Buongiorno lettori,
anche Dusty pages in Wonderland aderisce a Book Blogger Hunt, la "caccia al tesoro" che comprende tre percorsi tra tantissimi blog e che mette in palio molti libri, e di cui, con questo, siamo giunti all'ultima tappa. Alla fine di questo post vi fornirò infatti alcuni indizi: dovrete indovinare a quale libro mi riferisco e sommarlo alle altre soluzioni del tour (trovate la mappa dei blog QUI, mentre QUESTO è il link per maggiori informazioni.)
Ogni blog ha affrontato un argomento. Il mio, quello di oggi, è: cosa rappresenta per te la lettura?
Parlare di libri è semplice, o per lo meno è qualcosa che mi viene molto naturale (sul blog un po' meno, perché mi controllo, parlarne a voce è davvero un altro discorso: sparo tutto quello che mi passa per la testa a ruota libera con toni concitati, ad alta voce e infilandoci dietro qualche parolaccia se il libro non mi è piaciuto. Questo spiega perché non sarebbe un buon motivo fare video-recensioni). Parlare della lettura, del mio rapporto con la lettura, invece, è diverso: è intimo, è personale.
Cosa sia la lettura per me è in verità qualcosa a cui, a primo acchito, non so dare risposta. Certe volte, così, mi balzano in testa alcune piccole verità. Le ho raccolte, mano a mano, e sono riuscita a farmi un quadro generale. Chiarirò subito: per me leggere non è un modo per visitare tanti luoghi, vivere tante vite, essere tante persone diverse ecc, come comunemente si risponde. E' un'abitudine, è un lavoro, è anche una passione. Credo che la mia mente abbia assunto una forma troppo analitica perché possa lasciarmi andare ai libri con i veli sugli occhi, quindi lettura è lavoro anche quando leggo senza impegno (da quando ho editato La bambina senza cuore di Emanuela Valentini mi è venuta la mania anche della formattazione, tra l'altro).
Il motivo recondito, ovvio, è sempre quello di evadere, di trasferirmi in un mondo altro - credo che la connessione mentale che si stabilisce con un libro, dentro un libro, sia la più forte che possa esistere. E' il come, che cambia. Quello che cerco in un libro, alla fin fine, è solo una cosa: bellezza. Non riesco a staccarmi da un libro se è ben scritto. Se le parole, davvero, si armonizzano fino a creare una melodia. Se le varie parti si aggregano e si collimano, fino a dare un quadro perfetto. Ecco, nella lettura cerco bellezza e perfezione - ed è l'unica forma di bellezza e perfezione che riesce a soddisfarmi. Né la musica, né la poesia, né il cinema riescono a darmi lo stesso. Ma non è solo questo e non è semplice spiegarmi. Amo tutto quello che riesce ad accrescermi, che mi aiuta a pormi nuove domande, che mi fa conoscere nuove parole, nuovi concetti. Amo essere istruita, anche. Per questo sono una secchiona che ama lo studio - lo sono sempre stata - e per questo nei libri non accetto la pure e semplice evasione... se non mi dà quel di più, mi sembra di aver sprecato tempo. Se non riesco ad ottenere, se non qualcosa da imparare, almeno qualcosa da cui farmi affascinare, non ha senso aver letto. Come ho scritto qui in passato, se voglio passare un'ora senza pensieri piuttosto guardo una commedia o un telefilm.
Forse libri e letteratura non sono la stessa cosa. Diciamo che io, più che i libri, amo la letteratura.
Dato che il mio può essere scambiato per snobismo - sono sicura che qualcuno lo interpreterà così - preciso che i libri commerciali mi piacciono anche e mi sono piaciuti: ma parlo di Stephen King, Neil Gaiman, Viriginia De Winter. Che, per quanto siano commerciali, hanno dentro tanta tanta qualità. Non amo solo classici, Pulitzer e Nobel. Per me, come ho detto, basta che ci sia bellezza. O ironia. O talento.
Quindi la lettura, per me, è un viaggio dell'anima: quello che raccolgo durante il percorso è una ricchezza. Se alla fine, nel paniere, non c'è nulla, non è valsa la pena leggere.
Indizi per la parola da indovinare:
- E' un libro da cui è stato tratto di recente un musical.
- E' oggetto di gruppo di lettura sul blog.
- E' luuuuuuuuuuuuuuuuuuuungo e un po'... come dire... triste.
Sono d'accordo con te.. la lettura non è un semplice hobby è una passione e un vero e proprio viaggio dell'anima! Non potevi dirlo con parole migliori. Io amo moltissimo leggere e mi dispiace essere l'unica in famiglia ad amare i libri in questo modo. Spesso i miei genitori mi chiedono perchè leggo così tanto, perchè invece non vado al cinema o in piscina ma la verità è che leggere mi fa sentire più viva.. come se stessi vivendo tutte quelle avventure in prima persona! Raramente provo queste sensazioni guardando un film, può intrattenermi ma l'intrattenimento da solo non basta..
RispondiEliminaBellissime parole, davvero!
RispondiEliminaIo purtroppo quando ho troppe cose per la testa non riesco nemmeno a mettermi davanti a un libro, perché continuo a pensare e pensare... io leggo per rilassarmi, perché mi piace farlo e amo passare il mio tempo così. Mi piace farmi emozionare dalle parole e credo che non smetterò mai :)
Per me la lettura è una passione.
RispondiEliminaÈ la chiave che mi consente di aprire le porte di qualsiasi libro e carpire tutti i segreti racchiusi al loro interno.
È il mezzo attraverso il quale posso estraniarmi da una realtà noiosa e monotona, posso evadere dalla banalità del quotidiano e fuggire in un mondo-altro e parallelo. ^_^
Per me leggere è emozione, è sensazioni forti, è relax, è tutto, non so cosa farei senza i miei libri (:
RispondiEliminaOgnuno credo che abbia un interpretazione personale e diversa di lettura. Per me invece leggere vuol dire evadere. Andare in un mondo parallelo, vivere una vita diversa. Ho cominciato a leggere perché mi dava emozioni, perché la mia vita non mi piaceva e mi sono accorta che ogni libro che leggo è una vita diversa per cui ho imparato anche ad apprezzare di più la realtà! ^^
RispondiEliminaMentre leggevo il tuo articolo ero affascinata e totalmente succube delle tue parole. Leggere è anche per me una cosa intima ed è per questo che mi riesce difficile parlarne con gli altri. Sarebbe come parlare a degli sconosciuti della mia vita privata. Però per me non è un lavoro, anzi, è proprio quello che cerco di non fare. Tento costantemente di non farla diventare un'abitudine, un obbligo, perché credo che quella sia la cosa peggiore: quando non leggi più perché ti va, ma perché senti che devi farlo. È bello sentire di AVERE IL BISOGNO di leggere, lo so benissimo anch'io cosa significa. So cosa si prova ad essere ASSERVITI alla lettura, ne vuoi sempre di più, come con la droga, ma a volte bisogna moderarsi per dimenticare un po' la sensazione di abitudine. In questo modo, quando si riprenderà la lettura, si proverà di nuovo sorpresa e stupore per una cosa stupenda, ovvero il mondo incredibile dei romanzi. Spero di essermi spiegata chiaramente :)
RispondiEliminaLa lettura è una dipendenza! Mi capita spesso di sentirmi triste se per un giorno salto il mio appuntamento con i libri. I libri sono amici che non ti deludono mai :)
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