mercoledì 3 novembre 2010

By the keyhole... (1) Orgoglio e pregiudizio




Buonasera a tutti! Sono lieta di annunciarvi un progetto che avevo in mente da qualche giorno e che trova finalmente adesso la sua attuazione.
Come avrete notato, questa nuova rubrica si chiama By the keyhole..., e vi starete chiedendo per quale motivo. Preciso innanzitutto che è riservata esclusivamente ai libri di letteratura classica, ed ha lo scopo di incuriosirvi verso questo genere (generalmente valutato come troppo pesante) lasciato spesso da parte nel panorama editoriale di oggi. Certo, sono stati fatti dei tentativi -alcuni ben riusciti come quelli della Newton Compton che ha rilanciato parecchi classici assieme ad una nuova (e molto economica!) veste grafica, altri a mio parere offensivi e "furbi" come la ristampa di Orgoglio e pregiudizio, Cime Tempestose e Romeo e Giulietta attuata dalla Mondadori sulla scia del fenomeno Twilight recanti copertine in stile dark e il bollino "libro preferito di Bella e Edward"- ma io sono del parere che non si farà mai abbastanza... ed inoltre adoro parlare di questo genere di libri! :D
Veniamo però a noi! In ogni episodio  sarà stabilito il classico del mese (inutile quindi dire che la rubrica è mensile, non settimanale), riporterò un brano particolarmente interessante -o perché divertente, o perché poetico, o perché la testa mi dirà che quello è il pezzo giusto- e lo commenterò, contestualizzandolo e parlandovi dell'autore. Il brano naturalmente subirà i dovuti tagli per non renderlo troppo lungo o danneggiato da spoiler... Spero solo che non vi annoierete!

La prima puntata la dedico al mio libro preferito, l'unico che abbia mai riletto tre volte di seguito, il cui protagonista maschile ha fatto sognare generazioni e generazioni con il suo fascino da aristocratico tenebroso e scorbutico... Ovvero...

Orgoglio e pregiudizio.

Avreste anche potuto intuire tale preferenza dall'intestazione del blog che, per chi non lo sapesse, ritrae l'eroina di questo romanzo interpretata nell'omonimo film da Keira Knightely.

Qual è la trama?
Le cinque sorelle Bennet (Jane, Lizzie, Mary, Kitty e Lydia) conducono una vita tranquilla circondata dagli affetti famigliari, fin quando un misterioso e ricco vicino fa la sua comparsa. Le ragazze e la madre sono in subbuglio, così come tutto il paese, e quando finalmente giunge la sera della conoscenza con il giovanotto, appare un'altra misteriosa presenza al ballo presso cui sono riunite le sorelle. Chi sarà mai? Ma certo, un amico dell'agognato Mr Bingley! Molto affascinante, austero, sicuramente dotato di una cospicua rendita...
La descrizione di Mr Darcy calza effettivamente a pennello, se non che il galantuomo si dimostra anche un insopportabile arrogante pieno di sé... E mentre Mr Bingley si è già innamorato di Jane, Mr Darcy sembra disdegnare l'allegra Lizzie, definendola addirittura non abbastanza bella per lui...
Ma le avventure di Jane e Lizzie non sono finite qui, e passerà ancora molto tempo prima che possano coronare il proprio sogno... 

L'autrice:
Orgoglio e pregiudizio potrebbe apparire, sin dalla descrizione della trama, un libro frivolo... Sicuramente leggero, magari superficiale. Non sono di parte se dico che non potreste fare errore più grande. Sarebbe innanzitutto importante contestualizzare nel tempo, così come nello spazio, la vicenda. 
L'autrice, Jane Austen, esattamente come le sorelle Bennet, visse in un luogo circoscritto come può esserlo un piccolo paesino, in un tempo in cui la maggiore ispirazione della donna era quella di contrarre il matrimonio.
E non importava che fosse arguta, sciocca, colta o analfabeta. Senza un uomo accanto non poteva ereditare nemmeno i beni paterni, quindi doveva assolutamente sposarsi. Ed anche presto, visto che a 27 anni eri già considerata sfiorita e avevi ben poche possibilità di non finire una zitella ripugnata da tutti.
Questa impellente esigenza domina tutti i romanzi della Austen (che io chiamo affettuosamente zia Jane o più semplicemente Jane) e ne condiziona necessariamente gli eventi. Ma zia Jane è molto di più che un matrimonio a lieto fine. L'ironia, l'analisi della società, le affermazioni del retrogusto amaro, i dialoghi incalzanti, i personaggi straordinari, i sentimenti  immensi ma dosati senza ostentazione, sono le caratteristiche che fanno di lei una grande scrittrice, una grande osservatrice ed un'immortale regina della letteratura inglese.

Il brano:
Lizzie si trova in una situazione imbarazzante... Il suo goffo corteggiatore nonché cugino, Mr Collins, rettore del beneficio ecclesiastico di Lady Catherine de Bourgh -patronessa che venera e ossequia praticamente in continuazione-, uomo stupido e presuntuoso, ha deciso di dichiararsi a lei e di chiederla in sposa. Ma lei non ne vuole naturalmente sapere, è anzi indignata e al contempo divertita...




