lunedì 23 gennaio 2012

Speciale La ragazza tatuata: recensione in ANTEPRIMA


Voto: 


Un crogiolo di contrapposizioni e antitesi pungenti. Potremmo parlare in questi termini de La ragazza tatuata, l’ultimo libro, in ordine di pubblicazione italiana, di Joyce Carol Oates, uno dei più grandi nomi della letteratura contemporanea. Binomi, dicotomie, opposti paralleli che graffiano tutta la narrazione e si insinuano nei personaggi. Feriscono, disturbanti, costringendoli a farli uscire alla luce del sole. Non c’è scampo per il lettore che, frastornato, viene portato via in balia delle loro emozioni, sconvolgenti, egoiste ed implosive.
Un quadro tragico ma lineare. Gli eventi che si susseguono tra le pagine contengono infatti pochissimi dialoghi: sono i pensieri e le evoluzioni dei personaggi a raccontare una vicenda che, nella sua anonimia, intravede sottopelle un tumulto di suggestioni invisibili agli occhi estranei. La ragazza tatuata è, insomma, una vicenda muta. Una vicenda che, se vi fosse raccontata, non potreste comprendere. La Oates, con grande maestria, indaga invece la psicologia, la storia, la nevrosi dei suoi antitetici protagonisti, Joshua Siegl e Alma Busch.
Il primo, scrittore trentottenne di origine ebrea, si lascia vivere nel rimorso del suo romanzo –scritto in età giovanile- in cui racconta le vicende, ispirate a quelle dei propri nonni, di alcuni deportati a Dachau.
La seconda, Alma, è, “come veniva chiamata da alcuni osservatori, La ragazza tatuata”: sul viso porta infatti un disegno dalla forma anomala –una falena- e ferite che non sono solo fisiche, ma anche e soprattutto psicologiche. Di umili origini, poco istruita, lenta e trasandata, in Alma troviamo uno dei primi contrasti del libro, quello tra realtà e apparenza. Da una parte timida e impaurita, dall’altra determinata, scaltra, e, contemporaneamente, profondamente ingenua. Esattamente come una bambina, piena di pregiudizi che le hanno instillato, Alma sembra il ritratto della mitezza. Nasconde però un feroce antisemitismo, una volontà maligna come solo l’ignoranza può esserlo.
Siegl e Alma sono due anime opposte accomunate dallo stesso destino. Il corso del libro è lento, una narrazione che apre il lettore alla parte più intima della loro natura, agli istinti più folli e tormentati.
La trama può essere sintetizzata velocemente: Siegl, alla ricerca di un assistente, dopo lunghe quanto inconcludenti ricerche finisce per assumere Alma, arrivata da poco in città e sedotta dal cameriere Dmitri, per cui nutre un’ossessione. Il libro accompagna, fino al suo apice, la maturazione della malattia neurologica di Siegl, a cui si intrecciano i sentimenti, le manie e i pensieri di Alma, che vengono messi in primo piano.
La Oates descrive un personaggio denso, di sui cogliamo la drammaticità nei gesti estremi, nell’odio cieco, nei pensieri incoerenti. Siegl, razionale e colto, incarna un’altra forma di infelicità, un ritratto apatico e alternativamente schizofrenico. I personaggi di contorno, che tratteremo meglio in seguito, non sono da meno, anche se molte parte del libro –compreso il mistero dei tatuaggi- vengono lasciate insolute. Interessante è, per esempio, la figura di Jet, sorella di Siegl, esuberante fino al limite dell’esaltazione, estrema e infantile nelle sue reazioni, superstiziose quanto paranoica. Non esiste un solo soggetto, in questo romanzo, che possa definirsi mentalmente sano: e forse nessuno di noi lo è realmente, immerso nella sacca amniotica della propria egoistica individualità. Nel gioco di ambiguità della Oates la banale Alma Busch diventa un soggetto pericoloso, l’erudito Siegl un intellettuale depresso. Il dislivello tra i due si palesa nella differenza di intelletto, di condizione sociale, di superiorità razziale. L’antisemitismo di Alma non è in realtà connaturato, ma abbastanza forte perché odi Siegl per tre quarti del libro. E tuttavia non è questo il vero problema, essendovi, di nuovo sottopelle, un disagio sociale, sia di derivazione ambientale che personale.
L’ambiente è infatti un altro elemento fondamentale della storia, così come lo sono i rapporti umani, in particolare quelli di Siegl. Sondra Blumenthal, sua vecchia amica e in parte collega, rappresenta un altro nodo di tensione. Il rapporto tra Alma e Siegl subirà una continua e inesorabile evoluzione, mentre parole non dette, gelosie e rancori incideranno ferite significative.
La malattia di Siegl è l’altra faccia della medaglia.La sua agonia subisce picchi di depressione e sublimazione, il suo sapere –vasto ma estromettente- con l’approssimarsi sempre più palpabile della morte appare vacuo e inutile.
Una vasta gamma di chiaroscuri arricchisce un libro profondamente riflessivo e psicologico. Con intelligenza ed eleganza la Oates racconta disturbo e dolore. Lo stile è discorsivo, corposo, coinvolgente, sovente costellato da magnifiche metafore. Il finale, paradossale e insensato, ultima il quadro d’odio, ingiustizia e discriminazione di cui Alma, prima intrisa, sarà poi vittima.
La ragazza tatuata è una storia scritta per riflettere, un pozzo di delirio dove il male non trova collocazione e dove, nascosto sotto invisibili cortecce, potreste persino rispecchiarvi. 

