venerdì 3 febbraio 2012

Recensione: La parte migliore degli uomini di Tristan Garcia


Recensione a cura di Ermes

Voto: 



"La parte migliore degli uomini" si svolge in Francia ricoprendo un arco di tempo di quasi vent’anni, e vede uno stato alle prese con una nuova realtà politica e sociale: la lotta per il riconoscimento dei diritti gay. Alla luce della scoperta dell'Aids questa battaglia si fa più dura e la relazione fra i tre protagonisti rischia di farli precipitare nella rovina e nella solitudine.

Jean-Michael Leibowitz, docente universitario e amico di Dominique Rossi, è un uomo ambizioso che tenta la scalata dei vertici politici e sociali, un uomo forte e deciso che intrattiene una relazione con una ex studentessa, Elizabeth Levallois, la quale dà voce all'intera vicenda.

Dominique Rossi, attivista politico di un'associazione di omosessuali, un giorno contrae il virus e la sua vita subisce una crudele svolta. Da questo momento giorno per giorno si dedicherà alla lotta per la prevenzione.

Willie Miller è l'amante di Dominique dal quale viene contagiato. Dopo essersi allontanati, l’unico obbiettivo di Will e quello di distruggere Leibowitz e il suo ex, di ridurli a delle nullità, economicamente e socialmente.

Quando ho iniziato a leggere questo libro devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di più, sia sul livello dello stile che “Le Figaro Littéraire” ha definito vibrante, sia su quello della trama. Inizialmente infatti si rischia di rimanere un po' confusi a causa di qualche salto spazio-temporale e dei continui cambi di scena, ma una volta trovato l'orientamento questi sono punti sui quali si riesce a sorvolare senza alcun problema. 

Una cosa che odio di molti libri è l'enorme numero di pagine che siamo costretti a leggere prima che la storia cominci a ingranare. Qui succede il contrario. L'autore infatti, dopo una breve e doverosa descrizione del background dei personaggi, sposta immediatamente l'attenzione sulla vicenda evitando discorsi lunghi e noiosi.

Dalle pagine poi trasuda un una strana atmosfera di irrazionalità, forse generata dai ragionamenti deliranti e spesso privi di senso caratteristici della personalità di Will, oppure dai personaggi che sembrano muoversi senza una logica ben precisa, o forse ancora perchè i dialoghi a volte sono fin troppo "vuoti". Vi faccio un esempio:

<< Ma l'AIDS era una vera occasione, voglio dire, era una cosa nostra, solo dei gay, capisci? E lui invece ha sperperato l'intera faccenda, l'ha messa alla portata di tutti, io l'ho visto all'opera, lo conosco, lo sai. Non bisogna preoccuparsi per tutti, essere giusti, fare i bravi, comprendere chiunque, cazzo; è una merda >>


Un altro esempio è il libro scritto da Will. Pur essendo un concentrato di spazzatura su tutti i punti di vista viene pubblicato ugualmente e la critica lo definirà come un vero capolavoro degno di nota ( non vi ricorda un po’ la situazione editoriale italiana? ).

Eppure in merito a questa figura mi sento in dovere di spezzare una lancia a suo favore. Il suo comportamento e le sue idee per quanto strani possano sembrare, rischiano di farlo apparire un personaggio mal riuscito a causa della sua ridicolezza. A mio parere è esattamente l’opposto. Tutto ciò che esce dalla sua bocca non sono altro che pensieri derivati da ideologie reali che persistono tutt’oggi e che non si discostano molto da quelle che l’autore ci pone davanti agli occhi attraverso questo personaggio che, per me, è quello costruito meglio.

Nonostante tutto ciò il libro dopo qualche pagina riesce a farsi apprezzare sotto molti punti di vista, ed è per questo che ho deciso di assegnargli un voto tanto alto.

Innanzitutto la trama. Nonostante risulti un po' scadente per i motivi sopra citati, dopo un po’ diventa sempre più avvincente, una caratteristica che viene coadiuvata dalla stringatezza dei capitoli. Come ho detto prima, all’inizio di un nuovo capitolo capita di rimanere un po’ spaesati ma sono sempre riuscito a riprendere il filo senza eccessiva difficoltà.

I temi ( AIDS, Omofobia, eccetera ) sono ben trattati dai punti di vista chiari e adeguatamente differenziati dei tre protagonisti. Raramente la voce narrante, ovvero l’amante di Leibowitz, interviene con qualche considerazione personale.

I personaggi, anche se a volte vengono mossi in modo illogico e bizzarro, sono ben caratterizzati. La loro sfera emozionale, spesso messa in risalto più dai gesti che dalle parole, non è mai incoerente con la storia.

Le idee politiche, sociali ed economiche ( che sono il perno di questo libro ) sono più volte argomentate attraverso l'esposizione di fatti storici realmente accaduti. L'autore, attraverso i personaggi, costruisce abilmente ragionamenti interessanti ( alcuni dei quali possono far storcere un po' il naso ) e ci fornisce moltissimi spunti di riflessione sulla situazione odierna a livello mondiale.

L'ultima doverosa considerazione va fatta sulla conclusione. Niente finali aperti e niente conclusioni affrettate. Spesso mi sono ritrovato a leggere romanzi bellissimi che alla fine si sono rivelati una vera delusione. Questo invece si è rivelato un continuo crescendo che, dopo l'ultima pagina, si esaurisce lì dove doveva esaurirsi. Ed è qui che finalmente l’autore dà spazio alle considerazioni della narratrice chiudendo il romanzo con alcune riflessioni tratte dall’intera vicenda.

Per finire consiglio questo libro a tutti, specialmente coloro che amano la letteratura “Queer”. Lo sconsiglio invece vivamente a chi trova moleste queste tematiche. Su internet si possono trovare un discreto numero di recensioni in merito a questo romanzo e la maggior parte sono negative. Avendolo apprezzato molto, io non le condivido. Perciò vi invito a dare una possibilità a questo autore che, a mio parere, non è stato compreso.



1 commento:

  1. Ciao Piacere di conoscerti sono Cecilia di Blue moon, ho trovato per caso il tuo blog...e devo farti i miei complimenti!!! mi piace molto...ti seguirò da adesso!
    Il mio è un blog neonato.. :D se ti va di venire a dare un'occhiata e magari a ricambiare il follow, mi farebbe molto piacere! ciao cara!

    RispondiElimina

Grazie per aver condiviso la tua opinione!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...