Presentato
in anteprima al Salone del Libro di Torino lo scorso mese, approda il 28 Giugno in libreria in edizione Jo March (prezzo: 12,00 €) un prezioso
racconto a quattro mani inedito che porta la firma di quattro grandi scrittori
dell’epoca vittoriana.
La
casa sfitta (A
House to let è il titolo originale) è un racconto di Charles Dickens, Wilkie Collins, Elizabeth Gaskell e Adelaide Anne Procter.
È stato originariamente pubblicato nel 1858 sull’edizione natalizia di Household Words, rivista diretta da
Dickens. Ciascuno dei collaboratori ha scritto un capitolo, mentre l’editing è
stato affidato allo stesso Dickens. La short story è stata la prima
collaborazione tra i quattro scrittori, anche se Collins e Dickens avevano già
collaborato con la Procter a dei racconti natalizi nel 1854, 1855, e 1856. I
quattro autori avrebbero scritto di nuovo insieme nel 1859 The Haunted House, che apparve nel supplemento natalizio di Household Words come il sequel di A House to let. Nel progetto iniziale
dovevano essere coinvolti solo Dickens e Collins, ma poi la Gaskell e la
Procter vennero chiamate a contribuire con alcuni capitoli.
La
storia racconta di un’anziana donna, Sophonisba, che nota strani indizi di
“presenze” in una casa apparentemente vuota e disabitata che si trova proprio
di fronte al proprio stabile. Decide così di farsi aiutare da Jabez Jarber, suo
vecchio ammiratore, e dalla sua serva, Trottle, per scoprire ciò che sta
accadendo all'interno dell’edificio.
Il
volume si compone di sei capitoli, di cui il primo e l’ultimo sono stati
scritti da Dickens e Collins (che hanno poi firmato singolarmente un capitolo a
testa) e due capitoli affidati rispettivamente alla Gaskell e alla Procter.
Ecco la corretta successione dei capitoli nella versione originale:
Over
the Way, scritto da Charles Dickens e Wilkie Collins
The Manchester Marriage, scritto da Elizabeth Gaskell
Going into Society, scritto da Charles Dickens
Three Evenings in the House, scritto da Adelaide Anne Procter
Trottle’s Report, scritto da Wilkie Collins
Let at Last, scritto da Charles Dickens e Wilkie Collins
La
traduzione italiana è curate da Camilla Caporicci, Valeria Mastroianni, Lorenza
Ricci (le ultime due hanno lavorato anche alla versione italiana, sempre per Jo
March, de La storia di una bottega di
Amy Levy).
La casa sfitta – Charles Dickens, Elizabeth Gaskell,
Wilkie Collins, Adelaide Anne Procter
Mute
testimoni di relazioni umane, le mura di una casa custodiscono nel silenzio i
segreti degli uomini che le hanno abitate. Eppure certe case hanno assorbito
così profondamente il loro contenuto, che esso si palesa all’esterno in tutto
il suo inquietante aspetto.
Nido,
o prigione? Quale mistero avvolge la casa sfitta che ossessiona la signora
Sophonisba? Cosa si cela dietro le persiane scorticate e il fango che oscura i
vetri dai quali nessuno parrebbe più affacciarsi?
Due
investigatori speciali tenteranno di mettere pace nel cuore della loro
prediletta: il fedele Trottle e il premuroso Jarber si sfideranno a colpi di
manoscritti, di senili e tenere scenate di gelosia, e di coraggiose sortite
nella casa.
Mettetevi
comodi: un regista d’eccezione come Charles Dickens ha scritturato i migliori
Autori sulla piazza per svelare, attraverso un intreccio impeccabile e una
scrittura potente che lasciano semplicemente senza fiato, l’arcano della
perturbante casa sfitta.
Charles Dickens (1812 –
1870)
Nato
nel 1812 a Portsmouth, trascorre un'infanzia serena fino a quando, per un grave
dissesto finanziario, il padre viene imprigionato per debiti. È una tragedia
che sconvolge tutta la famiglia: il giovane Charles lascia la scuola per andare
a lavorare in una fabbrica, sperimentando le condizioni disumane dei lavoratori
di quel tempo.
L'esperienza
dura solo sei mesi, ma è un vero inferno e lascerà nel suo animo profonde
ferite e ricordi incancellabili.
A
venticinque anni è apprendista in uno studio legale, poi cronista e stenografo
parlamentare. Intanto comincia a scrivere e nel 1936 pubblica, a puntate
settimanali, Il Circolo Pickwick, a
cui fanno seguito Le avventure di Oliver
Twist, a puntate mensili, e, a distanza di pochi anni, La bottega dell'antiquario, l'ultimo capolavoro, David Copperfield, esce nel 1850. Tutte
le sue opere incontrano subito un grandissimo successo, favorito dalle letture
pubbliche che l'autore tiene negli Stati Uniti, in Canada, in Italia, a Parigi,
in Scozia, in Irlanda. Nel 1867 Dickens comincia ad avere problemi di salute,
finché viene colpito da un attacco al cuore che lo stronca nel 1870.
Elizabeth Gaskell (1810
- 1865)
Amica
di Charles Dickens,
pubblicò numerosi racconti e romanzi tra i quali Mary Barton nel 1848, Ruth e
Cranford nel 1853, serie
di racconti pubblicati in origine sulla rivista "Household Words".
Ambientate nella cittadina di provincia di Cranford, le storie descrivono una
serie di donne, in gran parte nubili, e i loro sforzi per conservare, pur con
poco denaro, le apparenze dell'eleganza e del garbo borghese. Ottima è la
biografia di Charlotte Brontë (1857), sua amica.
Cousin Phillis
apparve a puntate sul Cornhill Magazine
a partire dal 1863. Il suo romanzo più famoso è Nord e Sud, recentemente pubblicato in versione italiana dalla casa editrice Jo March.
Wilkie Collins (1824 – 1889)
Scrittore
inglese, amico e collaboratore di Charles Dickens.
La
sua produzione letteraria, e in particolare quella fantastica, è di assoluto
rilievo, ma non vi è dubbio che a tutt'oggi sia maggiormente conosciuto dal
grande pubblico per i romanzi gialli La
donna in bianco, La Pietra di Luna,
La legge e la signora e La follia dei Monkton. Questo senza
nulla togliere ai molti altri romanzi e ai numerosissimi racconti da lui
scritti. G.K. Chesterton ebbe una volta modo di scrivere relativamente a
Dickens e Collins: "Erano due uomini
che nessuno può superare nello scrivere storie di fantasmi".
Adelaide Anne Procter
(1825 – 1864)
Poetessa
e filantropa britannica. Si è battuta in favore delle donne disoccupate e senza
fissa dimora, ed è stata attivamente coinvolta in associazioni e riviste femministe.
Non si è mai sposata (cosa che ha dato il via ad alcune speculazioni circa le
sue inclinazioni sessuali). Ha sofferto di problemi di salute, forse a causa
del suo lavoro di carità, ed è morta di tubercolosi all'età di 38 anni.
La
carriera letteraria della Procter comincia da adolescente, le sue poesie sono
state pubblicate principalmente sulla rivista Household Words di Charles Dickens e in seguito pubblicate in un
libro. Il suo lavoro di carità e la sua conversione al cattolicesimo romano
sembrano aver fortemente influenzato la sua poesia, che si occupa degli ultimi,
dei senzatetto e della povertà. La
Procter era la poetessa preferita della regina Vittoria.
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