lunedì 6 maggio 2013

Recensione: Il Richiamo delle Spade di Joe Abercrombie



Il Richiamo delle Spade - Joe Abercrombie
In una terra lontana dove la linea di demarcazione fra Bene e Male sembra perdersi nelle nebbie di lande desolate, imponenti battaglie decidono le sorti del regno. Tra bieche intenzioni, debolezze e gelosie, la corsa al potere sarà spietata e non risparmierà nessuno. Così, quando l’Unione resterà stretta in una morsa letale (nel lontano Nord, un barbaro che si è proclamato Re si appresta a invadere il regno; a Sud, il nuovo Imperatore dei Gurkish sta attuando piani analoghi), tre protagonisti vedranno incrociarsi i loro destini.
Logen Novedita, famigerato e sanguinario mercenario, è particolarmente esperto nell’arte della sopravvivenza. Ora però la sua vita è minacciata dal temibile popolo degli Shanka, suoi nemici giurati. Dopo che il suo villaggio è stato devastato senza pietà, Logen si ritrova a vagabondare nello sperduto Nord. Spinto dal consiglio degli spiriti, si dirige verso Sud per incontrare il grande stregone Bayaz, il Primo dell’Ordine dei Maghi. Insieme partiranno alla volta di Adua, la splendente e civilizzata capitale dell’Unione. Nemmeno là, tuttavia, sarà al riparo dai pericoli.
Il compito di Sand dan Glokta, Inquisitore di sua Maestà, è quello di sgominare i traditori per eliminare il marcio dalla società. Si diletta nel catturare e torturare le vittime che il suo superiore, l’Arcilettore Sult, gli indica per i suoi scopi. Tanto spietato da essere in grado di spezzettare in parti piccolissime il braccio di un uomo, si è trovato da entrambi i lati dell’equazione e ora sa bene sin dove può spingersi la tortura.
Jezal dan Luthar è un giovane bellimbusto dal sangue nobile. Il suo animo pusillanime è agitato da vizi e squallide ambizioni. Tra laute bevute in compagnia degli Ufficiali della Guardia del Re e facili conquiste sessuali, si prepara per il torneo di scherma che si indìce ogni anno ad Adua. Vuoto e superficiale, la sua vita agiata di nobile spocchioso si stravolge quando incontra Ardee West, una ragazza di classe sociale inferiore, che lo irretisce in un amore disperato e viscerale.
Editrice: Gargoyle Extra
Prezzo: 19 euro
Pagine: 720
Titolo originale: The Blade Itself
Traduzione di Benedetta Tavani



Voto: 

