Voto:
Un crogiolo di contrapposizioni e
antitesi pungenti. Potremmo parlare in questi termini de La ragazza tatuata, l’ultimo
libro, in ordine di pubblicazione italiana, di Joyce Carol Oates, uno dei più
grandi nomi della letteratura contemporanea. Binomi, dicotomie, opposti
paralleli che graffiano tutta la narrazione e si insinuano nei personaggi. Feriscono,
disturbanti, costringendoli a farli uscire alla luce del sole. Non c’è scampo
per il lettore che, frastornato, viene portato via in balia delle loro
emozioni, sconvolgenti, egoiste ed implosive.
Un quadro tragico ma lineare. Gli
eventi che si susseguono tra le pagine contengono infatti pochissimi dialoghi:
sono i pensieri e le evoluzioni dei personaggi a raccontare una vicenda che,
nella sua anonimia, intravede sottopelle un tumulto di suggestioni invisibili
agli occhi estranei. La ragazza tatuata è, insomma, una vicenda muta. Una
vicenda che, se vi fosse raccontata, non potreste comprendere. La Oates , con grande maestria, indaga
invece la psicologia, la storia, la nevrosi dei suoi antitetici protagonisti,
Joshua Siegl e Alma Busch.
Il primo, scrittore trentottenne
di origine ebrea, si lascia vivere nel rimorso del suo romanzo –scritto in età
giovanile- in cui racconta le vicende, ispirate a quelle dei propri nonni, di
alcuni deportati a Dachau.
La seconda, Alma, è, “come veniva
chiamata da alcuni osservatori, La ragazza tatuata”: sul viso porta infatti un
disegno dalla forma anomala –una falena- e ferite che non sono solo fisiche, ma
anche e soprattutto psicologiche. Di umili origini, poco istruita, lenta e
trasandata, in Alma troviamo uno dei primi contrasti del libro, quello tra
realtà e apparenza. Da una parte timida e impaurita, dall’altra determinata,
scaltra, e, contemporaneamente, profondamente ingenua. Esattamente come una
bambina, piena di pregiudizi che le hanno instillato, Alma sembra il ritratto
della mitezza. Nasconde però un feroce antisemitismo, una volontà maligna come
solo l’ignoranza può esserlo.
Siegl e Alma sono due anime
opposte accomunate dallo stesso destino. Il corso del libro è lento, una
narrazione che apre il lettore alla parte più intima della loro natura, agli
istinti più folli e tormentati.
La trama può essere sintetizzata
velocemente: Siegl, alla ricerca di un assistente, dopo lunghe quanto
inconcludenti ricerche finisce per assumere Alma, arrivata da poco in città e sedotta
dal cameriere Dmitri, per cui nutre un’ossessione. Il libro accompagna, fino al
suo apice, la maturazione della malattia neurologica di Siegl, a cui si
intrecciano i sentimenti, le manie e i pensieri di Alma, che vengono messi in
primo piano.
L’ambiente è infatti un altro
elemento fondamentale della storia, così come lo sono i rapporti umani, in
particolare quelli di Siegl. Sondra Blumenthal, sua vecchia amica e in parte
collega, rappresenta un altro nodo di tensione. Il rapporto tra Alma e Siegl
subirà una continua e inesorabile evoluzione, mentre parole non dette, gelosie
e rancori incideranno ferite significative.
La malattia di Siegl è l’altra
faccia della medaglia.La sua
agonia subisce picchi di depressione e sublimazione, il suo sapere –vasto ma
estromettente- con l’approssimarsi sempre più palpabile della morte appare
vacuo e inutile.
Una vasta gamma di chiaroscuri
arricchisce un libro profondamente riflessivo e psicologico. Con intelligenza
ed eleganza la Oates
racconta disturbo e dolore. Lo stile è discorsivo, corposo, coinvolgente, sovente
costellato da magnifiche metafore. Il finale, paradossale e insensato, ultima
il quadro d’odio, ingiustizia e discriminazione di cui Alma, prima intrisa,
sarà poi vittima.
La ragazza tatuata è una storia scritta per riflettere, un pozzo di
delirio dove il male non trova collocazione e dove, nascosto sotto invisibili
cortecce, potreste persino rispecchiarvi.
Bellissimo questo libro *.*
RispondiEliminaQuesta autrice mi ha conquistata già con un altro suo libro, riesce in modo unico a farti vivere le emozioni dei suoi personaggi. Non vedo l'ora di leggere anche questo, la tua recensione poi mi ha convinta ancor di più :)
RispondiEliminaIn questa recensione hai dato il meglio di te, è proprio bella ^_^
RispondiEliminaCredo che sarà un libro che comprerò, mi interessa la tematica e poi ho sempre voluto leggere qualcosa della Oates e non l'ho mai fatto, anche se ho un paio di suoi libri in casa. Credo sia l'occasione giusta, ho l'impressione che questo libro mi stia chiamando.
Ciao, ti ho nominata per il premio "The Versatile blogger" ;) dai un'occhiata al mio blog! http://unbuonlibrononfinisce-mai.blogspot.com/
RispondiEliminaTi ho nominata anch'io! ^^
RispondiEliminahttp://valentinabellettini.blogspot.com/2012/01/versatile-blogger-award.html
Io grazie alla tua recensione ho capito che questo libro non è adatto a me! Fortuna che alcuni non mi attirino, altrimenti sarei rovinata!! ;p
RispondiElimina@Endora, Aliena, tortorina89: Le recensioni servono a questo, sono contenta di avervi dato una mano ^_^
RispondiEliminabellissima trama. Sono contenta che l'autrice abbia deciso di dare più spazio all'introspezione rispetto alla suspance
RispondiEliminaMi ispira!
la trama è molto bella e il punteggio che hai dato a questo libro è molto alto e di conseguenza interessante ...la copertina e il titolo danno un senso di misterioso ed enigmatico
RispondiEliminaho dimenticato di lasciarti la mail perché nel form non l'ho trovata.
RispondiEliminapupottina@gmail.com
Questo libro è l'esempio di come due persone,
RispondiEliminaper quanto possano essere differenti, siano in grado comunque di trovarsi, di scegliersi, l'un l'altro.
Devo dire che mi interessa molto, vorrei saperne di più riguardo a questa storia.
La tua recensione mi è stata molto d'aiuto, almeno mi ha chiarito le idee e
credo proprio di volerlo leggere questo libro!
interessante, partecipo al giveaway, grazie =)
RispondiEliminaCaspita che bella recensione! Era un pò che non passavo per il blog, con gli esami purtroppo sono riuscita a malapena a stare dietro al mio...
RispondiEliminaHai usato un linguaggio veramente perfetto e hai reso chiaramente l'idea dell'atmosfera che si ritrova nel libro, mi hai incuriosito parecchio, soprattutto pechè si tratta di un romanzo psicologico, molto denso, si mi interessa decisamente! Un bacione e complimenti per il 30!!!
Ho letto anch'io "La ragazza tatuata", ed anch'io gli do il tuo stesso voto. Concordo con quanto dici nella recensione, anche se per me non è stata una lettura facilissima: per buona parte del libro ho avuto l'impressione stessi girando a vuoto insieme ad i personaggi; per fortuna che l'ultima parte mi è piaciuta molto di più. E' senza dubbio un romanzo molto difficile, e per questo degno di essere letto, anche se secondo me Joyce Carol Oates ha scritto di meglio ("Sorella, mio unico amore", ad esempio.
RispondiEliminaMi hai convinto!!
RispondiEliminaDEVO riprenderla assolutamente.. *_*
Grazie!
E' davvero bello, se già ti piace la Oates non ti deluderà!
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