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"Per noi la jolanda è un oggetto d'uso. Ci basta che funzioni bene e fine. Per i maschi, invece, il walter è come l'automobile: uno status symbol. Allora ecco che inventano la pomata che lo fa risvegliare di colpo: da spinacio a zucchina in un nanosecondo. E per te maschio che soffri di caduta libera, che hai il walter che fa bungee-jumping, c'è la calamita che te lo tira su come il ponte levatoio dei castelli. Senti anche il rumore: sradadadadan...
E poi c'avete sfrantecato con 'sta storia del vostro lato femminile. Non ne possiamo più di vedere uomini che si depilano, tutti Ponzi Depilati. I maschi di oggi son tutti senza peli come pesche noci. Ormai se trovi un pelo addosso a tuo marito è perché è di un'altra donna. Tanto le carte in tavola non cambiano: noi donne siamo la spuma dello champagne mentre voi maschi non siete altro che il fondo sabbioso del barbera. A voi appena vedete una jolanda vi si accende un neon nel cervello che lampeggia, gnoc-ca gnoc-ca gnoc-ca, come le luci di emergenza.
Certo, anche noi donne abbiamo i nostri sporchi trucchi. Tipo il Verginity soap, un sapone che serve a ricostruire la verginità. Se prima della insaponata la vostra jolanda era una autostrada a quattro corsie, dopo diventa una mulattiera.
Se prima era una saccoccia da grembiule, dopo diventa un'asola. Se prima era una nave scuola, dopo diventa una gondola." Parlare di walter e jolanda è un modo per parlare del mondo. Luciana Littizzetto lo ha capito prima di tutti. Nelle sue irresistibili pagine i nostri organi genitali diventano qualcosa di superiore, quasi metafisico: lo yin e lo yan, i due assi cartesiani dell'universo. E come per magia la comicità si allarga e diventa satira.
Recensione
Divenuta famosa grazie al programma televisivo “Che Tempo Che Fa” in onda su Rai Tre tutti i giorni, la donna più amata dagli italiani Luciana Littizzetto fa il suo ritorno sugli scaffali delle librerie con un nuovo titolo che promette ore piene di comicità.
Attraverso un innovativo uso del genere satirico lei non risparmia niente e nessuno: Virginity Soap, Calamite effetto Viagra, le pagliacciate del mondo pubblicitario, le esilaranti situazioni della politica italiana. Niente e nessuno può fermare questa donna che fa di tutti questi bersagli un punto di forza affinchè tutti noi possiamo renderci conto dell’amara realtà odierna attraverso la dolcezza di un sano umorismo.
Concentrando tutto in appena duecento pagine che alla fine della lettura potrebbero risultarvi troppo poche, Luciana Littizzetto stavolta parte dal basso parlando di Walter e Jolande, per finire con riflessioni di più larghe vedute sull’intera situazione mondiale esponendo i problemi di tutti giorni sul quale forse ci soffermiamo a pensare troppo poco.
Il libro mi è piaciuto senz’altro. I punti forti sono senz’altro il linguaggio semplice e lo stile straordinariamente colloquiale. A meno che non ricordi male non mi sono mai ritrovato a leggere un libro tanto scorrevole come questo. Non amo molto i libri che usano grandi paroloni e frasi ingarbugliate e questo è quindi un motivo per cui ho amato tanto questo libro, lasciando da parte il fatto che Luciana Littizzetto anche stavolta ha dato sfoggio in modo straordinario delle sue grandi doti satiriche.
Eppure nonostante tutti questi grandi pregi, i motivi per cui non ho dato un voto massimo a questo libro sono sostanzialmente due sui quali, come ho fatto io, si può chiudere benissimo un occhio.
Il primo è dato dalla delusione che ho provato inizialmente una volta aperto il libro. Dalle recensioni su internet mi ero aspettato una vera e propria storia, con una trama che si evolve e si srotola mano a mano che le situazioni cambiano e i personaggi reagiscono di conseguenza o comunque qualcosa che si avvicinasse all’avere una trama lineare. Quello che invece mi sono ritrovato a leggere è stata una raccolta degli sketch con i quali Luciana Littizzetto ci delizia tutte le Domeniche in diretta tv. A chi la segue sempre e non perde mai un suo appuntamento come me, potrà sembrare di avere ripetuti Deja Vù nel corso della lettura ma, per quanto mi riguarda, nonostante tutto non ho provato affatto noia e, una volta superata la delusione iniziale, ho sorriso pagina dopo pagina.
Il secondo motivo per cui questo libro, che a parer mio ha i requisiti necessari per diventare un best seller, è il prezzo. Sappiamo tutti che ultimamente il costo dei libri ha avuto una grande impennata verso l’alto e che molti sono diventati addirittura inavvicinabili per tasche come le mie, ma secondo me il prezzo è un po’ esagerato. Da una persona come Luciana Littizzetto mi sarei aspettato un po’ più di attenzione per quanto riguarda il prezzo di copertina, di modo che tutti potessero avere la possibilità di avere fra le mani questo libro.
Diciotto euro non sono poi così tanti dal momento che ci sono libri che costano molto di più, ma mi sono risentito un po’ nel momento in cui mi sono accorto che i caratteri, grandi come case, sono stati l’escamotagè per aumentare il numero di pagine e di conseguenza il prezzo del libro che sarebbe potuto costare molto meno mettendo in conto che, una volta ridotta la scrittura della metà, il libro sarebbe stato lungo neanche cento pagine.
In definitiva nonostante queste piccole pecche, consiglio vivamente di leggere questo libro soprattutto ai fan di Lucianina che non possono perdersi queste pagine negli scaffali della loro libreria.
Voto:
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Ah,ah,ah...la adoro!! Ho letto questo brano immaginandomi lei sulla scrivania di Fazio mentre lui cerca di farla stare zitta...fantastica!! Non credo lo comprerò, magari però in biblioteca...almeno mi faccio due risate! =D
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