16 commenti:

  1. Questa autrice mi ha conquistata già con un altro suo libro, riesce in modo unico a farti vivere le emozioni dei suoi personaggi. Non vedo l'ora di leggere anche questo, la tua recensione poi mi ha convinta ancor di più :)

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  2. In questa recensione hai dato il meglio di te, è proprio bella ^_^
    Credo che sarà un libro che comprerò, mi interessa la tematica e poi ho sempre voluto leggere qualcosa della Oates e non l'ho mai fatto, anche se ho un paio di suoi libri in casa. Credo sia l'occasione giusta, ho l'impressione che questo libro mi stia chiamando.

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  3. Ciao, ti ho nominata per il premio "The Versatile blogger" ;) dai un'occhiata al mio blog! http://unbuonlibrononfinisce-mai.blogspot.com/

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  4. Ti ho nominata anch'io! ^^
    http://valentinabellettini.blogspot.com/2012/01/versatile-blogger-award.html

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  5. Io grazie alla tua recensione ho capito che questo libro non è adatto a me! Fortuna che alcuni non mi attirino, altrimenti sarei rovinata!! ;p

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  6. @Endora, Aliena, tortorina89: Le recensioni servono a questo, sono contenta di avervi dato una mano ^_^

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  7. bellissima trama. Sono contenta che l'autrice abbia deciso di dare più spazio all'introspezione rispetto alla suspance
    Mi ispira!

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  8. la trama è molto bella e il punteggio che hai dato a questo libro è molto alto e di conseguenza interessante ...la copertina e il titolo danno un senso di misterioso ed enigmatico

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  9. ho dimenticato di lasciarti la mail perché nel form non l'ho trovata.
    pupottina@gmail.com

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  10. Questo libro è l'esempio di come due persone,
    per quanto possano essere differenti, siano in grado comunque di trovarsi, di scegliersi, l'un l'altro.
    Devo dire che mi interessa molto, vorrei saperne di più riguardo a questa storia.
    La tua recensione mi è stata molto d'aiuto, almeno mi ha chiarito le idee e
    credo proprio di volerlo leggere questo libro!

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  11. interessante, partecipo al giveaway, grazie =)

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  12. Caspita che bella recensione! Era un pò che non passavo per il blog, con gli esami purtroppo sono riuscita a malapena a stare dietro al mio...
    Hai usato un linguaggio veramente perfetto e hai reso chiaramente l'idea dell'atmosfera che si ritrova nel libro, mi hai incuriosito parecchio, soprattutto pechè si tratta di un romanzo psicologico, molto denso, si mi interessa decisamente! Un bacione e complimenti per il 30!!!

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  13. Ho letto anch'io "La ragazza tatuata", ed anch'io gli do il tuo stesso voto. Concordo con quanto dici nella recensione, anche se per me non è stata una lettura facilissima: per buona parte del libro ho avuto l'impressione stessi girando a vuoto insieme ad i personaggi; per fortuna che l'ultima parte mi è piaciuta molto di più. E' senza dubbio un romanzo molto difficile, e per questo degno di essere letto, anche se secondo me Joyce Carol Oates ha scritto di meglio ("Sorella, mio unico amore", ad esempio.

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  14. Mi hai convinto!!
    DEVO riprenderla assolutamente.. *_*

    Grazie!

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    1. E' davvero bello, se già ti piace la Oates non ti deluderà!

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