Io esisto?, Valerio Monti
Lettere Animate
102 pagine, 1.49 euro
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“Io esisto?” è la domanda inevitabile cui giunge un uomo
volontariamente tumulato in casa da anni, un uomo traumatizzato da
quello che lui definisce “l'incidente”, la cui natura ci rimane
oscura fino alla fine del romanzo. Da quel fatidico incidente, il
nostro protagonista privo di nome - di cui ci vengono forniti solo
particolari di un corpo sgraziato - ha rifiutato l'umanità intera,
accontentandosi di osservarla da lontano attraverso i notiziari. Quel
che però ha rifiutato innanzitutto è l'immensità del degli spazi
aperti e del cielo, vastità che lo fanno sentir tanto piccolo da
farlo precipitare nel panico e nel terrore. Il suo unico mondo è la
casa dei genitori, deserta e dalle finestre sbarrate.
In un centinaio di pagine si susseguono i pensieri di un uomo
solo, la cui vita è scandita dal rintocco degli orologi lasciati in
casa dalla madre, dai libri ereditati dal padre morto quando il
protagonista era piccolo, dalla singola visita di un amico, dalle
cartoline di buon compleanno che ogni cinque anni giungono da un
lontano cugino e dalla macchina da scrivere.
Inizialmente il nostro protagonista senza nome usa la macchina da
scrivere per dialogare con la madre defunta, ma nel corso del romanzo
si distacca anche da questa entità che aleggia, invisibile, nella
casa. L'atto è accompagnato dall'abbandono degli orologi che con il
loro ticchettio erano presenza costante per l'uomo ed è proprio in
questo modo che l' isolamento si fa sempre più profondo. I pensieri
affidati alla macchina da scrivere sono sparsi, privi di qualsiasi
senso cronologico e a volte logico, soprattutto nei momenti in cui
si riferisce di visioni e sogni cui l'uomo si abbandona sempre più
spesso man mano ci si avvicina alla fine del romanzo. In questi
passato, presente e un fumoso futuro su cui campeggiano la morte e
l'oblio, si mescolano a sogni e immaginazione andando a costituire,
con piccole inserzioni narrative in terza persona, il romanzo stesso.
Scopriremo solo alla fine che anche le parti cui si racconta del
protagonista in terza persona sono state scritte dall'uomo stesso e
che dunque quel che abbiamo davanti è l'affresco della mente di un
uomo che ha rinunciato a tutto, che stenta a ricordar il suono della
propria voce e che, staccato dal mondo, giunge a dubitare della sua
stessa esistenza.
La domanda fatidica che fa da titolo al romanzo è quella,
tremenda, che il protagonista comincia a porsi sempre più spesso, in
un susseguirsi di elucubrazioni sul senso della vita e sul ricordo
che si serba di ciascuno dopo la morte. Sono riflessioni che
arrivano, in un meccanismo ben noto alla letteratura dal Novecento in
poi, a mettere in dubbio la stessa esistenza dell'uomo, senza per
altro trovare mai risposta certa e soddisfacente.
È senza dubbio un romanzo d'esordio complicato quello di
Valerio Monti, un romanzo che potrebbe spingere ciascuno di noi a
infinite riflessioni e che al contempo ci mostra cosa rimane
dell'uomo una volta privato di amicizie, incontri, svaghi,
occupazioni e interessi. Mostra l'uomo non più come “animale
sociale”, ma creatura senziente dalla profonda psiche che si
interroga sul senso di un'esistenza privata di fondamentali orpelli,
finendo per metterla in discussione. Un particolare osservatorio,
limitato a un settoriale punto di vista - quello del protagonista
appunto - da cui analizzare la vita dell'uomo moderno.
La scrittura è tutto sommato scorrevole nonostante la materia di
certo non leggera o di svago e anche la lunghezza del romanzo, di un
centinaio di pagine, è la soluzione giusta per non rendere il tutto
troppo pesante o tedioso. Certo, una scelta coraggiosa per un
esordiente, dato che non si tratta esattamente di una lettura
rilassante o d'evasione, ma bisogna render onore al merito nel dire
che Valerio Monti ha saputo mischiare bene gli ingredienti per
ottenere un romanzo profondo ma non eccessivamente complesso e
difficile da seguire. C'è da chiedersi se Monti in futuro si
cimenterà in romanzi con un po' più d'azione senza perdere la
profondità del pensiero dei suoi personaggi.
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