La vicenda di Effie Gray è straordinaria e Cooper la
narra con entusiasmo. Consiglio caldamente la biografia di Effie scritta da
Suzanne Fagence Cooper a chiunque abbia un cuore, una passione per le buone
letture e un interesse per l’epoca vittoriana».
Henrietta Garnett, The Literary Review
Henrietta Garnett, The Literary Review
Esce il 27 settembre per Neri Pozza Effie. Storia di
uno scandalo (pp. 368 - euro 17,50) di Suzanne Fagence Cooper, ricercatrice
ed esperta del periodo vittoriano con all'attivo numerosi testi e saggi sui
pittori Preraffaeliti e sulla condizione delle donne nell'Ottocento inglese.
Per scrivere The Model Wife, questo il titolo originale del libro,
Suzanne Cooper ha svolto ricerche precise e meticolose sulla figura della
coraggiosa Effie Gray, la donna amata prima dallo scrittore e critico d'arte
John Ruskin e poi dal pittore John Everett Millais, di cui fu anche musa e
modella. Il libro, quattro stelline o poco meno su Goodreads, ristabilisce la
verità sullo scandalo e sul triangolo amoroso che all'epoca sconvolse il mondo
dell'arte: Effie Gray, infatti, decise di richiedere l'annullamento del
matrimonio con John Ruskin e ricostruì in seguito la sua vita con il pittore
Millais, che sposò nel 1856. The Model Wife ci mostra le carriere di
Ruskin e Millais da un nuovo punto di vista femminile che vede Effie come
chiave di volta ed ispiratrice della loro creatività. La Cooper ha avuto
inoltre accesso esclusivo alle lettere e ai diari della Gray e, grazie a
questi, è riuscita a dare voce a tutte le bellissime donne dei dipinti dei Preraffaeliti
che, con i loro sguardi enigmatici, rappresentano le paure del periodo
vittoriano nei confronti della sensualità femminile e della libertà.
È una fredda giornata di aprile del 1854 alla stazione
King’s Cross di Londra. Effie Gray ha appena salutato il marito John Ruskin, il
celebre critico d’arte, e ha preso posto sul treno diretto in Scozia, a
Bowerswell, la casa dei suoi.
Non appena il treno abbandona la stazione di King’s Cross, davanti agli occhi sgranati di Sophy, la sorellina di dieci anni, Effie si toglie i guanti, si sfila la fede nuziale e la mette in una busta indirizzata alla suocera, insieme con le chiavi di casa e il libretto contabile. Dieci minuti più tardi, alla stazione di Hitchin, porge la busta al padre in attesa sulla banchina. Dentro la busta non vi è soltanto la fede, ma anche alcuni biglietti indirizzati agli amici, brevi righe che annunciano la decisione che desterà scandalo e scalpore nella buona società londinese: la separazione di Effie Gray da John Ruskin, un gesto rovinoso per la reputazione di un uomo al culmine della sua fama. John Ruskin non è, infatti, un critico d’arte qualsiasi. Dall’estate del 1843, quando è uscito il suo tributo a Turner in Pittori moderni, è diventato il critico d’arte per eccellenza, un uomo amato e ammirato nei salotti letterari londinesi. Dopo averlo letto, Charlotte Brontë ha esclamato: «È come se finora avessi camminato bendata: questo libro mi ha restituito la vista!» Ispirato, brillante, Ruskin è invitato ai ricevimenti più esclusivi, dove è corteggiato dalle donne più avvenenti e adulato dagli uomini più in vista. La sola idea che qualcuno possa scappare da lui sgomenta. Figuriamoci il doloroso segreto che Effie Gray si appresta a svelare al mondo: che John Ruskin, cioè, l’astro nascente della Londra vittoriana, non ha mai consumato il suo matrimonio! Effie, così elegante, brillante e aggraziata, così giovane ancora coi suoi venticinque anni, avrebbe probabilmente tenuta nascosta a lungo la sua vergogna, se non si fosse innamorata del talento più precoce degli artisti ribelli della Confraternita dei preraffaelliti protetti da Ruskin: John Everett Millais, pittore giovane e bello che l’ha ritratta numerose volte quando è andato a vivere con lei e John nel cottage nei pressi di Glenfinlas. Racconto di una donna che divenne l’eroina di una grande storia d’amore, di un genio malato e di un pittore affascinante e ribelle, Effie narra di uno dei più grandi scandali e triangoli d’amore del mondo dell’arte, oltre a illuminare impeccabilmente pregiudizi, segreti e passioni della Londra vittoriana.
Non appena il treno abbandona la stazione di King’s Cross, davanti agli occhi sgranati di Sophy, la sorellina di dieci anni, Effie si toglie i guanti, si sfila la fede nuziale e la mette in una busta indirizzata alla suocera, insieme con le chiavi di casa e il libretto contabile. Dieci minuti più tardi, alla stazione di Hitchin, porge la busta al padre in attesa sulla banchina. Dentro la busta non vi è soltanto la fede, ma anche alcuni biglietti indirizzati agli amici, brevi righe che annunciano la decisione che desterà scandalo e scalpore nella buona società londinese: la separazione di Effie Gray da John Ruskin, un gesto rovinoso per la reputazione di un uomo al culmine della sua fama. John Ruskin non è, infatti, un critico d’arte qualsiasi. Dall’estate del 1843, quando è uscito il suo tributo a Turner in Pittori moderni, è diventato il critico d’arte per eccellenza, un uomo amato e ammirato nei salotti letterari londinesi. Dopo averlo letto, Charlotte Brontë ha esclamato: «È come se finora avessi camminato bendata: questo libro mi ha restituito la vista!» Ispirato, brillante, Ruskin è invitato ai ricevimenti più esclusivi, dove è corteggiato dalle donne più avvenenti e adulato dagli uomini più in vista. La sola idea che qualcuno possa scappare da lui sgomenta. Figuriamoci il doloroso segreto che Effie Gray si appresta a svelare al mondo: che John Ruskin, cioè, l’astro nascente della Londra vittoriana, non ha mai consumato il suo matrimonio! Effie, così elegante, brillante e aggraziata, così giovane ancora coi suoi venticinque anni, avrebbe probabilmente tenuta nascosta a lungo la sua vergogna, se non si fosse innamorata del talento più precoce degli artisti ribelli della Confraternita dei preraffaelliti protetti da Ruskin: John Everett Millais, pittore giovane e bello che l’ha ritratta numerose volte quando è andato a vivere con lei e John nel cottage nei pressi di Glenfinlas. Racconto di una donna che divenne l’eroina di una grande storia d’amore, di un genio malato e di un pittore affascinante e ribelle, Effie narra di uno dei più grandi scandali e triangoli d’amore del mondo dell’arte, oltre a illuminare impeccabilmente pregiudizi, segreti e passioni della Londra vittoriana.
Suzanne Fagence Cooper ha trascorso 12 anni come
curatrice e ricercatrice presso il Victoria & Albert Museum di Londra,
studiando le collezioni vittoriane e l’arte pre-raffaellita e scrivendo diversi
libri e saggi sull’argomento. Grazie all’ottima conoscenza dell’arte vittoriana
è apparsa in numerosi programmi televisivi anglosassoni. Vive nello Yorkshire con
il marito e le due figlie.
Sembra davvero molto bello, lo aggiungo alla mia lista desideri!
RispondiElimina*-* che libro stupendo!! *-* lo voglio!! assolutamente!
RispondiEliminaI libri della Neri Pozza sono sempre affascinanti :)
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