Una proposta indecente*.

L'indomani portò una novità a Longbourn. Mr Collins fece la sua dichiarazione formale. […]Vedendo Mrs Bennet, Elizabeth e una delle figlie minori insieme, poco dopo la prima colazione, si rivolse alla madre con queste parole:
- Posso sperare, signora, di avere la vostra approvazione se, nel corso della mattinata, chiederò l'onore di
avere un colloquio privato con la vostra bella figliuola Elizabeth?

Prima che Elizabeth potesse fare altro che arrossire per la sorpresa, Mrs Bennet si precipitò a rispondere:
- Oh, dio mio, sì, certo. Sono sicura che Lizzy ne sarà molto contenta... sono sicura che non avrà nulla da obiettare. Vieni con me, Kitty, ho bisogno di te di sopra -. 

Raccolse il lavoro in tutta fretta ed era già sul punto di andarsene quando Elizabeth la richiamò:
- Cara mamma, non andate, vi prego. Mr Collins mi scuserà, ma non credo abbia nulla da dirmi che non
possa sentire chiunque. Se ve ne andate voi, me ne vado anche io.
- Non dire sciocchezze, Lizzy. Voglio che tu rimanga dove sei -. E, poiché la figlia, seccata e imbarazzata,
pareva davvero sul punto di andarsene, aggiunse:
- Lizzy, insisto perché tu rimanga ad ascoltare Mr Collins-.

Elizabeth non poteva certo opporsi a una simile ingiunzione; ci rifletté un attimo e si rese conto che era molto più saggio sbrigare la cosa il più rapidamente e quietamente possibile; tornò, dunque, a sedersi tentando in ogni modo di nascondere i suoi sentimenti, divisi tra l'angoscia e lo spasso. Mrs Bennet e Kitty se ne andarono, e, una volta rimasto solo con la cugina, Mr Collins cominciò:
- Credetemi, cara Miss Elizabeth: la vostra modestia, anziché nuocervi, accresce piuttosto le vostre perfezioni. Questa piccola ritrosia vi ha resa ancora più amabile ai miei occhi; […]È difficile che abbiate dei dubbi circa l'argomento del mio discorso, […] le mie attenzioni sono state sin troppo evidenti e non credo che abbiate potuto fraintenderle. Appena entrato in questa casa, vi ho scelta come compagna della mia vita. Prima, però, di lasciarmi trasportare dai sentimenti riguardo a questo argomento, è forse consigliabile che vi esponga i motivi per cui intendo sposarmi […]-.

L'idea che il solenne e composto Mr Collins si lasciasse trasportare dai sentimenti le fece venire così tanta voglia di ridere, che Elizabeth non riuscì ad approfittare della breve pausa del cugino per cercare di impedirgli di proseguire; Collins continuò:
- I motivi per cui intendo sposarmi sono: primo, che ritengo giusto che un ecclesiastico in agiate condizioni come me dia il buon esempio alla sua parrocchia prendendo moglie; secondo, sono convinto che ciò contribuirà ad aumentare di molto la mia felicità; e, terzo, cosa che avrei dovuto dire per prima, che questo èil preciso consiglio e la raccomandazione della nobile dama che ho l'onore di chiamare mia protettrice. Per ben due volte si è degnata di dirmi la sua opinione in proposito - e senza che io ne avessi fatto richiesta! – […]Permettetemi, fra l'altro, di farvi notare, mia bella cugina, che considero l'attenzione e la cortesia di lady Catherine de Bourgh fra i più grandi vantaggi che ho la possibilità di offrirvi. Vi accorgerete che i suoi modi sono superiori a qualsiasi possibile descrizione; e credo che la vostra arguziae la vostra vivacità le riusciranno gradite, soprattutto se temperate dal silenzio e dal rispetto inevitabilmenteimposti dal suo rango. […]Questi sono i motivi,mia bella cugina, e spero che essi siano tali da non farmi scadere nella vostra stima. E ora non mi resta che esprimervi, con parole del più acceso fervore, la forza del mio affetto. Il denaro non mi interessa, e non rivolgerò alcuna richiesta del genere a vostro padre, perché so bene che non potrebbe esaudirla, e che tutto ciò a cui potete aver diritto sono mille sterline al quattro per cento che saranno vostre solo alla morte di vostra madre. Su questo punto, perciò, non parlerò; e potete esser certa che nessun rimprovero poco generoso uscirà mai dalle mie labbra quando saremo sposati.

A questo punto era assolutamente necessario interromperlo.
- State correndo troppo, signore, - esclamò Elizabeth. - Dimenticate che non vi ho ancora risposto. Permettetemi di farlo senza ulteriore indugio. Vi ringrazio per l'onore che mi fate. La vostra proposta mi commuove, ma non posso far altro che declinarla.
- So bene, - rispose Mr Collins, con un gesto solenne della mano, - che è consuetudine delle giovani donne respingere l'uomo che hanno già segreta intenzione di accettare, quando egli si rivolge per la prima volta alla loro benevolenza; e che spesso il rifiuto viene ripetuto una seconda o anche una terza volta. Perciò non mi sento affatto scoraggiato da ciò che avete detto e spero di condurvi presto all'altare.

