La copertina sembra decisamente fuorviante (soprattutto dando un'occhiata a quella americana), quindi non lasciatevi ingannare: La ragazza che parlava agli angeli di Joshilyn Jackson (quattro stelle su Goodreads) non ha niente di mistico. Tutt'altro: racconta la storia di Rose, incastrata in un matrimonio che alterna amore e abuso, con alle spalle infanzia e adolescenza segnate dall'abbandono della madre e dalla violenza del padre. Il bivio finale della sua vita, però, la pone davanti ad una scelta drammatica: soccombere per mano del marito o ucciderlo. In libreria grazie a Zeronovantuno dal 17 settembre a 18,90 euro (390 pagine) Backseat Saints viene elogiato dai suoi lettori per una grande dose di realismo e per l'abilità di narratrice di Joshilyn Jackson.
Rose Mae Lolley è dovuta fuggire dall’Alabama lasciando dietro di sé frammenti della sua infanzia e della sua adolescenza. Ha provato a dimenticare di essere stata una bambina che la madre ha abbandonato. Ha seppellito il ricordo di un padre ubriacone e violento, ha cancellato ogni traccia di un fidanzato sparito nel nulla dopo una festa. Di quella vita, le è rimasta solo la calibro 45 di suo nonno. Ora è una donna nuova e vive in Texas: ama il marito Thom, un uomo bello, forte e rassicurante, ma al contempo è terrorizzata dalle violenze che le infligge per colpa di un’ingiustificata gelosia. Un perverso incantesimo sembra trasformare Thom ora in Principe Azzurro, ora in orco. Gli anni solcano quel matrimonio fatto di paura e amore, mentre il destino della donna– le vaticina un giorno una zingara leggendole i tarocchi – ha ormai raggiunto un pericoloso crocevia uccidere il marito o morire per mano dello stesso. Redenzione o martirio.
Il modo con cui Joshilyn Jackson consegna al lettore il suo romanzo è quello di una donna i cui capelli vanno a fuoco. Con una mano batte le fiamme, mentre con l’altra scrive con un impeto irrefrenabile.
I suoi personaggi non cadono mai nel tranello della cupezza ma i loro difetti non sono meno innocui di un proiettile dentro una pistola.
Joshilyn Jackson
vive in Georgia con il marito e i due figli. Dopo aver lavorato come attrice teatrale e insegnante, è diventata scrittrice a tempo pieno sull’onda dei primi successi in libreria, The Girl Who Stopped Swimming e Gods in Alabama
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver condiviso la tua opinione!