"Teaser Tuesdays"
Scritto da Ermes- Grab your current read
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Ovvero, per i non-angloleggenti:
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- STAI ATTENTO A NON SCRIVERE SPOILERS! (assicurati di non condividere troppe cose! Non si deve rovinare il libro agli altri!)
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Si avviò vero la porta, ma non aveva fatto nemmeno tre passi quando Sanders scattò in piedi ululando come un gatto delle rocce ferito.
<< La nebbia che cala >> strillò. << Che cala!>> Dalla sua bocca uscì una lunga serie di parolacce. Non l'avevo mai visto tanto infuriato, nemmeno quando mi aveva cacciato dal bar la prima sera. Stava lì in piedi, tremante di rabbia, la faccia paonazza, le grosse mani che continuavano a stringersi a pugno e riaprirsi.
Mi alzai di scatto e corsi a mettermi tra di loro. Dubowski si voltò verso di me, sembrava sconcertato e spaventato. Aprì la bocca. << Ma cosa ... >>
<< Vada dentro >> lo interruppi. << In camera sua, presto, o nella hall, dove vuole, ma si allontani da qui prima che la uccida. >>
<<Ma ... ma cosa ... non capisco ... cosa è successo? >>
<< La nebbia cala al mattino >> gli spiegai. << La sera, al tramonto, risale. Ora vada. >> ( Le torri di cenere, di George R.R. Martin, pag.71 )
Poi però finì. Restammo sdraiati sul letto, abbracciati, al chiarore delle stelle. Ma non era un letto, era la spiaggia, una spiaggia nera e piatta, senza stelle. Un pensiero mi affiorò alla mente, un pensiero vagabondo, che non mi apparteneva. Era di Lya. Eravamo su una piana, pensava, e io vidi che aveva ragione. L'acqua che ci aveva portato fin lì si era ritirata, non c'era più. Restava solo una vasta, piatta oscurità che si estendeva in tutte le direzioni, con vaghe forme sinistre che si muovevano su entrambi gli orizzonti. "E siamo qui, come in una piana che s'oscura" pensò Lya, e d'un tratto capii che cos'erano quelle figure, e quale poesia stesse leggendo prima. Ci addormentammo. ( Le torri di cenere, di George R.R. Martin, pag. 133 )
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