Esce
il 2 Luglio per Einaudi il nuovo romanzo di Audur
Ava Ólafsdóttir, scrittrice islandese che aveva già stregato i lettori con
la storia semplice ed emozionante di Rosa candida (romanzo uscito in
versione tascabile lo scorso maggio).
La
donna è un’isola
(pagine: 272; prezzo: € 18,00) racconta le vicende
bizzarre di una pianista incinta di due gemelle, un bambino un po' geniale e
una poliglotta che fa cose strane. "Mescolateli con un marito desideroso di
paternità, un veterinario che gira con un falcone in gabbia e un uomo
misterioso che conosce il linguaggio dei segni. Farcite con tre pesci rossi,
una vincita alla lotteria e un viaggio lungo le coste di un'isola di sabbia
nera. Cuocete a fuoco vivo. Il risultato è un nutrimento delizioso e genuino:
una storia delicata - insieme allegra, dolorosa e ironica - che entra nel cuore
e nella testa e non se ne va più via. Il volume si chiude con in appendice di quarantasette
ricette di cucina raccontate in maniera romanzata: si va dalle polpette di
pesce al pane con salmone affumicato, dal riso al latte al dolce di Natale,
dalla bistecca di balena all'oca farcita, ma c'è anche la ricetta del caffè
imbevibile, o quella di un dolce solo sognato". A chiudere, la spiegazione di
come si fanno le calze di lana ai ferri. Insomma, un romanzo davvero
particolare che non vedo l’ora di leggere!
La donna è un'isola – Audur
Ava Ólafsdóttir
Lei
ha trentatré anni, traduce testi per riviste specialistiche dall'islandese in
undici lingue straniere, e consegna a domicilio i suoi lavori. Porta i capelli
cortissimi, ama correre, e per entrare in casa degli amici non passa mai dalla
porta principale ma scavalca i recinti e attraversa i giardini. È sposata da
quattro anni e non ha, e non desidera avere, figli. Per contro, ha un'amica,
Auður, una musicista squinternata che vive in un regime di totale anarchia: ha
avuto un figlio, Tumi, che è sordo e ha gravi problemi di vista, e ora aspetta
una coppia di gemelle da un altro uomo che non frequenta più.
Inizia
la storia. Nella stessa serata la protagonista investe un'oca, la raccoglie per
poi cucinarla; visita il suo amante promettendosi che è l'ultima volta;
consulta una sorta di chiaroveggente che le predice alcuni eventi che poi si
verificheranno, fra cui una fortunata vincita alla lotteria dei sordomuti;
torna a casa e il marito le dichiara di punto in bianco che vuole separarsi e
che ama un'altra che aspetta già un figlio da lui. Per la protagonista è
evidentemente tempo di cambiamenti.
Decide
così di prendersi una vacanza, anche se è novembre e piove ininterrottamente, e
di fare un viaggio insieme a Tumi, che le è stato affidato da Auður prima per
pochi giorni, poi per un tempo non ben determinato. I due iniziano un periplo
di un'isola che assomiglia all'Islanda, in compagnia di alcuni peluche, una
cassa di libri, tre pesci rossi e un gatto. Durante questo viaggio la donna e
il bambino vivranno magiche avventure e incontreranno strani personaggi, ma
soprattutto impareranno un modo tutto loro per comunicare, capirsi e volersi
bene. Un possibile senso di maternità.
Audur Ava Ólafsdóttir
È
nata a Reykjavik nel 1958. Ha insegnato Storia dell'arte ed è stata direttrice
del Museo dell'Università d'Islanda. Nel 2012 Einaudi ha pubblicato Rosa candida, tradotto in tutti i
maggiori paesi europei e negli Stati Uniti, di cui Paolo Giordano ha scritto: «Rosa candida ubbidisce al tempo sospeso
delle fiabe come se fosse stato scritto da un'eremita riparata per anni in un
fiordo, senza radio, giornali o televisione: una bella boccata di ossigeno».
Nel 2013, sempre per Einaudi, è uscito La
donna è un'isola.
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