martedì 3 dicembre 2013

Terry Pratchett e l’annoso problema delle traduzioni italiane


 A cura di Gianluca Fondriest

All’inizio di novembre è stato pubblicato nel Regno Unito il quarantesimo libro della saga del Mondo Disco, intitolato Raising Steam, frutto della geniale mente di Terry Pratchett.
Questa prolifica serie di romanzi fantasy umoristici ha avuto origine nel 1983 con The Colour of Magic, “Il colore della magia”, e non si è ancora interrotta. Facendo un semplice calcolo, l’autore ha sfornato più di un libro all’anno, senza contare i romanzi non ambientati nel Mondo Disco (come il notevole Nation del 2008).
Pratchett ha ottenuto una lunga serie di premi e riconoscimenti tra cui, grazie ai suoi scritti, otto lauree honoris causa. Si tratta di uno degli autori più noti del mondo anglosassone: è stato il più venduto negli anni ’90, è stato votato il secondo migliore autore inglese vivente e i suoi libri, che continuano ad essere stampati in milioni di copie, sono tradotti in 37 lingue.
Con un curriculum del genere si potrebbe pensare che le case editrici italiane abbiano fatto la fila per pubblicare i suoi libri. Errato.
L’ultimo volume a essere stampato è stato Soul Music, “All’anima della musica”, edito da Salani a giugno 2013. Qual è l’anno di pubblicazione della versione originale? Il 1994.
E’ frustrante, per chiunque abbia iniziato ad apprezzare l’autore, che, sui quaranta volumi della saga, in italiano ne siano stati tradotti solamente venti.

Mi rendo conto che sono partito dal presupposto che conosciate già l’autore. Ma se così non fosse, sappiate che Pratchett è impossibile da spiegare: cercando di introdurre qualcuno all’assurda genialità del Mondo Disco si rischia solo di banalizzarlo. Leggetelo. L’autore possiede un’ironia brillante e pungente, un umorismo tagliente, tipicamente britannico, a volte non immediato ma assolutamente intelligente. Non è mai scontato o volgare. Anche collocare i romanzi del Mondo Disco in un genere letterario è difficile: sicuramente si tratta di fantasy, ma questa definizione sta stretta. Anche fantasy umoristico non rende appieno: appartiene a un genere tutto suo. La scrittura è fresca e moderna, autonoma, all’inizio non semplice da seguire, ma appena ci si abitua risulta estremamente efficace. I romanzi, dai toni apparentemente leggeri, toccano anche tematiche profonde e problematiche attuali (rivisitate dal punto di vista degli improbabili personaggi del Mondo Disco), sempre con un aria leggera e senza la pretesa dell’autore di avere la verità in tasca.


Ritorniamo al tema principale: proviamo a considerare quali possano essere le cause di questo odioso (per gli appassionati) ritardo delle versioni italiane.
Prima di tutto, i diritti non sono stati acquisiti da un unico editore, ma troviamo i vari romanzi pubblicati di volta in volta da Mondadori, Salani e TEA. Ciò è problematico anche per quanto riguarda l’uniformità delle traduzioni (altro problema ricorrente – ci torneremo in seguito).
In secondo luogo, sicuramente il modo stesso di scrivere di Pratchett non facilita la resa in un’altra lingua: l’autore adora i giochi di parole (in lingua originale è molto spassoso, come può considerare chiunque mastichi un po’ di inglese), che però spesso in italiano risultano intraducibili. Questo fatto, assieme allo humor britannico (non immediato per il lettore italiano medio) ha spesso ostacolato e frenato il lavoro di traduttori e case editrici.
Pur considerando tutto ciò, non si giustifica il ritardo quasi ventennale nella pubblicazione italiana delle sue opere. E inoltre: perché i lavori di Pratchett vengono tradotti in ordine sparso? E’ vero, non si tratta di un’unica saga, al suo interno possiamo trovare numerosi filoni (il Ciclo della Guardia, quello della Morte, quello delle Streghe, ecc.), ma non si spiega la scelta di ignorare i nessi logici nella scelta dei volumi da tradurre, con ovvia confusione (e meno affezione) dei lettori italiani. Seguire l’ordine di pubblicazione originale poteva essere una scelta più condivisibile.
Un’altra osservazione (e ci avviamo alla conclusione). Fate un confronto fra le copertine delle edizioni anglosassoni e di quelle italiane: proprio non ci siamo. Pratchett ha instaurato da anni un felice sodalizio con degli ottimi illustratori, come Josh Kirby (fino alla sua morte nel 2001) e Paul Kidby, che rendono le copertine delle vere e proprie opere d’arte. Le edizioni italiane presentano invece due tipi di copertine: con disegni da libro per bambini oppure con sfondi neri e immagini solo vagamente a tema. Non molto allettanti.

