sabato 29 gennaio 2011

On my wislist (7)

Hosted by Book Chick City


Questo mese funesto sta per finire, anche se probabilmente sarò impegnata per almeno un'altra settimana... Spero di riprendere presto il ritmo pieno col blog, a cominciare dalle povere rubriche che restano sempre dimenticate come se fossero il fanalino di coda del blog... *Tono altamente melodrammatico*. Ordunque, cominciamo dalla On my wishlist! 
Come sempre faccio una netta separazione tra classici e libri contemporanei. Il blog, per chi non avesse letto il trafiletto della colonna di destra, nasce infatti anche per parlare di questi. Mi dispiace non averne molto l'occasione visto che è il mio genere preferito, ma è alcune esigenze legate alla... possiamo dire "sopravvivenza" del blog? mi spingono a dover dare più spazio alle novità editoriali, alle recensioni, e ad altre piccole cose che più o meno forzatamente riguardano un genere diverso. Comunque troverò un modo per dedicare più tempo anche all'aspetto che mi preme di più del blog! 
Dunque, dicevamo i classici. Questo mese ho scelto Memorie di una ragazza perbene (recentemente commentato dal Ghetto, tra l'altro). Sarà possibile inserire Simone de Beauvoir tra i classici? Cos'è che fa di un classico un classico? La quantità di tempo trascorsa dalla morte dell'autore? Ma no, non può essere solo questo. Io considero un classico anche Il nome della rosa, ed Eco è vivo e vegeto. Eppure Il nome della rosa è un libro immortale. Allora lo è anche Simone de Beauvoir. *Sillogismo time*.
Secondo libro, tra i contemporanei, ho scelto Daniel Pennac! Mai letto un libro di quest'autore, purtroppo -nemmeno il tanto famigerato Come un romanzo- e La fata carabina mi incuriosisce particolarmente...
Terzo libro, sempre tra i contemporanei, è L'eleganza del riccio, che credo conosciate tutti! Avevo cominciato a leggerlo al pc ma i primi capitoli non mi avevano entusiasmato più di tanto. Tuttavia mi hanno detto che dopo migliora, quindi...


Tra i classici:

Memorie d'una ragazza perbene
Memorie d'una ragazza perbene - Simone de Beauvoir
Infanzia e adolescenza costituiscono la trama quasi romanzesca di Memorie d'una ragazza perbene, prima parte dell'autobiografia di Simone de Beauvoir.
Le tappe obbligate d'una educazione sentimentale, l'inevitabile scontro con la famiglia e l'ambiente sociale dell'alta borghesia francese conservatrice e bigotta, i meschini pregiudizi d'un mondo in declino insieme con i primi dubbi, i contrasti sentimentali, le tensioni, accompagnano il lungo viaggio verso la conquista di sé, fino agli anni dell'università e l'incontro con alcune tra le piú note figure della cultura francese, da Simone Weil a Raymond Aron, da Merleau-Ponty a Roger Vailland e Jean-Paul Sartre.





Tra i contemporanei:

La fata carabina - Daniel Pennac
Una vecchietta tremolante impugna improvvisamente una P38 e fa secco un giovane commissario di polizia che le si era avvicinato per aiutarla ad attraversare la strada. E' proprio intorno ai vecchietti, vittime e assassini, che gira questo romanzo di Pennac. Cosa sta succedendo nel mercato della droga parigino? Come mai gli anziani abitanti del quartiere Belleville sono diventati tossicodipendenti? E perché vengono anche uccisi con sistemi brutali? A queste domande rispondera Benjamin, il protagonista, ritenuto, come al solito, in un primo momento il principale indiziato.



L' eleganza del riccio
L'eleganza del riccio - Muriel Barbery
Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. 
Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l'esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre. 
Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro, si incontreranno solo grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée e il suo antico, doloroso segreto. 
L'eleganza del riccio, una raffinata commedia francese, è stato il caso letterario del 2007 in Francia: ha venduto centinaia di migliaia di copie grazie a un impressionante passaparola e ha vinto il Premio dei Librai assegnato alle librerie.


2 commenti:

  1. Io ho letto pochi mesi fa "L'eleganza del riccio" ma sinceramente non mi è piaciuto... l'ho trovato noioso e piatto!
    Mi incuriosisce invece "La fata carabina"!

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  2. Sconsiglio fortemente L'eleganza del riccio, un esercizio di stile piatto e senz'anima. Le protagoniste sono snob e odiose, e credo che questo libro sia stato scritto per illudere il lettore di essere acculturato riportando citazioni di filosofia e letteratura.

    La fata carabina invece è proprio carino (io sono al terzo volume della saga Malaussène, La prosivendola, e prenderò presto il quarto)

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