sabato 29 settembre 2012

Recensione: Fiore di neve e il ventaglio segreto di Lisa See


Fiore di neve e il ventaglio segreto – Lisa See 
Nella Cina del XIX secolo, quando mogli e figlie avevano i piedi bendati e vivevano in uno stato di isolamento quasi totale, le donne di una remota contea dell'Hunan ricorrevano a un codice segreto per comunicare tra loro e si scambiavano lettere tracciate a pennello sui ventagli o messaggi ricamati sui fazzoletti, e inventavano racconti, sfuggendo così alla propria reclusione per condividere speranze, sogni e conquiste. E uno di quei ventagli porta ancora il segreto del tragico equivoco che ha amaramente segnato un legame lungo una vita, quello tra Giglio Bianco e Fiore di Neve, la sua laotong, l'amica del cuore. Ora, ottuagenaria e tormentata dai rimorsi, Giglio Bianco ripensa al proprio passato e a Fiore di Neve, scomparsa ormai da molti anni. Prima di morire desidera onorare l'amica raccontandone la storia, rivelando la verità... 
Editore: TEAdue 
Pagine: 336 pagine 
Formato: brossura 
Prezzo: € 9,00 




A cura di Lizy 

Voto: 


Il più imperscrutabile dei sentimenti è l’amore, sebbene in italiano vi siano più parole che ne tentano di cogliere le varie sfumature. Questo libro, come mai, ci aiuta a comprendere che le manifestazioni di affetto, i legami fraterni, il trasporto per un’altra persona non so che facce della stessa medaglia. 

La storia è quella di un legame sacro, quello tra due laotong, due bambine che hanno giurato di divenire per tutta la vita due “vecchie se stesse”, di condividere gioie e dolori nonostante, dopo il matrimonio, vivranno distanti. È il racconto di una terra le cui tradizioni sono così lontane dalle nostre, ma in cui le donne, per compiacere gli uomini, sin da bambine subivano la fasciatura dei piedi per renderli piccoli e graziosi, simili ai gigli. Una tortura che, sebbene più cruenta, non è molto diversa dall’utilizzo che facevano le donne occidentali del bustino, per ottenere il tanto ammirato vitino di vespa. 

"Sii casta e arrendevole, pacata e virtuosa nei tuoi atti; tranquilla e piacevole nelle parole; fine e misurata nei movimenti; perfetta nei lavori manuali e nel ricamo". 

Le donne non avevano valore, erano solo “rami sterili” di nessuna utilità alla famiglia perché non ne avrebbero perpetuato la stirpe. Ma avevano la possibilità di contrarre buoni matrimoni e diventare dunque rispettabili, oppure venir promesse ad un uomo impuro e perdere il proprio status conseguito con la nascita. 

Giglio Bianco e Fiore di Neve sono due bambine che cominciano la fasciatura nel medesimo giorno, suggellando ancor di più il loro legame, intensificato dagli otto caratteri che le rendono affini seppur diverse. Giglio Bianco è figlia di un agricoltore, ha la pelle abbronzata di chi ha vissuto i suoi giorni di bambina nei campi, ma ha la fortuna di esser nata con splendidi piedi e di poter cambiare il destino della propria famiglia. Al contrario, Fiore di Neve discende da una famiglia di intellettuali imperiali, ha la pelle nivea e i gusti raffinati. Dacché il loro legame si instaura, le due bambine insegnano l’una all’altra ciò che conoscono: Giglio Bianco istruisce Fiore di Neve riguardo le faccende domestiche, mentre quest’ultima insegna alla prima l’arte del ricamo e soprattutto il nu shu, la scrittura segreta di cui si servono le donne per comunicare senza che gli uomini possano cogliere il significato dei simboli, il cui senso insito in una frase va ricercato nel contesto. Il nu shu sarà anche il linguaggio che useranno per abbellire il loro ventaglio, dove raccoglieranno gli avvenimenti salienti delle loro vite, ma anche il loro diletto e la loro rovina. 