Infine torniamo al tema principale: le traduzioni. A partire dai primi volumi, (ma - ahimè - anche il recente “All’anima della musica” non fa eccezione), vi sono numerosi e vistosi errori e passi falsi: nomi propri che a volte vengono italianizzati e a volte lasciati in lingua originale (anche nello stesso libro), giochi di parole non riusciti, talvolta addirittura errori pacchiani che inficiano la comprensione di intere frasi. Pur concedendo l’attenuante che sia un autore difficile da tradurre, la revisione non sembra essere all’altezza.
Ammetto che sono di parte: per me Pratchett è un grande della letteratura moderna. Per questo ritengo il modus operandi delle case editrici nostrane una pratica autopunitiva: come è possibile avere un autore del genere fra le mani e valorizzarlo talmente poco?



15 commenti:

  1. Concordo su tutto, in particolare sulla traduzione. È vero che tradurre Pratchett è difficile, ma cavolo hanno anche stravolto riferimenti ad Alice nel Paese delle Meraviglie (e nel primo delle streghe è evidentissimo che hanno tradotto famiglio con demone, in un libro dove appare anche un vero demone!).

    Perlomeno negli ultimi tempi stanno finalmente seguendo l'ordine di pubblicazione e "tappando i buchi" lasciati negli anni (anche se con un libro all'anno sarà luuuunghissimo) , sulle copertine: a me piacciono, e anche in Inghilterra hanno la 'black cover'.
    Rimane il fatto che da noi è un autore trattato malissimo >:-(

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  2. Vero, negli ultimi tempi la situazione sembra migliorare, ma la strada è ancora lunga...
    per quanto riguarda le copertine: sui gusti non si discute!
    Potrei sbagliare, ma mi pare che nel Regno Unito le "black cover" siano apparse solo recentemente per le ultime ristampe, mentre le prime edizioni a marchio Corgi Books hanno sempre le illustrazioni di Kirby o Kidby, a seconda del libro.

    Gianluca

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  3. Oddio, è bello vedere che non sono l'unica cui la Pratchett-situazione rode orrendamente T__T
    Io adoro Pratchett. Lo idolatro proprio. Vederlo trattato così miseramente, qui in Italia... sigh.
    Sono d'accordo pure per le copertine. Magari in Inghilterra possono 'passare' perché magari l'autore è più conosciuto e si conosce un po' meglio il suo genere, qui tutte 'ste robe patibolari sono proprio un passo falsissimo.

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  4. Occhio che le copertine nere non sono farina del sacco della Salani e della Tea, ma ulteriori edizioni stampate in UK sempre dalla Corgi ;-)

    http://www.bookdepository.co.uk/Light-Fantastic-Terry-Pratchett/9780552152594 (http://www.ibs.it/code/9788850222827/pratchett-terry/luce-fantastica.html)

    http://www.bookdepository.co.uk/Equal-Rites-Terry-Pratchett/9780552152242 (http://www.ibs.it/code/9788850217786/pratchett-terry/arte-della-magia.html)

    Eccetera, fino ad arrivare al più recente http://www.bookdepository.co.uk/Soul-Music-Terry-Pratchett/9780552153195 (http://www.ibs.it/code/9788867152964/pratchett-terry/all-anima-della-musica.html)

    Lo so perché ho diversi libri di Pratchett in due lingue, e ho la libreria variopinta tra prime edizioni Tea, ristampe Tea, edizioni Salani, edizioni Corgi con disegni di Kirby e Kidby, edizioni 'black'.

    Per il resto d'accordissimo, motivo per cui ormai Pratchett lo ordino da Bookdepository che non mi fa pagare nemmeno le spese di spedizione.

