La ragazza che fermò il
tempo – J. M. Tohline
Quando
la giovane e bella Lenore risulta tra le vittime di un incidente aereo, tutta
la famiglia Montana è profondamente scossa. È sconvolto suo marito Chas,
costretto dal lutto a fare i conti con la propria coscienza sporca. È distrutto
Maxwell, fratello minore di Chas, segretamente innamorato della cognata. È
affranta Cecilia, sorella di Chas, che ha perso un’amica amatissima. Sono
turbati il signor Montana e sua moglie, che rimpiangono la dolce nuora
scomparsa. È toccato anche Jez, amico di famiglia e giovane braccio destro del
signor Montana. A questo dramma familiare si trova ad assistere quasi suo
malgrado Richard Parkland, che si è trasferito nella casa sulla spiaggia
accanto alla sfarzosa e imponente villa dei Montana per scrivere il suo
secondo, attesissimo romanzo. Richard viene accolto nella famiglia come se
fosse un vecchio amico, Maxwell lo sceglie come suo confidente e Cecilia come
oggetto delle sue attenzioni sentimentali. Indeciso tra il mantenersi
distaccato e il farsi coinvolgere, egli osserva gli eccentrici Montana con un
misto di attrazione e diffidenza. Ma quando una sera Lenore bussa alla porta di
casa sua e gli chiede di nasconderla e di riferirle le reazioni del marito e
degli altri membri della famiglia alla notizia della sua morte, Richard viene
catapultato al centro di un’intricata rete di rivelazioni, segreti e rapporti
complessi e delicati. La ragazza che fermò il tempo è un’affascinante storia di
sogni, illusioni e fantasmi popolata da personaggi vividi, un romanzo d’esordio
raffinato e ricco di riferimenti alla grande letteratura americana (Fitzgerald,
Hemingway e Poe su tutti).
Editore: Elliot
Pagine: 192
Prezzo: € 18,00
Voto:
Mi trovo in difficoltà mentre scrivo questa recensione. Come
quando un libro ti piace così tanto che non sai cosa scrivere, anche questa volta
non so da dove cominciare, visto che se avessi dovuto scrivere una recensione
durante la lettura, probabilmente la mia valutazione, fino a pagina 90 circa,
sarebbe stata di 1 stellina e ½. La
ragazza che fermò il tempo è un romanzo breve ma che, all’inizio, si fa
leggere con tanta difficoltà, si passa dal presente al passato, fino ad
arrivare ad un attimo prima del presente, non facendo più intendere nulla a chi
sta tentando di raccapezzarsi. Ci sono momenti molto interessanti, ma
riconducibili per lo più ai saggi sulla semiotica e la pragmatica della parola,
ma nelle prime cento pagine non si fa altro che tessere le lodi di Lenore,
donna che sembra essere morta in un incidente aereo. Tutti la piangono, tutti
la amano, tutti la celebrano, persino il protagonista – Richard, autore di un
best-seller che non riesce a scrivere il suo secondo romanzo – che non l’ha mai
conosciuta e che a causa di questa idealizzazione di Lenore comincia a perdere
interesse per Cecilia, con la quale aveva cominciato una relazione. Ma quando Lenore
si palesa, rivelando una morte simulata, le cose cominciano a farsi
interessanti: l’altarino di menzogne che fanno di Lenore la donna perfetta, la
donna fedele e a modo, tutto ciò che un uomo possa desiderare si frantuma per
lasciare spazio ad un’idea di lei ben poco lusinghiera, che la mette sullo
stesso piano del marito fedifrago disperato perché pentito del tradimento. I
personaggi maschili della storia – Chas, Maxwell e Jez – non riescono a
resistere al fascino della donna e raccontano a Richard le loro esperienze:
sono indubbiamente tutti vittime del capriccio di una donna che vuole essere il
centro del loro mondo, insoddisfatta di quello che ha, che gioca con i loro
sentimenti. Tutti sembrano quasi accecati dall’abbagliante splendore della
candida Lenore, così tanto da non coglierne i molteplici difetti, come è dato
invece al lettore. Il grande pregio dell’autore è quello di esser riuscito a
mettere in risalto i peggiori lati della personalità maschile e femminile,
senza giustificarli o dar l’idea di schierarsi a favore dell’uno o dell’altro genere.
Parliamo
adesso dello stile. Una cosa che mi ha un po’ confuso è l’uso dei tempi verbali
e il passaggio temporale repentino e spesso destabilizzante dal passato al
presente, che appesantisce la lettura e in alcuni casi la rende monotona, ancor
più quando a questa alternanza si aggiungono i dialoghi tra i personaggi che
stanno raccontando la storia e quelli che la stanno vivendo. In alcuni casi la
resa dei dialoghi è quasi poco realistica, ma è resa comprensibile dal fatto
che infondo il lettore sta leggendo la versione romanzata della storia, ossia
il memoir scritto da Richard per
venire a capo degli eventi che lo hanno visto coinvolto (e sconvolto) suo malgrado.
Tohline,
nel finale, demolisce le nostre certezze, creando un intricato e inaspettato
intreccio di eventi che stupisce a tal punto il lettore da capovolgere il
giudizio sull’intero romanzo. Con ciò non vuol dire che ho apprezzato questo
mutamento di registro tanto da cambiare completamente opinione, ma che nel
finale si comprende il perché di un ritmo narrativo che spesso rallenta a tal
punto da sembrare inesistente fino a poi divenire quasi frenetico e concitato
laddove va a spiegare la verità al lettore. L’utilizzo delle varie dimensioni
del tempo ricorda molto i racconti di Edgar Allan Poe, che tra l’altro pare
essere uno degli autori preferiti di Tohline, ma in certi casi ho avuto
l’impressione di trovarmi all’interno de Alla
ricerca del tempo perduto di Proust. Si tratta comunque di un romanzo sui generis, diverso dai milioni di
esordi che popolano le librerie negli ultimi tempi, direi anche quasi
coraggioso; bisogna approcciarvisi solo se si è ben disposti a leggere qualcosa
di complicato e a volte difficile, perché di sicuro non è una lettura per tutti
e da tutti.
J. M. Tohline
È
nato nel 1985 a Natick, una cittadina del Massachusetts, e attualmente vive in
campagna nelle Grandi Pianure americane con la moglie Abby e i loro gatti, che
si chiamano “The Old Man And The Sea” e “East Of Eden”. Nella primavera del
2012 è stato segnalato dalla «Los Angeles Review» tra gli autori under trenta
che stanno dando un volto nuovo alla letteratura americana. La ragazza che
fermò il tempo è il suo primo romanzo. Il suo sito è http://www.jmtohline.com/.
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