazionarsi con
l’altro sesso. La sua scusa è la sua devozione al lavoro, dal quale decide di
prendersi una meritata vacanza di una settimana. Si tratta dunque di una donna
emancipata e stacanovista, capace di costruire la propria vita senza dover
chiedere l’aiuto degli altri, ma in fin dei conti troppo ingenua per la sua età.
Poi c’è Abby, invidiabile moglie dell’Ufficiale di comando Ralf Barclay,
conosciuto mentre lui era in licenza e lei frequentava la Clayton, figlia a sua
volta del Generale Hutton ed erede di una famiglia di “spose dell’esercito”
(sua madre e sua nonna hanno sposato come lei un uomo d’armi). È dedita a
compiacere il marito, curare la casa e renderla ospitale nonostante si trovi
nella necessità di dover ricominciare da capo allorquando il marito viene
trasferito di stanza. La sua vita ricorda un po’ quella della donna vittoriana,
l’angelo del focolare, sottoposta al marito e dedita a badare ai figli e
controllare che la cena non sia fredda per il ritorno del marito. Conosciamo
un’altra “sposa dell’esercito”, Meaghan, moglie del “Giovane” Tom Astor, proveniente
da un diverso background culturale: è di origini australiane, scappata da una
fattoria in cui viveva con i genitori e i fratelli, succube di un padre
violento e alcolizzato, ed è riuscita ad ottenere un lavoro come estetista in
un salone molto rinomato di Brisbane, dove conosce Tom, entrato per acquistare
un buono per un trattamento da regalare alla madre. I due si frequentano per un
mese e poi decidono di sposarsi in vista della partenza di Tom per il Regno
Unito. Mi ha sorpreso molto la figura di questa donna, forse l’unica della
quale la Lokko dipinge un ritratto più realistico rispetto alle altre. È stato
divertente, tra l’altro, notare che il cliché per il quale un matrimonio
organizzato celermente dopo una breve relazione significhi necessariamente un
pargolo in arrivo non sia una storia solo italiana, ma contribuisce ancora di
più alla sensazione che il mondo sia veramente un piccolo spazio dove le
distanze sono variabili aleatorie e relative. In ultimo c’è Dani, una ragazza
del Sierra Leone dedita a far del bene in un centro d’accoglienza per le donne
incinte, cresciuta in ristrettezze economiche e sotto la tutela della nonna,
che ha vissuto la guerra e con le amiche la sera frequentava i bar, dove non sarebbe
potuta entrare in quanto minorenne, alla ricerca di qualcuno che le offrisse
una pietanza senza volere ottenere in cambio una prestazione sessuale. La sua
storia non si discosta poi tanto da quella di Sam, con la quale ha in comune
l’ingenuità e il disperato bisogno di essere amata.
Nonostante queste premesse, che
di per se sembrano davvero interessanti, la struttura del libro disturba non poco
la lettura, poiché le storie vengono narrate in modo discontinuo, passando da
un personaggio all’altro e, spesso, aggiungendo noiosi capitoli sui punti di
vista di Tom, Ralph e Nick che, ai fini della storia, risultano solo pletorici
e inutili. Senza contare che il volume è diviso in otto parti che raccontano le
varie fasi della vita delle donne, in un chiaro tentativo non del tutto
riuscito di analizzare la psicologia dei personaggi attraverso le loro vicissitudini.
Per quanto risulti quasi gradevole a partire dalla terza parte e non manchino i
colpi di scena (seppure molti siano prevedibili), mi rendo conto che una
narrazione più serrata e meno dispersiva avrebbe reso il tutto molto più
coinvolgente. A mio parere sarebbe stato meglio raccontare le quattro storie in
via del tutto autonoma fino al momento in cui queste convergono, con un
risultato forse di maggiore impatto emotivo.
La vera forza di questo libro,
nonostante tutto, è il riuscire a toccare un argomento scomodo, quale la reale
vita nell’esercito, i suoi disagi, le perversioni dei soldati, senza mai
giustificare le loro azioni e lasciando che le protagoniste in alcuni punti facciano
questo errore. In fin dei conti non si tratta di una cattiva lettura, piuttosto
ritengo che con alcuni accorgimenti da parte dell’autrice (come anche una
capacità di sintesi più affinata) avrebbe
potuto davvero essere un libro da 5 stelline.
il titolo e la trama mi avevano fatto credere che fosse un bel libro
RispondiEliminaCome ho scritto non è una cattiva lettura, ma ha davvero dei ritmi narrativi infiniti...
RispondiEliminaHo letto i primi 3 libri di questa autrice e tutti hanno in comune, diverse figure che come qui (leggendo la tua recensione) si intrecciano con la protagonista, ed hanno inoltre abbastanza pagg. da leggere.
RispondiEliminaI xsuoi romanzi sembrano molto simili.