Salve a tutti, e benvenuti ad una nuova puntata de "Il Tempio degli Otaku"! Protagonista di questa settimana una collaborazione, purtroppo sconosciuta ai più, di due mangaka che in Italia non hanno avuto molta fortuna: Nobuyuki Fukumoto e Kaiji Kawaguchi, che si occupano rispettivamente della storia e dei disegni. Da notare, comunque, che del primo avevamo già recensito un'opera nel 2012, Buraiden Gai, che avevamo promosso nonostante alcune ingenuità per la potenza dei suoi messaggi di fondo. Vi era dunque la curiosità di leggere un altro suo lavoro: e questo Confession, volume unico pubblicato da Planet Manga nel 1999, non ha deluso le aspettative. Buona lettura!
Intrappolati in una tormenta, per due alpinisti, Asai e Ishikura, la situazione è preoccupante; sopratutto per quest'ultimo, che ha una gamba rotta. Nonostante Asai cerchi di confortarlo, egli crede che la sua ora sia giunta; e non desidera portarsi nella morte un rimorso che da anni lo attanaglia. Confessa quindi ad Asai che, durante una scalata, ha ucciso una ragazza.
Mentre Ishikura parla, le condizioni atmosferiche sembrano migliorare: vicino a loro vi è un rifugio, dove possono trovare riparo in attesa dei soccorsi. Nonostante non rischi più la vita, Asai è inquieto: la confessione di Ishikura nasce da una circostanza estrema, che non avrebbe dovuto avere un seguito. Ora che la salvezza è vicina per entrambi, non deciderà forse di mettere a tacere l'unico a conoscenza del suo segreto?
Confession si inserisce saldamente nel filone dei thriller che scelgono come ambientazione un luogo isolato, in cui l'assassino e la potenziale vittima sono a stretto contatto. Un genere che, più che sulla violenza fine a se stessa, si basa sulla tensione psicologica. Ognuna delle parti in causa è consapevole della presenza dell'altro: prevederne le mosse è di vitale importanza. Il lettore partecipa al gioco, ponderando le varie ipotesi e non escludendo in toto un colpo di scena che metterà in dubbio quanto appreso fino a quel momento. Se l'autore non sarà in grado di mantenere alta la tensione, o creerà un intreccio fin troppo lineare, l'opera - ovviamente - ne risentirà.
Non è il caso di questo manga: il suo essere costituito da solo un volume impedisce alla storia di cadere nel ripetitivo, nonostante l'ossessività dei ragionamenti di Asai, consapevole del pericolo che corre. Se il lettore può intuire in anticipo i retroscena sui due protagonisti che verranno svelati nella seconda metà dell'opera, lo stesso non si può dire per gli elementi esterni che influenzeranno la lotta dei personaggi, dalle condizioni atmosferiche al mal di montagna, capace di debilitare seriamente l'alpinista che ne è affetto. Come già accennato nell'introduzione, inoltre, chi ha già letto Fukumoto noterà un netto miglioramento nella gestione della storia: se Buraiden Gai si prendeva fin troppe licenze, prediligendo la violenza al realismo qui, a parte alcune trascurabili leggerezze, troviamo una sceneggiatura plausibile e curata.
Altrettanto curata è l'introspezione psicologica, in particolare di Ishikura. Il suo comportamento è ambiguo ed imprevedibile: all'uomo che piange dal rimorso si accompagna un freddo calcolatore, che rende i sospetti di Asai una certezza. Anche il suo atteggiamento nei confronti di quest'ultimo alterna senza soluzione di continuità gratitudine - nel club a cui sono iscritti Asai è l'unico ad essere bendisposto nei confronti del "fallito" Ishikura - e odio: la gentilezza non è altro che una facciata per apparire migliori agli occhi degli altri. Quale di questi due Ishikura sia quello sincero la sceneggiatura non lo chiarisce mai, lasciando al lettore libertà di interpretazione. Senza dubbio, però, l'imprevedibilità del personaggio è uno dei fattori che rendono Confession un'opera matura ed avvincente.
Lo stesso, in chiave minore, vale per Asai - che è anche la voce narrante. Per metà dell'opera sembra un personaggio monolitico: il classico buono degli shonen, sempre pronto ad aiutare gli altri e a dare la sua fiducia a tutti, specialmente a coloro che non se la meritano. Alcuni piccoli elementi, però, ci portano sempre più a dubitare. In primis, la rapidità con cui accetta l'ipotesi di dover uccidere per salvarsi la vita; nonostante più di una volta sia propenso a rivedere le sue posizioni su Ishikura, è comunque pronto a lottare. E non si dimostrerà meno calcolatore del suo nemico. Infine, naturalmente, le parole dello stesso Ishikura: quanto sono tipici deliri di un uomo con un forte complesso di inferiorità e quanto sono veritiere?
Il tratto di Kaiji Kawaguchi è piuttosto diverso da quello sporco e spigoloso di Fujimoto: il suo è uno stile morbido, che in alcuni frangenti ricorda quello di Osamu Tezuka - in particolare nelle fattezze di Ishikura. Le tavole e le inquadrature non presentano inutili virtuosismi; il mangaka dà il meglio di sé in alcuni dettagli, come le scene ambientate all'esterno o le espressioni dei personaggi. Sarebbe stato interessante vedere narrata la stessa storia con uno stile più ruvido, ma questo tratto riesce comunque ad adattarsi alla vicenda.
Titolo dimenticato, e con ogni probabilità difficile da reperire, Confession vale più della sua fama: potrebbe essere un titolo adatto a coloro che cercano un'opera che li intrattenga ma che non sia totalmente vuota di contenuti.
...E per oggi è tutto, cari amici. Arrivederci alla prossima puntata de "Il Tempio degli Otaku"!
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