venerdì 5 luglio 2013

Walter Siti vince il LXVII Premio Strega 2013

Ieri sera si è svolta al Ninfeo di Villa Giulia a Roma la tanto attesa proclamazione del vincitore del prestigioso Premio Strega 2013, che in molti hanno potuto seguire in diretta tv su Rai1. Fin dalle primissime immagini trasmesse, è stato lampante che, rispetto all’edizione precedente nella quale c’era stato un vero e proprio testa a testa all’ultimo voto tra Piperno (vincitore della scorsa edizione e presidente della giuria quest’anno) e Trevi, quest’anno la “lotta” si è mantenuta viva sul secondo e terzo posto.
A trionfare è stato Walter Siti, autore di Resistere non serve a niente (Rizzoli), con ben 165 voti, seguito poi da Alessandro Perissinotto con Le colpe dei padri (Piemme, 78 voti) che ha soffiato nell’ultimo range di voti il secondo posto a Paolo Di Paolo (Mandami tanta vita, Feltrinelli, 77 voti). A quarto posto, con soli 4 punti di differenza dal terzo, Romana Petri con Figli dello stesso padre (Longanesi), mentre Simona Sparaco con Nessuno sa di noi (Giunti) chiude la cinquina con soli 26 voti.

Un emozionato (ma sobrio) Siti ha accettato il premio e dichiarato:
 «Non dedico il premio a nessuno in particolare. Ci sono persone a cui tengo e spero il libro sia stato scritto per loro».

Resistere non serve a niente racconta la vita quotidiana di un giocoliere della finanza, in un ambiente che svela i legami tra criminalità e finanza e dove il potere del denaro ha la meglio sulla legge.
Rizzoli conquista il suo decimo Premio Strega a dieci anni di distanza dalla vittoria di Melania G. Mazzucco con Vita.

La votazione è il risultato dei 412 voti espressi su 460, che comprendono 400 voti da parte degli Amici della domenica (eredi degli intellettuali di casa Bellonci, in cui sono inclusi i voti collettivi di scuole, istituti culturali e circoli di lettura) e 60 voti dei lettori “forti” segnalati da altrettante librerie associate all’ALI distribuite in tutto il Paese.
A questo proposito avrei una piccola rimostranza da fare: in Italia si legge poco, triste verità che viene sottolineata fin dall’inizio della diretta, dimostrata anche dai dati che avevamo riportato in un nostro recente articolo, ma è giusto considerare lettore “forte” chi legge almeno dodici libri all’anno? Non sarebbe ora di considerare nuove “misure” per arginare la crisi dell’editoria?

Resistere non serve a niente – Walter Siti
Molte inchieste ci hanno parlato della famosa “zona grigia” tra criminalità e finanza, fatta di banchieri accondiscendenti, broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in Scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma è difficile dar loro un volto, immaginarli nella vita quotidiana. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt’altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l’unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un’olgettina intelligente e una scrittrice impegnata, un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Proseguendo nell’indagine narrativa sulle mutazioni profonde della contemporaneità, sulle vischiosità ossessive e invisibili dietro le emergenze chiassose della cronaca, Siti prefigura un aldilà della democrazia: un inferno contro natura che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente) negato.
Editore: Rizzoli
Pagine: 324
Prezzo: € 17.00

Walter Siti
Originario di Modena, vive a Roma. Ha insegnato nelle università di Pisa, Cosenza e L’Aquila. È il curatore delle opere complete di Pier Paolo Pasolini. Tra i suoi libri ricordiamo La magnifica merce (2004), Troppi paradisi (2006) e Il contagio (2008), di cui Il canto del diavolo è la naturale prosecuzione.




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