Lo stile della See è fluido e coinvolgente e, sebbene appartenga ad un romanzo scritto sette anni fa, ricorda la struttura dei grandi romanzi dell’Ottocento per la ricercatezza con la quale vengono esposte anche le più piccole minuzie. Inoltre, ci presenta una realtà difficile, riuscendo a farcene innamorare, vivendo le stesse emozioni dei personaggi e caricandoci delle medesime angosce. Il ritmo della narrazione è incalzante, sebbene segua i ricordi della voce narrante di Giglio Bianco e riporti cinquant’anni di vita in forma diaristica raccontanti in poco più che trecento pagine. 

Sorprendenti sono le conoscenze che si ricavano da questo testo, del quale è sicuramente ammirabile il lavoro pregresso di studio da parte dell’autrice, che ha raccolto numerose tradizioni del mondo cinese rendendole accessibili al mondo occidentale, che di quel popolo ammira le porcellane, ma non conosce le usanze. 

Nonostante la forma diaristica che in alcuni capitoli abbraccia l’epistolario, “Fiore di neve e il ventaglio segreto” è a tutti gli effetti un romanzo storico, sebbene la storia che si racconta sia di pura fantasia. 

Un romanzo intenso e coinvolgente, che è riuscito anche a farmi commuovere, facendo scendere qualche lacrima al momento di riporlo in libreria. 




Lisa See 
Nata nel 1955, vive a Los Angeles. Giornalista collaboratrice di Los Angeles Times, Washington Post, Cosmopolitan e Publishers Weekly, ha compiuto frequenti viaggi in Cina, soprattutto per visitare i luoghi di origine della sua famiglia, della quale ha raccontato la storia in “La montagna d’oro”. Negli Stati Uniti i suoi romanzi sono tutti bestseller che raggiungono i primi posti delle classifiche. Longanesi ha pubblicato “In una rete di fiori di loto”, candidato al premio Edgar, e “Fiore di Neve e il ventaglio segreto”.

10 commenti:

  1. ho visto il film, credo sarebbe interessante leggere il libro sopratutto per comprendere cultura e usanze così diverse e lontane dalle nostre

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  2. Il film lo vedrò presto, ma mi è stato detto che è molto diverso dal libro, perché abbraccia anche una realtà contemporanea. Ad ogni modo ti consiglio vivamente il libro, Lara: ne vale davvero la pena. E' una di quelle letture che definirei "edificanti".

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  3. Io ho adorato questo libro! Ho sofferto con le bambine quando fasciavano loro i piedi; ero euforica al pensiero di incontrare Fior di neve; ed ho pianto insieme a Giglio Bianco. E' un libro che coinvolge, che ti fa pensare e che lascia il segno!

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  4. Ho letto questo libro l'anno scorso e mi è piaciuto tantissimo. Penso che sia stata una delle letture migliori del 2011. Bellissima storia, ben scritto e mostra una realtà ai più sconosciuta.

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  5. E'bellissimo! *-* anche gli altri libri dell'autrice sono molto belli!

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  6. Hai ragione, Arianna. Il mio prossimo della See sarà sicuramente "Le ragazze di Shanghai" :)

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  7. Lo voglio assolutamente leggere :) Splendida recensione! Proprio adesso sto leggendo "Il canto delle parole perdute" e, almeno per le ambientazioni, me l'ha ricordato.

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  8. Concordo su tutto della recensione! L'ho letto di recente!

    Per chi vuole vedere il film....vi avverto che, a mio parere, non è un film ben riuscito. Le idee alla base sono lodevoli (integrare il passato e la realtà contemporanea con le due storie parallele) ma purtroppo il regista non è riuscito nel suo intento.
    E consiglio a tutti di leggere il libro :)

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  9. lo voglio leggere, da tempo l'ho in wishlist!!"!! mi hai aumentato l'entusiasmo!!

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  10. @Mr Ink: grazie ^_^
    @Mau: vedremo... vi saprò dire non appena avrò modo di visionarlo;
    @Angela: contenta di aver fermentato il tuo entusiasmo :D

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Grazie per aver condiviso la tua opinione!

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