Il segreto della colomba, Manuela Mazzi
Photo Ma.Ma. Edition
17,00 euro, 400 pagine
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Il segreto della Colomba è un thriller di Manuela Mazzi, uscito a settembre e già piuttosto apprezzato dal pubblico.
L'ambientazione tocca inizialmente la Svizzera, stato in cui vive l'autrice, ma si sposta poi in Scozia, dove fra kilt e antiche leggende si svolge il grosso dell'azione.
Il filo conduttore è dato da una pietra misteriosa, detta la Pietra del Destino e da una confraternita di dodici persone con il compito di custodirla. A rompere l'ordinaria routine dei guardiani sono una serie di rapimenti che li coinvolgono molto da vicino, in particolare quello di Prisca, la figlia di uno dei dodici. Lo scopo di Melchisedek, come si fa chiamare il colpevole, è quello di ottenere l'ubicazione esatta della Pietra e per farlo è disposto a tutto, persino ad uccidere.
Ad occuparsi della faccenda saranno Chris e Paride, una coppia improvvisata ma ben assortita che ha molto a cuore la salvezza di Prisca. Fra antiche leggende e verità storiche ormai dimenticate i due si troveranno a fare i conti con un assassino spietato quanto brillante.
I presupposti di questo thriller sono molto buoni: giocare con fatti storici che si perdono nel tempo e riportarli a galla, cercando di dipanare la matassa di leggende che si è creata attorno ad essi, è sempre un buon modo per affascinare il lettore. Se state pensando a Dan Brown, niente di più sbagliato, Il segreto della colomba è meno cupo e sicuramente meglio costruito.
Credo che per un'analisi corretta del libro, sia necessario dividerlo su due piani: da un lato la scrittura, dall'altro i contenuti.
Parlo subito di quello dei due che ho apprezzato meno, ossia la scrittura. Il modo di scrivere della Mazzi è quasi sempre corretto - tranne qualche piccolo refuso qui e là - e dimostra una buona padronanza della lingua, ma a volte questo linguaggio è troppo ridondante.
Si incontrano molto spesso frasi come “una pietra ovale sulla quale vi era scolpito...”, oppure “Chris lesse il nome che vi era indicato sulla buca delle lettere” e via dicendo, con grande abuso di particelle rafforzative che alla lunga danno fastidio e non sono assolutamente necessarie.
Sempre parlando di ripetitività, la scrittura della Mazzi ha un livello di analiticità molto elevato, soprattutto nelle descrizioni, ricorda quasi i famosi thriller svedesi, è estremamente dettagliata, e questo a lungo andare risulta essere una pecca poiché interrompe il momento dell'azione riducendo di molto la suspense che si crea e a tratti risulta anche leggermente noiosa. Ben vengano le parti più prettamente informative del libro, come quella in cui si raccontano le vicende della Pietra del Destino attraverso i secoli, che sono molto interessanti, ma andrebbero sicuramente limitate e trattate in modo più rapido.
Altro punto a sfavore sono i dialoghi diretti, che a volte risultano un po' forzati.
In generale comunque, tutte queste sono sfumature che si percepiscono in modo minore nell'impianto narrativo del libro, ma che sarebbe meglio eliminare definitivamente.
Passando invece sul piano dei contenuti c'è davvero poco da obiettare, il libro è coinvolgente e ben costruito. Non ricordo quale scrittore - forse King? - disse “scrivi solo di ciò che conosci”, ed è esattamente quello che Manuela Mazzi ha fatto in questo thriller. Le sue descrizioni della Scozia, della Svizzera, degli usi e del folklore, ma anche degli aspetti tecnici dell'indagine sono resi con grande competenza e un'evidente conoscenza appassionata di tutto ciò di cui parla. Per il lettore quindi le immagini sono vivide, quasi si trovasse nei luoghi narrati e il risultato non può che essere una lettura piacevole. Credo che Il segreto della colomba, in questo senso, potrebbe essere definito un thriller-documentario.
La Mazzi, inoltre, è una scrittrice che non ha paura di indagare a fondo ogni dettaglio, che si tratti di sentimenti o banalmente di come manomettere un elicottero. Non sorvola su niente, ma si occupa di tutto in dettaglio, quasi come una sfida continua con se stessa, cosa che non è scontata nei thriller, dove molti autori scelgono, con abili giochi narrativi, di bypassare i tratti più complicati. Lei invece racconta tutto, risolvendo i problemi abilmente e in modo del tutto credibile.
Come vi dicevo, Manuela Mazzi è analitica, risponde coerentemente a tutte le domande del lettore, e le sue sono risposte molto ampie, forse anche un po' troppo, ma si ha la percezione continua di una scrittrice che conosce ciò di cui parla.
Per quanto riguarda l'intreccio, anche qui, nulla da obiettare. L'azione si svolge in modo corretto, non ci sono indizi che piovono dal cielo o intuizioni esagerate, l'indagine di Chris e Pardie si costruisce mattone dopo mattone e le connessioni sono sempre plausibili. La trama è bella, ben orchestrata e si segue con interesse e partecipazione.
I protagonisti sanno affascinare nelle loro diversità, e anche se ricalcano un po' dei modelli prestabiliti - Chris è il braccio, il personaggio pratico, quello che agisce, Paride è invece quello più riflessivo e timido che ragiona e per l'azione si affida a Chris – sono ben bilanciati e sanno accattivarsi il lettore. Ben riuscita è anche l'idea di far procedere l'azione sia dal loro punto di vista, sia da quello di Melchisedek, per farci conoscere meglio anche l'antagonista.
Il segreto della colomba è un thriller “leggero”, nel senso che gli omicidi non sono il fine di Mechisedek, ma sono solo un mezzo con cui intende raggiungere i suoi scopi, quindi hanno un'importanza relativa e non danno luogo a copiosi spargimenti di sangue. La Mazzi sceglie perciò di lasciarli più sullo sfondo. Li utilizza principalmente per delineare i tratti caratteriali dell'assassino: un assassino interessante, non uno psicopatico qualunque, ma un uomo brillante quanto privo di scrupoli, un connubio molto inquietante e sicuramente vincente.
Sempre a proposito di Melchisedek, non è impossibile - nemmeno troppo facile - indovinare chi si celi dietro questa identità, ma la scrittrice ha la bravura di lasciare dubbioso anche il lettore più attento, ed è lei a scegliere quando svelare l'enigma definitivamente.
Questo è un libro che riesce a coinvolgere il lettore e a non essere banale, con interessanti scorci sulla storia e i paesaggi della Scozia, con una trama interessante e dei personaggi del tutto plausibili che non compiono imprese al limite dell'impossibile ma procedono molto più umanamente passo dopo passo. Molto piacevole.
Sul sito di Manuela potete leggere i primi 4 capitoli del libro: http://www.manuelamazzi.ch/files/Z1---Il-segreto-della-Colomba---4-capitoli.pdf
Voto:
GRAZIE!!!!!
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