"Teaser Tuesdays"
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So di essere in ritardo di due giorni ma non potevo non aggiornare la nostra puntata settimanale di Teaser Tuesdays con il bellissimo CenerOntola, libro-fiaba scritto dall'esordiente Davide Nonino di cui vi ho parlato ieri.
Cenerontola amava la buona tavola ed era una fanatica assoluta della cioccolata tanto che teneva sempre sul fuoco un pentolone di cioccolato fuso a profumare tutto il castello. Purtroppo il pentolone di cioccolato fuso a profumare tutto il castello, Purtroppo il pentolone di cioccolato era anche il motivo per cui quei due teppisti di Hansel e Gretel cercavano in ogni modo di entrare in case combinandole di tutti i colori: dalla pipì sul muro del castello per scriverci parolacce, alle bucce di banana sul portone di ingresso per farla scivolare.
Tuttavia Hansel e Gretel non erano nulla in confronto alla più fastidiosa principessa del regno, la principessa Prunella. "Quella screanzata di un zoncola che non è altro" - parole di Cenerontola - era insopportabile per una serie evidente di motivi:
- si era ingraziata il Re, padrone indiscusso di tutte le terre del regno, con le sue moine:
- era apparsa per la bellezza di nove settimane di fila sulla copertina de La fata pettegola" battendo le otto apparizioni consecutive della Sirenetta 3 e delle sue nuove gambe umane;
- portava una perfetta 42 abbinata a un 36 e mezzo di scarpina di cristallo tacco 12;
- i suoi capelli erano biondi naturale e si illuminavano d'oro ai raggi del sole;
- abitava in un castello a sette piani, sessantadue stanze, dodici bagni, due piscine private, un solarium, una sauna e un campo da tennis privato;
- infine, ed eccoci arrivati al motivo più evidente, godeva dello sconto perpetuo in tutti i negozi del villaggio.
(Cenerontola, principessa all'arrembaggio, di Davide Nonino, pag.13)
Il castello del re era giallo come un limone e alto e stretto come una zucchina. Cenerontola c'era stata in visita solo una volta da piccola, quando aveva vinto un viaggio offerto dalle sue caramelle preferite, le Leccannusa. Si chiamavano così perché bastava dargli una buona leccata e queste si profumavano all'improvviso degli odori più strani. Dai fiori di primavera al terribile sandalo del pellegrino, una zoffata nauseabonda che pochi riuscivano a sopportare.
Quella sera però il castello non era proprio come se lo ricordava. Tutto decorato di stelle filanti e luci sospese, sembrava quasi stesse per esplodere dal numero incontabile di persone che si ffaccendavano in ogni dove.
"Scusi, oggi siamo chiusi" disse un soldato in armatura dorata fermando l'avanzata decisa di Vandalo sul ponte levatoio.
Guardi che io sono qui per il concorso "VERA principessa" esclamò fiera Cenerontola, arrivata pure con un paio d'ore d'anticipo sulla mezzanotte.
"Cara Signora la prego" rispose la guardia puntando la lancia a terra. "Oggi non ne posso più di persone come lei venute in cerca di autogradi delle principesse che partecipano. Venga alla cerimonia di premiazione tra qualche giorno... e senza gatto... che sono allergico".
(Cenerontola, principessa all'arrembaggio, di Davide Nonino, pag.32)
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