venerdì 21 settembre 2012

Path for Wonderland, alla scoperta dei personaggi: il Cappellaio Matto


A cura di Lizy

Eccoci giunti all’ultimo appuntamento con i personaggi che, dal 28 settembre, ci accompagneranno alla scoperta di Path for Wonderland! Come sapete, le iscrizioni al gioco si sono concluse la scorsa settimana, ma ci resta ancora da svelarvi che ruolo avrà uno dei personaggi che più hanno “corrotto” l’immaginario di chi ha letto il capolavoro di Carroll. Nei prossimi giorni riceverete inoltre anche notizie sulle regole del gioco, e sui famosi "campoca". 

The Mad Hatter. Il Cappellaio Matto 

Il Cappellaio fu il primo a rompere il silenzio. — Che giorno del mese abbiamo? — disse, volgendosi ad Alice. Aveva cavato l’orologio dal taschino e lo guardava con un certo timore, scuotendolo di tanto in tanto, e portandoselo all’orecchio. Alice meditò un po’ e rispose: — Oggi ne abbiamo quattro. — Sbaglia di due giorni! — osservò sospirando il Cappellaio. — Te lo avevo detto che il burro avrebbe guastato il congegno! — soggiunse guardando con disgusto la Lepre di Marzo. —

Come per lo Stregatto, anche il nome di questo personaggio proviene dal modo di dire tipicamente inglese “to be mad as a hatter” (essere matto come un cappellaio), che si riferisce alla tendenza dei cappellai dell’epoca a soffrire di disturbi neurologici a causa dell’inalazione di mercurio, utilizzato nel processo di concia dei tessuti. Il tempo per il Cappellaio è fermo alle sei del pomeriggio, l’ora del tè, perché accusato dalla Regina di Cuori, durante un festival al quale si era presentato come cantante, di “ammazzare il tempo” (causandogli una condanna a morte e risentimento da parte del tempo stesso).
Il Cappellaio Matto è un personaggio singolare, a volte taciturno, altre enigmatico e criptico (ricorderete tutti il suo indovinello "Why is a raven like a writing desk?" ossia "Cos'hanno in comune un corvo ed uno scrittoio?") ma, come ogni matto che si rispetti, non fa altro che raccontare delle storie, apparentemente prive di senso, che spingono Alice alla riflessione. Ecco perché non poteva che calzare a pennello come portabandiera del Compocum dedicato al genere Narrativa.

Curiosità:
- L’iscrizione sul biglietto posizionato sul cappello, che porta la dicitura “in this style 10/6”, non è altro che un’etichetta indicativa del prezzo del cappello, 10 scellini e 6 pence, ma secondo altre versioni indicherebbe la misura stessa dell’accessorio.
- Pare che Carroll per il Cappellaio si sia ispirato ad un estroso inventore di orologi, un tale Theophilius Carter, che portava un grande cilindro e pare avesse un negozio che si chiamava proprio The Mad Hatter. Il disegnatore John Tenniel, invece, si ispirò a Benjamin Disraeli, primo ministro inglese tra il 1874 e il 1880 che ebbe un ruolo importante nell’acquisizione del mandato imperiale in India da parte della Regina Vittoria (si noti ancora una volta la satira nei confronti delle istituzioni).
- Nella versione originale, il Cappellaio è The Hatter e mai The Mad Hatter. L’unica volta in cui si fa riferimento ad una sua eventuale pazzia è quando lo Stregatto, parlando del Cappellaio e della Lepre marzolina, li defisce "both mad" (entrambi pazzi).
- In “Alice attraverso lo specchio”, il Cappellaio viene chiamato Hatta (forma gergale di hatter), e ha nuovamente problemi con la legge.
- Il Cappellaio è appassionato di orologi ed il suo segna giorno e mese, non le ore.


Se tu conoscessi il tempo come lo conosco io, — rispose il Cappellaio, — non diresti che lo perdiamo. Domandaglielo. — Non comprendo che vuoi dire, — osservò Alice. — Certo che non lo comprendi! — disse il Cappellaio, scotendo il capo con aria di disprezzo — Scommetto che tu non hai mai parlato col tempo. — Forse no, — rispose prudentemente Alice; — ma so che debbo battere il tempo quando studio la musica.
Ahi, adesso si spiega, — disse il Cappellaio. — Il tempo non vuol esser battuto. Se tu fossi in buone relazioni con lui, farebbe dell’orologio ciò che tu vuoi. Per esempio, supponi che siano le nove, l’ora delle lezioni, basterebbe che gli dicessi una parolina all orecchio, e in un lampo la lancetta andrebbe innanzi! Mezzogiorno, l’ora del desinare!—


Siete pronti per la sfida? 

3 commenti:

  1. Avete organizzato qualcosa di fantastico - adoro come avete "interpretato" i personaggi! Non vedo l'ora di cominciare :)

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  2. Davvero dei bellissimi articoli, molto interessanti e che fanno capire più a fondo i personaggi *-* davvero complimenti ragazzi!!!

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Grazie per aver condiviso la tua opinione!

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