Val McDermid, una delle più acclamate scrittrici di crime del mondo, accompagna il lettore nel nero inferno di un’intelligenza criminale che non dà tregua, impeccabile e spietata come solo il puro genio, a volte, sa essere. Bradfield, una cittadina a ovest di Londra. Finora, gli unici serial killer che lo psicologo Tony Hill abbia mai incontrato sono al sicuro dietro le sbarre di una cella. Ma stavolta è diverso: il colpevole è libero, e per torturare e uccidere le sue vittime ha tratto ispirazione da una visita al Museo della Tortura di San Gimignano... Il terrore s’impadronisce della città: sembra non esserci alcuna correlazione tra gli omicidi, tanto che è impossibile tracciare un profilo del killer, quasi che le vittime vengano scelte a caso. Nessuno si sente al sicuro, mentre la polizia si perde tra mille false piste e sulla stampa iniziano ad apparire strani, inquietanti messaggi scritti forse dall’assassino stesso, intelligente, coltissimo, invisibile. Un assassino che vede nell’omicidio il compiersi di un destino, e il cui scopo è uccidere come se fosse un’esperienza artistica, dalla coreografia impeccabile, visto che ogni dettaglio è di vitale importanza quando la missione che si deve portare a termine è ‘perfezionare nella morte’.
Editore: Time Crime
Pagine: 441
Prezzo € 10,00
Voto:
Prima di prendere in mano questo volume edito da Fanucci non conoscevo affatto Val McDermid. Gravissimo errore. Il canto delle sirene è infatti un libro a dir poco appassionante: una volta iniziato non ti permette più di staccare gli occhi dalle sue pagine e ti lascia a riflettere sul caso che vede protagonista la coppia investigativa composta dallo psicologo Tony Hill e dall'ispettore Carol Jordan. L'autrice scozzese, dotata di una prosa davvero incisiva ed incalzante, è riuscita a creare una trama convincente e a tratti spiazzante, caratterizzata in particolare dall'alternarsi di osservazioni profonde e attente e di un ritmo serrato che non perde un colpo e ci tiene sul filo del rasoio fino agli ultimi capitoli. Val McDermid, classe 1955, è considerata la grande signora del "crime" britannico e, oltre ad avere scritto ben più di venti thriller, ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Gold Dagger Award for Best Crime Novel of the Year proprio per Il canto delle sirene, da cui è stata anche tratta una serie televisiva, e il Cartier Diamond Dagger alla carriera.
Ma andiamo per ordine. The Mermaids Singing, questo il titolo originale del romanzo, è ambientato nella cittadina di Bradfield, a ovest di Londra, dove qualcuno ha già ucciso ben quattro volte; i cadaveri sono stati poi rinvenuti nel quartiere gay della città. Ad aiutare la polizia, che ovviamente brancola nel buio, e per far tacere la critica dell'opinione pubblica e dei media, entra in scena lo psicologo Tony Hill, incaricato dalle alte sfere di redigere un profilo del killer.
Val McDermid presenta i personaggi principali del suo romanzo in modo accattivante e realistico, mentre gli altri sono descritti solo nelle caratteristiche utili alla narrazione: il profiler Tony Hill, il killer e la poliziotta Carol Jordan sono raccontati con precisione sia a livello fisico che a livello emozionale, soprattutto i primi due. Lo psicologo e l'assassino sono in un certo senso i lati opposti della stessa medaglia: Tony a causa del suo lavoro deve imparare a percorrere i luoghi oscuri abitati dai criminali e si dimostra anche per questo un personaggio molto complesso e spesso difficile da comprendere. Il suo metodo di analisi, inoltre, è completamente invasivo e lo spinge ad immedesimarsi nel killer tramite stati di rilassamento progressivi: questo gli permette di entrare nella mente dell'assassino per redigere un identikit il più possibile vicino al vero; nell'uso massiccio del profiling Il canto delle sirene, scritto dalla McDermid nel 1995, ricorda in parte Il silenzio degli innocenti (1988) di Thomas Harris. Oltre al lato lavorativo di Tony vediamo anche un lato più intimo e problematico: sappiamo che non riesce a dormire bene, che ha problemi ad avere una relazione stabile con una donna e molto altro. Da ambo i punti di vista ne esce un uomo intelligente, profondo, non sempre a suo agio col mondo che lo circonda, innamorato del suo lavoro che a tratti purtroppo lo inibisce e lo porta sui sentieri bui dell'anima.