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    1. P.S., nulla da togliere alle illustrazioni di Kidby e Kirby (ho anche "Eric" versione illustrata ed è bellissimo), ma quelle nere sono le mie preferite, molto più adulte ed eleganti.

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    2. Come dicevo sopra: è vero, hai ragione. Ma nel Regno Unito le prime edizioni Corgi sono sempre illustrate, mentre le "black cover" sono una versione alternativa per le ristampe. In Italia spesso sono l'unica versione disponibile, non so se per motivi economici o di marketing. Ne consegue che, mentre i lettori britannici hanno la possibilità di scegliere, quelli italiani hanno una sola opzione. Poi ognuno ha le sue preferenze, le illustrazioni possono piacere oppure no, così come le copertine nere.
      Gianluca

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    3. Non avevo letto i commenti sopra il mio e mi era sfuggito quello di Anonimo :P

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  5. Concordo su tutto. Adoro Terry Pratchett e riconosco sia complesso da tradurre. Mi dispiace molto non sia conosciuto in italia perché è sempre un piacere leggerlo, almeno in lingua (in italiano ho letto pochissimi suoi libri tradotti, in parte perché le traduzioni "rovinano" la magnificenza del suo stile). Vorrei tanto che le case editrici si impegnassero di più, merita davvero tanto!

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    1. Sì, merita un'attenzione maggiore.
      Per quanto riguarda le difficoltà riscontrate nelle traduzioni: forse si potrebbe fare un tentativo di stampa con versione originale a fronte... magari risulterebbe troppo pesante e le vendite sarebbero poche, ma secondo me potrebbe funzionare! Chi non capisce l'inglese si godrebbe una versione comunque divertente, gli altri potrebbero andarsi a cercare la battuta o il gioco di parole in lingua originale.

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  6. Help: nonostante l'età e la mole di libri letta, ahimè, ultimamente e sopratutto da quando ho affrontato internet (per me meravigliosa vetrina sull'universo!), sto scoprendo autori che non voglio e non posso assolutamente perdermi. Stramaledettamente mi sono sempre ri-fiu-ta-ta di imparare l'inglese quasi pretendendo di trovare tutto in italiano e sto vivendo le inevitabili mie frustrazioni... forse meritate. Mi potreste aiutare, da quale mi costringereste ad iniziare... non vorrei fare un terribile flop solo per una traduzione di m..... e quanto alle copertine sono abituata a detestarle quasi tutte, ormai rassegnata...! Aspetto trepidante, rendendomi conto che è ridicolo chiedervi se sapete di eventuali edizioni ebook, ma non si sa mai!!!!!!!!!

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    1. Malgrado le traduzione dei primi volumi siano meno curate delle più recenti, ti consiglio di iniziare dal ciclo di Scuotivento (Il colore della magia, La luce fantastica, Stregoneria, Eric), per poi proseguire col ciclo delle Guardie (A me le guardie!, Uomini d'arme, Piedi d'argilla) e con quello delle Streghe (L'arte della magia, Sorellanza stregonesca), in modo da seguire un nesso logico. Per essere sicura, sulla pagina wikipedia del Mondo Disco trovi l'ordine cronologico di pubblicazione e il ciclo a cui appartiene ogni volume. Le versioni ebook ci sono sicuramente per quanto riguarda gli ultimi libri, mentre per i primi non ne sono sicuro. Buone letture! :)

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    2. Buongiorno Gianluca, potrei avere un suo contatto? La redazione di Edizioni E/O desidera mettersi in contatto con lei. Grazie, Diego Vitali

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  7. altra cosa che per cui rodo e tanto: il ritardo, le pubblicazioni in ordine sparso, e il fatto che non sia di dominio di una casa editrice in particolare, mi portano a dover comprare ad esempio i primi due libri di una saga da un editore, con un tipo di format e di copertina, e gli altri da un altro editore, con aspetto completamente diverso. sarà una mia strana malattia da fanatica dell'ordine ma non sopporto questa cosa.

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  8. Vorrei chiedervi gentilmente di elencarmi i libri del Mondo del Disco tradotti in Italiano, o pure l'elenco dei libri non tradotti, fa lo stesso. Li possiedo e li ho letti e riletti tutti nella mia lingua e alcuni in originale. Ora vorrei provare in italiano, grazie.

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