mercoledì 5 giugno 2013

Anteprima: I ragazzi Burgess di Elizabeth Strout





Esce il 6 giugno (domani), per Fazi, I ragazzi Burgess (pp. 448 - euro 18,50) della scrittrice americana Elizabeth Strout, già vincitrice nel 2009 del Premio Pulitzer per la narrativa con Olive Kitteridge (edito sempre da Fazi e vincitore anche del Premio Bancarella nel 2010), romanzo familiare in racconti ambientato nel Maine. The Burgess Boys, questo il titolo originale del volume, raggiunge quasi le quattro stelle su Goodreads e si preannuncia un titolo da mettere nella propria wishlist per i mesi di magra estivi. Anche questa volta la Strout si sofferma sulla complessità delle relazioni e dei legami familiari che ci segnano per sempre ovunque ci rifugiamo: così succede ai fratelli Jim, Bob e Susan Burgess, divisi dalla morte accidentale del padre avvenuta anni prima e costretti a riavvicinarsi per un evento fortuito che porterà al risveglio degli antichi attriti mai sedati. La storia, divisa in quattro parti, ci viene presentata dalle voci di personaggi diversi e, solo riunendo i vari punti di vista come in un puzzle, arriviamo ad avere una percezione completa della trama. Rispetto ai romanzi precedenti, ne I ragazzi Burgess Elizabeth Strout si fa via via più complessa e raffinata ma non smette mai di stupirci e di illuminarci su ogni aspetto saliente della vita, arrivando a creare dei personaggi che, vista la sua cristallina bravura nell'introspezione psicologica, sembrano quasi uscire dalla pagina e stringerci la mano con tutti i loro problemi, le loro ansie e i loro segreti.

I ragazzi Burgess – Elizabeth Strout
I fratelli Burgess sono nati a Shirley Falls, nel Maine, ma sono passati decenni da quando Jim e Bob si sono trasferiti a New York, mentre la sorella Susan è rimasta lì dove sono cresciuti. Fu la morte accidentale del padre a sconvolgere la vita familiare e a sospingere i due fratelli lontano da casa. Jim è il fratello di successo, socio di un grande studio con un appartamento di lusso nel cuore della Brooklyn elegante, a Park Slope. Anche Bob è avvocato, ma di tutt’altro calibro, vive in una casa senza pretese e da qualche tempo Pam, la moglie, lo ha lasciato. E Susan, la sorella che da ragazza non dava mai nell’occhio, quella meno interessante, la gemella irascibile che ora si ritrova con un figlio di diciannove anni introverso e senza un marito. E dato che le famiglie spezzate dalle intemperie degli affetti sanno ritrovarsi quando capita un evento eccezionale, è a causa di una bravata di Zach, il figlio di Susan, che i tre si riavvicinano. L’emergenza fa rianimare il legame di sangue, ma non dà tregua agli antichi conflitti, che riemergono scomposti, disordinati, molesti e finiscono per cambiare la loro vita per sempre. Un romanzo corale, una storia di legami familiari e di amore fraterno in cui Elizabeth Strout dà vita a due poderosi protagonisti di grande umanità le cui sconfitte e trionfi appartengono a tutti noi.

«Elizabeth Strout scrive romanzi a tutto tondo, romanzi alla vecchia maniera eppure nuovi, romanzi corposi, classici, avvolgenti».
Paolo Giordano, Corriere della Sera

«Un romanzo giocato con pazienza e intelligenza da scacchista su parole e situazioni sospese, non dette né raccontate mai scopertamente, sempre alluse o allusive, che solo a squarci, in minuscole sfolgoranti epifanie, vengono condivise con qualcuno (il lettore, magari) in intima complicità».
Ruggero Bianchi, TuttoLibri


Elizabeth Strout
Elizabeth Strout è nata a Portland (Maine) nel 1956. Oltre che di Olive Kitteridge, con cui ha vinto numerosi premi sui quali spicca il premio Pulitzer nel 2009, che l’ha consacrata nel pantheon dei maggiori scrittori americani contemporanei, è autrice di Amy e Isabelle (Fazi Editore 2000, nuova edizione 2010 con l’introduzione di Valeria Parrella) e Resta con me (Fazi Editore 2010). Vive a New York.

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