Il sapore della vendetta, Joe Abercrombie
Gargoyle Extra
796 pagine, 24 euro
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La protagonista del libro è la mercenaria Monzcarro "Monza" Murcatto, che Abercrombie tratteggia, come sua abitudine, come un'anti-eroina a cui però si finisce inevitabilmente per affezionarsi.
Il sapore della vendetta, adatto a un pubblico maturo e non troppo sensibile, segue le sanguinarie gesta della donna, già capitano dei mercenari delle Mille Spade, mentre, assieme a un gruppo eterogeneo messo insieme per l'occasione, cerca di placare la sua sete di vendetta. Tradita dal suo datore di lavoro e da coloro che riteneva più fidati, lanciata giù da una montagna e data per morta, a Monza rimane infatti un'unica ragione di vita: la ricerca della vendetta per il tradimento che è costato la vita all'amatissimo fratello Benna e che l'ha lasciata sfigurata.
Il suo punto di vista si alterna a quello degli altri membri della raffazzonata compagnia che costituisce il suo piccolo esercito: un ex-mercenario ubriacone, un uomo del Nord preda di dubbi esistenziali, un ex-galeotto con una strana mania per i numeri, un subdolo avvelenatore dal carattere vanesio e la sua assistente. Le motivazioni che spingono Monza e i suoi alleati sono assolutamente egoistiche, eppure l'autore riesce a convincerci ad accettarle e a parteggiare per loro, nonostante i fatti dimostrino chiaramente che nessuno dei protagonisti sia dalla parte del bene. La caratterizzazione dei personaggi è molto curata, l'evoluzione di alcuni di essi è seguita in modo profondo, malgrado altri vengano lasciati nell'ombra o messi repentinamente da parte nel corso della storia.
L'autore sembra divertirsi nel creare situazioni di apparente calma e tranquillità improvvisamente interrotte da colpi di scena, tradimenti e imprevisti che ribaltano la situazione nel giro di poche righe. Nonostante i numerosi personaggi e le diverse storie secondarie, la trama si presenta piuttosto lineare, tuttavia va dato atto allo scrittore di riuscire a conferirle carattere e vivacità, anche grazie al corretto dosaggio delle scene di battaglia, per le quali Abercrombie si conferma decisamente incline e che riesce a descrivere con una brutalità cinematografica.
Al di là dell'ambientazione immaginaria, Il sapore della vendetta si colloca sulla scia dei romanzi d'avventura d'approccio "storico". Lo stile di Abercrombie manca forse del respiro epico dell'opera di Martin, cui spesso viene paragonato, e la gestione dei diversi punti di vista (POV) non è altrettanto ben congegnata, ma lo scrittore compensa con una maggiore dose di cinica ironia e una profonda attenzione alla psicologia dei personaggi.
In conclusione, un romanzo piacevole, ben scritto, che non rivoluziona il genere fantasy ma si dimostra trascinante, a tratti brutale, calando il lettore in un mondo dove non esistono buoni e cattivi ma solo diverse gradazioni di male. Abercrombie dimostra di non aver perso il suo stile: tornare nel mondo immaginario della trilogia precedente, con personaggi e tematiche tutto sommato simili senza mai risultare ripetitivo o abbassare il ritmo del racconto richiede una notevole abilità.
nasce a Lancaster nel 1974. È il 2002 quando, allora studente di Psicologia all’Università di Manchester, pensa di scrivere una trilogia fantasy e inizia la stesura del primo episodio. Trasferitosi a Londra, lavora come montatore freelance e produttore di format televisivi di vario tipo e termina di scrivere quello che diventerà The Blade Itself. Dopo aver incassato lo scetticismo di alcuni degli agenti letterari più influenti del Regno Unito, Gollancz (storica etichetta britannica famosa per essere, tra gli altri, l’editore di George Orwell) ne acquista i diritti, vincolando Abercrombie a pubblicare l’intera serie per un giro d’affari a sette zeri. A The Blade Itself (2007) seguono Before They Are Hanged e Last Argument of Kings (2008). La trilogia The First Law si rivela un enorme successo tra i lettori anglosassoni. The Blade Itself, in particolare, è un vero e proprio boomerang editoriale: Abercrombie viene riconosciuto come miglior nuovo scrittore fantasy ed è finalista al prestigioso John Campbell Award, moltissimi Paesi inoltre acquistano i diritti del volume. Sempre Gollancz ha pubblicato i romanzi singoli The Heroes (2011) e Red Country (2012).
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