- Ritengo, signore, - replicò Elizabeth; - che sia piuttosto insolito da parte vostra continuare a sperare dopo ciò che vi ho appena detto. Vi assicuro che non sono una di quelle giovani donne (se pur ve ne sono) così audaci da rischiare la propria felicità sulla probabilità di essere chieste una seconda volta. Sono assolutamente sincera nel mio rifiuto. Voi non potete rendermi felice, e io sono convinta di essere l'ultima donna al mondo capace di far felice voi. E se la vostra amica, lady Catherine, mi conoscesse, mi troverebbe sotto tutti i rispetti inadatta alla situazione.

- Se fossi certo che lady Catherine la pensasse così…-puntualizzò Mr Collins con molta serietà.[…]
- Credetemi, Mr Collins, lodarmi sarebbe superfluo. Dovete darmi la possibilità di esprimere il mio giudizio e farmi l'onore di prestar fede a ciò che dico. Desidero che siate molto felice e molto ricco e, rifiutando la vostra mano, faccio quanto è in mio potere per evitare che si verifichi il contrario.[…]- Nel dire questo si alzò con l'intenzione di lasciare la stanza, ma Mr Collins non si arrese:
- Quando avrò l'onore di riparlarvi riguardo a questo argomento, spero di ricevere una risposta più favorevole; voglio che sappiate, comunque, che non vi sto accusando di crudeltà, perché sono perfettamente consapevole che è tradizionale abitudine del vostro sesso respingere un uomo al primo tentativo- […]

- Credetemi, Mr Collins, - esclamò Elizabeth con un certo calore, - mi state mettendo in grande imbarazzo. Se ciò che vi ho detto finora vi sembra un incoraggiamento, non so proprio come esprimervi il mio rifiuto per convincervi che è davvero un rifiuto.

- Permettetemi di sperare, cara cugina, che il vostro rifiuto alla mia proposta sia puramente convenzionale. I motivi che mi inducono a crederlo sono; in breve, questi: non mi pare che la mia mano non sia degna di essere accettata da voi né che lo stato che vi posso offrire non sia altamente desiderabile. La mia posizione, i miei rapporti con la famiglia de Bourgh e la mia parentela con la vostra sono fatti che tornano tutti in mio favore; e voi dovreste prendere in maggiore considerazione il fatto che, malgrado tutte le vostre belle qualità,non è cosa certa che vi vengano rivolte, in futuro, altre proposte di matrimonio. La vostra dote è sfortunatamente così piccola che, con ogni probabilità, annullerà gli effetti della grazia e delle belle qualità che vi contraddistinguono-

- Vi assicuro, signore, che non ha alcuna pretesa di avere quel genere di classe che consiste nel tormentare un uomo per bene; preferirei che mi faceste il complimento di credermi sincera. Vi ringrazio infinitamente per l'onore che mi avete concesso con la vostra proposta, ma vi ripeto che mi è assolutamente impossibile accettarla. I miei sentimenti me lo impediscono sotto ogni punto di vista. Posso parlare più chiaramente?Non consideratemi una signorina di classe che voglia tormentarvi, ma una creatura di buon senso che vi dice la verità dal profondo del cuore.

- Come siete adorabile! - esclamò Collins con goffa galanteria. - Sono convinto che, quando sarà sanzionata
dall'espressa autorità dei vostri ottimi genitori, la mia proposta non mancherà di essere accettata.

Davanti a un simile perseverare nella più cieca illusione, Elizabeth ritenne inutile aggiungere altro e uscì dalla stanza in silenzio, decisa, se Collins insisteva a considerare il suo rifiuto come incoraggiamento, a rivolgersi al padre: egli era l'unico in grado di opporre, a tante insistenze, un rifiuto netto e deciso che nessuno, neanche l'ottuso cugino, avrebbe mai potuto scambiare per l'affettazione o la civetteria di una signorina di classe.


*Il titolo dell'episodio è ovviamente arbitrario!


Filmografia:


4 commenti:

  1. LOvE!!!!L'amore profondo verso questo libro è una cosa che non si descrive a parole..e che dire della versione della BBC, la adoro come il film del resto! Penso di essere irrecuperabile...Quindi OTTIMA scelta

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  2. lo amo questo libro l'ho letto tipo 10 volte e non mi stancherò mai mi sa dare emozioni come solo pochissimi libri sono riusciti a darmi... grazie ^.^ per questo meraviglioso post mi hai aggiustato la giornata...ciao malitia!!!

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  3. Debora, così mi commuovi *_* Anche io ho un amore profondo e viscerale per questo libro, ogni volta che lo riprendo mi brillano gli occhi!
    @Giulie: la versione della BBC è semplicemente meravigliosa!! Colin Firth è davvero il Mr Darcy perfetto!

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  4. Sì, Colin Firth è un Mr Darcy indimenticabile! Ci sono certe scene che riguarderei all'infinito.. *_*

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Grazie per aver condiviso la tua opinione!

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