domenica 5 maggio 2013

Recensione: La ragazza che fermò il tempo di J. M. Tohline






La ragazza che fermò il tempo – J. M. Tohline

Quando la giovane e bella Lenore risulta tra le vittime di un incidente aereo, tutta la famiglia Montana è profondamente scossa. È sconvolto suo marito Chas, costretto dal lutto a fare i conti con la propria coscienza sporca. È distrutto Maxwell, fratello minore di Chas, segretamente innamorato della cognata. È affranta Cecilia, sorella di Chas, che ha perso un’amica amatissima. Sono turbati il signor Montana e sua moglie, che rimpiangono la dolce nuora scomparsa. È toccato anche Jez, amico di famiglia e giovane braccio destro del signor Montana. A questo dramma familiare si trova ad assistere quasi suo malgrado Richard Parkland, che si è trasferito nella casa sulla spiaggia accanto alla sfarzosa e imponente villa dei Montana per scrivere il suo secondo, attesissimo romanzo. Richard viene accolto nella famiglia come se fosse un vecchio amico, Maxwell lo sceglie come suo confidente e Cecilia come oggetto delle sue attenzioni sentimentali. Indeciso tra il mantenersi distaccato e il farsi coinvolgere, egli osserva gli eccentrici Montana con un misto di attrazione e diffidenza. Ma quando una sera Lenore bussa alla porta di casa sua e gli chiede di nasconderla e di riferirle le reazioni del marito e degli altri membri della famiglia alla notizia della sua morte, Richard viene catapultato al centro di un’intricata rete di rivelazioni, segreti e rapporti complessi e delicati. La ragazza che fermò il tempo è un’affascinante storia di sogni, illusioni e fantasmi popolata da personaggi vividi, un romanzo d’esordio raffinato e ricco di riferimenti alla grande letteratura americana (Fitzgerald, Hemingway e Poe su tutti).

Editore: Elliot

Pagine: 192

Prezzo: € 18,00

Voto:








Mi trovo in difficoltà mentre scrivo questa recensione. Come quando un libro ti piace così tanto che non sai cosa scrivere, anche questa volta non so da dove cominciare, visto che se avessi dovuto scrivere una recensione durante la lettura, probabilmente la mia valutazione, fino a pagina 90 circa, sarebbe stata di 1 stellina e ½. La ragazza che fermò il tempo è un romanzo breve ma che, all’inizio, si fa leggere con tanta difficoltà, si passa dal presente al passato, fino ad arrivare ad un attimo prima del presente, non facendo più intendere nulla a chi sta tentando di raccapezzarsi. Ci sono momenti molto interessanti, ma riconducibili per lo più ai saggi sulla semiotica e la pragmatica della parola, ma nelle prime cento pagine non si fa altro che tessere le lodi di Lenore, donna che sembra essere morta in un incidente aereo. Tutti la piangono, tutti la amano, tutti la celebrano, persino il protagonista – Richard, autore di un best-seller che non riesce a scrivere il suo secondo romanzo – che non l’ha mai conosciuta e che a causa di questa idealizzazione di Lenore comincia a perdere interesse per Cecilia, con la quale aveva cominciato una relazione. Ma quando Lenore si palesa, rivelando una morte simulata, le cose cominciano a farsi interessanti: l’altarino di menzogne che fanno di Lenore la donna perfetta, la donna fedele e a modo, tutto ciò che un uomo possa desiderare si frantuma per lasciare spazio ad un’idea di lei ben poco lusinghiera, che la mette sullo stesso piano del marito fedifrago disperato perché pentito del tradimento. I personaggi maschili della storia – Chas, Maxwell e Jez – non riescono a resistere al fascino della donna e raccontano a Richard le loro esperienze: sono indubbiamente tutti vittime del capriccio di una donna che vuole essere il centro del loro mondo, insoddisfatta di quello che ha, che gioca con i loro sentimenti. Tutti sembrano quasi accecati dall’abbagliante splendore della candida Lenore, così tanto da non coglierne i molteplici difetti, come è dato invece al lettore. Il grande pregio dell’autore è quello di esser riuscito a mettere in risalto i peggiori lati della personalità maschile e femminile, senza giustificarli o dar l’idea di schierarsi a favore dell’uno o dell’altro genere. 

Parliamo adesso dello stile. Una cosa che mi ha un po’ confuso è l’uso dei tempi verbali e il passaggio temporale repentino e spesso destabilizzante dal passato al presente, che appesantisce la lettura e in alcuni casi la rende monotona, ancor più quando a questa alternanza si aggiungono i dialoghi tra i personaggi che stanno raccontando la storia e quelli che la stanno vivendo. In alcuni casi la resa dei dialoghi è quasi poco realistica, ma è resa comprensibile dal fatto che infondo il lettore sta leggendo la versione romanzata della storia, ossia il memoir scritto da Richard per venire a capo degli eventi che lo hanno visto coinvolto (e sconvolto) suo malgrado. 

Tohline, nel finale, demolisce le nostre certezze, creando un intricato e inaspettato intreccio di eventi che stupisce a tal punto il lettore da capovolgere il giudizio sull’intero romanzo. Con ciò non vuol dire che ho apprezzato questo mutamento di registro tanto da cambiare completamente opinione, ma che nel finale si comprende il perché di un ritmo narrativo che spesso rallenta a tal punto da sembrare inesistente fino a poi divenire quasi frenetico e concitato laddove va a spiegare la verità al lettore. L’utilizzo delle varie dimensioni del tempo ricorda molto i racconti di Edgar Allan Poe, che tra l’altro pare essere uno degli autori preferiti di Tohline, ma in certi casi ho avuto l’impressione di trovarmi all’interno de Alla ricerca del tempo perduto di Proust. Si tratta comunque di un romanzo sui generis, diverso dai milioni di esordi che popolano le librerie negli ultimi tempi, direi anche quasi coraggioso; bisogna approcciarvisi solo se si è ben disposti a leggere qualcosa di complicato e a volte difficile, perché di sicuro non è una lettura per tutti e da tutti.



J. M. Tohline

È nato nel 1985 a Natick, una cittadina del Massachusetts, e attualmente vive in campagna nelle Grandi Pianure americane con la moglie Abby e i loro gatti, che si chiamano “The Old Man And The Sea” e “East Of Eden”. Nella primavera del 2012 è stato segnalato dalla «Los Angeles Review» tra gli autori under trenta che stanno dando un volto nuovo alla letteratura americana. La ragazza che fermò il tempo è il suo primo romanzo. Il suo sito è http://www.jmtohline.com/.







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