Primo volume di una trilogia che sta avendo un grande successo nel Regno Unito, “Il Richiamo delle Spade” è un libro che si colloca a pieno titolo nell’high fantasy contemporaneo.
Lo stile di Abercrombie è molto semplice e diretto, a volte crudo, così come il suo lessico, che permette al lettore di addentrarsi con più realismo nella storia. Gli eroi, e in questo il paragone con Martin è azzeccato, sono anticonvenzionali, addirittura antieroici: persone normali, non necessariamente collocabili nelle categorie di “buoni” e “cattivi”, che si comportano come farebbe un uomo reale messo nei loro panni, con tutte le ambiguità morali del caso. Un’altra similitudine con Martin è la tipologia di narratore: anche in questo libro abbiamo a che fare con numerosi narratori interni (POW, Point of View Character), che ci permettono di seguire le vicende raccontate in terza persona, con lo stacco fra un personaggio e un altro ad ogni nuovo capitolo.
I paragoni con Martin finiscono qui. La trama del libro di Abercrombie, per quanto ben strutturata, non presenta le migliaia di sfaccettature delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, risultando molto più semplice e per questo più comprensibile.
Alcuni personaggi, come Jezal dan Luthar e il Maresciallo Varuz, risultano istintivamente antipatici o poco affascinanti; altri, come il Maggiore Collem West e Ferro Maljinn, appaiono decisamente più interessanti ma al momento restano celati in secondo piano. Ci sono tuttavia alcune figure, come l’inquisitore Glotka o Logen Novedita (detto il Sanguinario), che spiccano per la loro personalità. In particolare Glotka, ex campione di scherma ed ex comandante dell’esercito dell’Unione, catturato dai Gurkish e torturato per anni, al suo ritorno in patria è divenuto Inquisitore di Sua Maestà (non si tratta di un’Inquisizione religiosa, ma di una sorta di polizia segreta che cerca di smascherare tradimenti e complotti all’interno dell’Unione). Fisicamente spezzato dalle torture subite nelle segrete dell’Imperatore, non ha alcuna pietà nel compiere le stesse tremende azioni sui sospetti traditori del suo Re, ma progredendo con la lettura si scoprono i suoi lati umani, la sua triste storia e i suoi dubbi, che lo rendono uno dei personaggi più affascinanti e anticonvenzionali del libro.
Il mondo descritto da Abercrombie è relativamente semplice e ricorda in parte l’Europa medievale, ma lascia intravvedere interessanti frammenti di un passato glorioso e di terre lontane. Il punto cardine del racconto è Adua, capitale dell’Unione (un grande regno, la cui geografia ricorda l’Europa Centrale), mentre a Sud si estende il corrotto Impero Gurkhul (che fa pensare all’Impero bizantino), che sta pianificando un attacco alla città di Dagoska, avamposto dell’Unione, mentre al Nord, dove da sempre esistevano clan e tribù libere (chiaro il riferimento alle popolazioni barbare e vichinghe), da poco domina il feroce Bethod, autoproclamatosi Re del Nord, che dopo aver ucciso o sconfitto i capoclan rivali sta progettando un attacco in grande stile all’Angland, la regione più settentrionale dell’Unione.
In questo universo si intrecciano le vicende dei vari personaggi, all’inizio slegate fra loro, poi sempre più sormontate, col concentrarsi della maggior parte dell’azione nell’immensa Adua, capitale dell’Unione. Fra le migliori caratteristiche dell’autore senza dubbio v’è la grande capacità nel descrivere le battaglie, gli scontri e le guerre. Lo stile crudo e schietto viene esaltato nei momenti di maggiore confusione, tanto che la sensazione di trovarsi nel bel mezzo del campo di combattimento è fortissima. Niente duelli di nobili cavalieri in eleganti armature, ma crudeli e realistiche mischie con sudore, grida, sangue e piscio, senza spazio per pietà, onore e nobili sentimenti, che lasciano il posto alla rabbia, alla furia e alla paura.
In conclusione, un buon libro fantasy, che forse non ha la profondità storica  l’epicità di Tolkien o le crude trame e i colpi di scena di Martin, ma che consiglio ad ogni appassionato del genere. Non vi sono antipatiche “copiature” di scene o di episodi dei grandi classici, che spesso si trovano in altri romanzi: Abercrombie è riuscito a creare qualcosa di nuovo, un libro allo stesso tempo crudo ed epico, scritto in uno stile certamente piacevole.
Non ci faremo assolutamente scappare l’uscita delle traduzioni dei prossimi capitoli della trilogia!


Joe Abercrombie
nasce a Lancaster nel 1974. È il 2002 quando, allora studente di Psicologia all’Università di Manchester, pensa di scrivere una trilogia fantasy e inizia la stesura del primo episodio. Trasferitosi a Londra, lavora come montatore freelance e produttore di format televisivi di vario tipo e termina di scrivere quello che diventerà The Blade Itself. Dopo aver incassato lo scetticismo di alcuni degli agenti letterari più influenti del Regno Unito, Gollancz (storica etichetta britannica famosa per essere, tra gli altri, l’editore di George Orwell) ne acquista i diritti, vincolando Abercrombie a pubblicare l’intera serie per un giro d’affari a sette zeri. A The Blade Itself (2007) seguono Before They Are Hanged e Last Argument of Kings (2008). La trilogia The First Law si rivela un enorme successo tra i lettori anglosassoni. The Blade Itself, in particolare, è un vero e proprio boomerang editoriale: Abercrombie viene riconosciuto come miglior nuovo scrittore fantasy ed è finalista al prestigioso John Campbell Award, moltissimi Paesi inoltre acquistano i diritti del volume. Sempre Gollancz ha pubblicato i romanzi - singoli e ambientati nello stesso mondo di The First Law - Best Served Cold (2009) e The Heroes (2011).

2 commenti:

  1. Questo lo voglio tantissimo, spero di accaparrarmelo al Salone di Torino *__*

    RispondiElimina
  2. Ok, adesso è tutto chiaro. Ho The eroes, che è un bel mattoncino già di suo ancora da leggere, e pensavo che questo fosse il seguito e mi era già preso il panico XD. Invece è proprio una cosa a sé.

    RispondiElimina

Grazie per aver condiviso la tua opinione!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...