In realtà sappiamo molto anche dell'assassino: cosa fa, cosa pensa, cosa vorrebbe ma ovviamente non chi è. Uno dei punti forti de Il canto delle sirene è infatti sicuramente la scelta di lasciare interamente alla voce del killer alcuni capitoli, ognuno introdotto da citazioni tratte da L'assassinio come una delle belle arti di Thomas De Quincey (1827): veniamo così a sapere i sentimenti e i pensieri che lo affliggono, i preparativi di ogni delitto e anche il modo in cui le vittime vengono uccise, in una sorta di cronaca crudele, realistica e a tratti anche piuttosto macabra e cruda. Grazie a questa svolta narrativa possiamo scoprire più da vicino l'universo oscuro dell'assassino, leggere il suo memoriale e cercare di capire le sue motivazioni. Una parte importante viene dedicata inoltre alla descrizione dei "macchinari" di tortura utilizzati per i delitti, sia dal punto di vista della costruzione che dell'utilizzo nella storia europea e poi nel romanzo.
Il canto delle sirene può essere inoltre visto da un lato più "psicologico" e letto come una grande terapia di gruppo che coinvolge i vari personaggi, ognuno con un sintomo più o meno grande da curare, compreso l'assassino: per esempio lo psicologo Tony Hill cerca di risolvere i propri problemi sessuali, il serial killer invece confessa in un memoriale la sua vita e le sue pene, Carol Jordan forse la difficoltà di essere una donna che fa un lavoro da uomo e vorrebbe prima o poi una figura su cui contare e così via.
Val McDermid riesce a trovare sempre la via d'uscita più particolare e inesplorata, senza mai cadere nella banalità: a tratti sembra quasi che l'autrice prenda nota di tutte le possibili direzioni che il romanzo potrebbe prendere, le lasci subodorare per qualche pagina e poi passi subito ad altro, seguendo un filo che al lettore mai verrebbe in mente. Analizza inoltre l'operato della polizia durante tutta l'indagine in modo molto acuto e raggiunge quasi, con il capitolo dedicato al destino di Stevie McConnell, una critica e una denuncia amara e toccante di tutto il sistema, della condizione dei gay e di come purtroppo a volte sia il singolo a pagare: la situazione e lo stato d'animo di Stevie vengono descritti e messi a fuoco in modo raffinato e con poche parole, senza bisogno di strafare, ma riescono ad infondere nel lettore una sensazione di impotenza e di tristezza nonostante la loro semplicità.
In tutto il romanzo i dialoghi sono efficaci e incalzanti, così come il ritmo narrativo che è alto fin dalle prime pagine e non si arresta quasi mai: i personaggi parlano e si rapportano tra di loro in modo realistico e non una singola frase è spesa senza motivo. Lo stile de Il canto delle sirene risulta anche per questo semplice e asciutto ma al tempo stesso coerente e raffinato nelle innumerevoli scelte azzeccate dell'autrice: Val McDermid unisce in un certo senso nel suo modo di scrivere la prosa ben ritmata dei classici thriller di stampo maschile, la sensibilità e la profondità femminile nell'introspezione psicologica dei personaggi e l'originalità di idee della coppia Preston e Child. Il canto delle sirene è un romanzo con una costruzione ambiziosa che appassiona, diverte e fa riflettere il lettore fino alla fine: quando il caso ormai è stato risolto ci troviamo infatti ancora ammaliati e assorti a pensare ai risvolti emotivi ed esistenziali della faccenda e, arrivati all'ultima pagina, l'unica cosa che riusciamo a pensare con un velo di tristezza è: "Ne voglio ancora".
Val McDermid
Val McDermid, la grande ‘signora del crime’ della letteratura britannica, è nata il 4 giugno 1955 a Kirkcaldy, in Scozia, da una famiglia operaia. Ha scritto tre serie di romanzi polizieschi, quella di Lindsay Gordon, quella di Kate Brannigan e quella di Tony Hill, di cui Il canto delle sirene, Vincitore del Gold Dagger Award for Best Crime Novel of the Year, costituisce il primo libro e dalla quale, tra il 2002 e il 2008, è stata tratta una fortunata serie televisiva. Autrice pluripremiata, tradotta in 25 Paesi, Val McDermid è stata insignita nel 2010 del Cartier Diamond Dagger alla carriera. Omosessuale militante, ha avuto un figlio dalla compagna grazie all’inseminazione artificiale. Vive a Manchester con tre gatti.
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