lunedì 1 novembre 2010

Wintergirls - Laurie Halse Anderson (recensione)



Trama:
Lia e Cassie sono amiche fin dall’infanzia, ragazze congelate nei loro fragili corpi, in competizione in un’assurda gara mortale per stabilire chi tra loro sarà la più magra. Lia conta maniacalmente le calorie di tutto quello che mangia e di notte quando i suoi non la vedono si sfinisce di ginnastica per bruciare i grassi. Le poche volte che mangia, cerca di ingerire cose che la feriscono, come cibi ultrapiccanti, in modo da “punirsi” per aver mangiato. Si gonfia d’acqua per ingannare la bilancia nei giorni in cui la pesano. Quando eccede nel cibo ricorre ai lassativi e passa il tempo a leggere i blog di ragazze con disturbi alimentari che si sostengono a vicenda.

Recensione:

Spesso, con invadenza, prepotenza, senso di superiorità e fastidiosi atteggiamenti da “ioticapisco”, gli adulti si approcciano al mondo degli adolescenti convinti di sapere tutto, di ricordare come ci si sente, di essere gli unici in grado di salvare un ragazzo dai suoi problemi (perché, sì, è normale, loro hanno più esperienza). E in realtà no, non è affatto così, i rimedi pratici servono raramente, gli unici effetti che produce tanta invadenza sono diffidenza e rabbia.
Tra le prime cose che ti colpiscono di Wintergirls, a lettura finita, è l’assoluta, totale e deleteria incapacità da parte dei “grandi” di aiutare Lia. Ognuno si prodiga per evitare che ricada nell’anoressia, la matrigna le controlla svogliatamente il peso, il padre vuole pensare che sia di nuovo tutto a posto, la madre preme perché torni in ospedale o perlomeno dalla strizzacervelli, la psicologa ad un certo punto decide che forse è meglio mandarla dallo psichiatra. Sono tutti interessati a lei, tutti preoccupati, tutti irritati che questa povera ragazza non voglia proprio decidersi a crescere e smettere di dare problemi. E Lia, dov’è?
Lia è in ogni pagina, in ogni pensiero, in ogni incubo. Ma non sente di avere nessun posto nel mondo, non si sente amata e nemmeno accettata. Solo Cassie l’ha vista, solo Cassie l’ha fatta sentire viva, solo con lei ha avuto il coraggio di buttarsi nel vortice dell’anoressia e dell’autolesionismo. Ma Cassie adesso è morta da sola in un motel, dopo aver lanciato un ultimo disperato appello a Lia, che non ha risposto.
E Lia, che già inganna i genitori truccando la bilancia e fingendo di mangiare e non è mai guarita, ricomincia a dimagrire, un chilo dopo l’altro, scavando la pelle con la lametta, resistendo eroicamente al profumo del cibo.
Cassie,  è sempre con lei. Lia la vede, o almeno crede di vederla. La incoraggia, le dice che sta facendo un ottimo lavoro, che manca poco, solo poco, e staranno di nuovo insieme.
Lia non vuole chiedere aiuto, non vuole guarire, vuole scomparire. Diventare sempre più magra e smettere di esistere.
Ed è triste, così immensamente triste, che ti vengono le lacrime agli occhi. Perché no, non è giusto che debba stare così male, che non possa sorridere ogni tanto, che debba lasciarsi morire lentamente.
E’ triste vedere che nessuno le dà un abbraccio sincero, nessuno cerca di capirla, nessuno si accorge che esiste, troppo preso dai propri impegni.
<<Allora adesso mi vedi?>> chiede Lia alla madre. <<Finisco una cosa e sono da te>>.
E’ agghiacciante, una coltellata al cuore. E altrettanto doloroso è sapere che tutto questo è realtà.

Wintergirls è un romanzo che striscia silenziosamente nel petto, procede lentamente e si insinua sempre più in profondità, serrandoti in una morsa che ti toglie il respiro. E’ ridondante e velenoso. Un epilogo a sorpresa, una storia che rimane nel cuore, e un invito a riflettere. Cercando di vedere oltre l’apparenza, senza dare nulla per scontato.

Voto: 


Laurie Halse Anderson:
Laurie Halse Anderson è nata nel 1961 a Postdam, cittadina dello stato di New York. Con 25 libri all’attivo e numerosi riconoscimenti letterari è attualmente una delle scrittrici più amate nel campo della narrativa Young Adults.
L’autrice ha studiato in Danimarca, vissuto in una fattoria, lavorato in un negozio di vestiti, approcciato la vita collegiale all’Onondaga Community College e si è infine laureata nel 1984 alla facoltà di lingue e linguistica della Georgetown University. Dopo aver costruito una famiglia e dato alla luce due bambine, ha iniziato la sua carriera di scrittrice pubblicando la sua prima opera nel 1996: Ndito Runs, a cui sono seguiti svariati racconti per l'infanzia.

Tra gli altri romanzi di Laurie Halse Anderson si segnalano: Catalyst (2002), Prom (2005), Twisted (2007) e Wintergirls (2009) che ha scatenato un dibattito tra le teenager americane, ricevuto ottime critiche e un notevole successo di vendite. Speak, che pubblicato originariamente nel 1999 ha ispirato un film (2004) con lo stesso titolo e identica fortuna, è il suo primo romanzo ad arrivare finalmente in Italia (a partire dal 14 ottobre).

8 commenti:

  1. Volevo già prenderlo ma non ne ero sicurissima...
    ora sarà sicuramente nei prossimi acquisti ;)
    grazie

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  2. Sì te lo consiglio assolutamente :)

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  3. Non ne avevo mai sentito parlare. Neppure della scrittrice, il che è strano. Dovrò rifletterci bene.

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  4. Ho letto in inglese, riletto in italiano ed amato e recensionato questo libro. Ottima scelta.

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  5. Molto interessante il tuo blog, ho trovato consigli su molti libri che piano piano comprerò

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  6. Ciao Suysan! ^^ sono molto felice di questo ^^

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  7. Recensione fantastica, hai colto appieno il senso di questo splendido romanzo, complimenti! ^^

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