Pare proprio che quest’anno San Valentino sarà anche la festa degli innamorati di P.K Dick!
La Fanucci Editore ha annunciato infatti per il 14 Febbraio l’uscita di un romanzo inedito di questo grande autore, Il Cerchio del Robot -The Broken Bubble secondo titolo originale-.
Il Romanzo fu scritto nel 1956 e pubblicato da una casa editrice newyorkese nel 1988. Non era tuttavia mai arrivato in Italia, cosa che invece è accaduta per opere di maggior fama come “The Man in The High Castle” – In Italia “La svastica sul sole”- , “Ubik “e “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”, da cui è stato tratto un famosissimo film, Blade Runner.
Il Cerchio dei Robot è un chiaro precorritore dei romanzi più famosi sopracitati. La somiglianza è lampante, non tanto nella trama, quanto nell’ambientazione. Ancora una volta si sente il peso opprimente di una società con poche vie d’uscita, con pochi spazi di cielo azzurro oltre l’occhio vigile di un governo che si può definire, senza troppi giri di parole, tirannico, repressivo. Da qui pare venga il titolo italiano, dalla forte repressione che costringe i personaggi ad esser niente più che automi.
Il romanzo fu scritto da P.K. Dick negli anni della gioventù, quando l’autore era convinto di poter sfondare con un genere che esulasse dalla narrativa e persino dal gotico e dal poliziesco: la science-fiction.
Eppure, pare che si intreccino in questo romanzo una trama di vita contemporanea e una, per l’appunto, fantascientifica. Secondaria quest’ultima, ma forse proprio qui si potrà intuire il genio di quest’autore che negli anni seguenti darà vita a pietre miliari della fantascienza.
Non rimane che trascinare i rispettivi compagni in libreria, il 14 Febbraio, e indicare sugli scaffali il nuovissimo volume di 147 pagine, proposto dalla Fanucci Editore a 17,00 euro.
Buon San Valentino!
Il cerchio del robot - Philip K. Dick
San Francisco, anni Cinquanta. Jim Briskin è uno speaker radiofonico di successo che non riesce a lasciarsi definitivamente alle spalle il rapporto con la sua ex moglie Patricia. Art Emmanual è un assiduo ascoltatore del programma di Jim e vive
in un seminterrato insieme a sua moglie Rachael, da cui sta per avere un bambino. Vite il cui unico punto di contatto è la voce di una radio si intersecano in occasione di una cena a casa della giovane coppia, durante la quale ciò che resta delle macerie del matrimonio di Jim e Patricia – la loro distruttiva interdipendenza, quel destino di perdizione che, inesorabile, li accomuna – finirà per contagiare le ‘normali’ esistenze dei due ragazzi. Art sarà sedotto dalla donna e si ritroverà invischiato in una relazione che screditerà entrambi, mentre Rachel seguirà Jim in Messico, affidando all’uomo la propria vita e quella del bambino che ha in grembo. Fanno da sfondo le insicurezze dell’America del Dopoguerra, di due generazioni in cerca di nuovi punti di riferimento e separate da una distanza netta, nella quale Philip K. Dick colloca con notevole capacità immaginifica personaggi improbabili e incoerenti. Alla fine, l’unica via per Jim e Pat sarà quella di tornare sui propri passi, rinnegando gran parte della loro esistenza e segnando la propria sconfitta.
Philip K. Dick
Nasce a Chicago il 16 dicembre 1928. Nel 1955 esce il suo primo romanzo, Lotteria dello spazio. Durante un’esistenza segnata dalle difficoltà economiche, scrive capolavori come La svastica sul sole, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, da cui è tratto Blade Runner di Ridley Scott, e Ubik. La notorietà di Philip K. Dick deve molto agli adattamenti cinematografici, tra cui Atto di forza (1990), Screamers – Urla dallo spazio (1995), Impostor (2002), Minority Report (2002), Paycheck (2003) e Un oscuro scrutare (2006), Ubik (Michel Gondry ha annunciato che si occuperà dell’adattamento per il grande schermo). Con l’arrivo in libreria degli ultimi quattro romanzi e de L’Esegesi di Philip K. Dick (curata da Pamela Jackson e Jonathan Lethem), tra febbraio e novembre 2013 Fanucci completa la pubblicazione dell’opera omnia del tormentato e geniale scrittore americano, considerato il padre della fantascienza postmoderna, di cui detiene i diritti assoluti dal 1999.
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