martedì 28 ottobre 2014

Recensione: I pericoli di Sherlock Holmes di Loren D. Estleman




I pericoli di Sherlock Holmes, L. D. Estleman
Gargoyle Books
208 pagine, 16.00 euro
I pericoli di Sherlock Holmes è un corpus costituito da sette racconti apocrifi dedicato al mitico investigatore privato, integrato con tre saggi di approfondimento e una simpatica commedia in un solo atto che vede protagonisti il Dr Watson e sua moglie.
Come recita il titolo, la raccolta vede il più famoso investigatore privato alle prese con una serie di “pericoli” che lo porteranno, tra le altre cose, a imbattersi con spettri di dickensiana memoria e figure letterarie come il diabolico Fu Manchu; a varcare i confini della fumosa Londra per sconfinare nelle terre del West americano e ad addentrarsi in quell'antro oscuro e insondabile che è la follia, sempre nell’intento di risolvere enigmi apparentemente insolubili. L’Holmes di Estleman riveste perfettamente i panni dell’infallibile segugio e risolve ogni caso brillantemente.

Tutti i racconti tranne L’uovo del serpente, che viene pubblicato qui per la prima volta e che è una vicenda incompleta, sono apparsi in lingua originale in altre antologie. Nel racconto che apre la raccolta, L’avventura del cavaliere arabo, Holmes, coadiuvato dall’immancabile Dr Watson, rivela le sue eccellenti doti di osservatore e fa sfoggio delle sue ampie conoscenze mentre è impegnato a recuperare un importante documento egizio. I tre fantasmi di cui si parla nel secondo racconto, invece, tormentano il sonno di un nobile banchiere londinese la cui vita è in pericolo: un simpatico divertissement che rispolvera il “Canto di Natale” di Charles Dickens. Il terzo racconto (che è il mio preferito) vede Holmes alle prese con un’antica ciotola cinese consegnatogli da un cliente molto particolare, lo scrittore britannico Sax Rohmer, famoso per la serie di racconti incentrati sul criminale asiatico Fu Manchu. In L’avventura del dono più grande, un cilindro fonografico apparentemente innocuo scuote l’intelligenza dell’investigatore, che verrà messa a dura prova durante un importante ricevimento di gala. Ma Holmes non si lascia spaventare da nulla, nemmeno dal diavolo che pare essersi impossessato di un “ospite” dell’ospedale San Porfirio.

In tutti i racconti la penna di Estleman riesce ad offrirci avventure tipicamente sherlockiane. Inizio e fine sono ben delineati. Ogni racconto ha la sua ambientazione, ben curata e definita: lo spazio qui non solo  fa da ambientazione, ma serve anche da sfondo agli stati d’animo di Sherlock. Particolare attenzione viene rivolta al gioco di sguardi e gesti tra i personaggi, e il passaggio da una scena all’altra scorre sinuoso. Immancabili i riferimenti ai casi precedenti.

L’ultimo racconto, L’uovo del serpente, è in realtà il primo capitolo di un progetto ambizioso, un romanzo a più mani, che prevedeva la partecipazione di Isaac Asimov e Ruth Rendell ma che – purtroppo – non ha visto la luce e rimane quindi un mistero insoluto. Holmes ha a che fare con un uomo che dice di essere perseguitato da una maledizione druida. In poche pagine Estleman, ideatore del progetto, riesce a catturare l’attenzione del lettore e ad accompagnarlo senza noia in una nuova avventura sherlockiana e solleticandone l' immaginazione fin dal titolo. Spero di poter leggere in futuro il romanzo perché l’inizio è indiscutibilmente “appetitoso”.

Definirei la raccolta una sorta di ritorno alla memoria delle atmosfere familiari, dal mitico appartamento al 221B di Baker Street alle vie della fumosa Londra, dalla vestaglia grigio topo di Sherlock all’inconfondibile voce del suo narratore e compagno di avventure, il Dr. Watson.

L’autore,  grande appassionato di Conan Doyle e membro della società holmesiana “Gli irregolari di Baker Street”, ha già scritto due romanzi in cui contrappone Sherlock Holmes a due figure letterarie leggendarie, il Conte Dracula e il Dottor Jekyll. Senza entrare nel campo minato dei confronti tra apocrifi di Holmes, il Sherlock Holmes che ho trovato nelle pagine di Estleman è quello di sempre: il lettore troverà una coppia in forma smagliante. Le avventure sono divertenti, alcune più ingegnose di altre, di certo non tra le più geniali, ma dal sapore autentico. A fine lettura, però, non ci si sente completamente appagati: la colpa è forse da imputare al racconto incompleto dell’uovo di serpente il cui inizio è intrigante e stuzzica la nostra curiosità. 
Ma i tre saggi e l’elenco di Letture consigliate che completano la raccolta vanno a colmare questa lacuna, suggerendoci un modo per conoscere meglio il vasto mondo sherlockiano. 

Il primo saggio in apertura è un’occasione per l’autore di presentarsi e di raccontare come è nata la sua passione per Sherlock Holmes. Il secondo gira attorno alla rappresentazione cinematografica di Watson, un personaggio un po’ scomodo sul grande schermo, ma un eccellente narratore sulla carta e una presenza imprescindibile per lo stesso Holmes che, in “Uno scandalo in Boemia”, aveva ammesso di sentirsi perduto senza di lui (“I am lost without my Boswell”). 

Il terzo saggio infine si sofferma sull’Ombra. Tutti noi conosciamo Sherlock Holmes e il suo inseparabile amico, confidente e biografo, e molti di noi, come del resto confessa lo stesso Estleman nel saggio di apertura, lo abbiamo visto nei film e nelle serie televisive, tuttavia non tutti conoscono l’opera letteraria di Doyle. Seguendo le indicazioni e i consigli che troverete nelle altre sezioni, avrete modo di fare la conoscenza del mitico segugio di Baker Street, e di approfondire l’opera di Sir Arthur Conan Doyle.
Ci vuole coraggio, ingegno e molta passione per imitare un grande scrittore che ha saputo creare un personaggio intramontabile. Auguriamoci che dalla penna di Estleman escano altre avventure e che il progetto de “L’uovo del serpente” possa concretarsi quanto prima.



A cura di Paola Buoso


Loren D. Estleman 
è nato nel 1952 ad Ann Arbor, nel Michigan. Ha pubblicato 60 libri e centinaia di racconti e articoli. Considerato una vera e propria autorità nella western-fiction e nella detective-story, ha collezionato 17 vittorie e decine di nomination nei più importanti premi “di genere”. Profondo conoscitore del Canone holmesiano, ha scritto gli apocrifi Sherlock Holmes contro Dracula e Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Holmes, e inoltre Hollywood Detective, tutti pubblicati da Gargoyle.
Il suo sito web è: www.lorenestleman.com

2 commenti:

  1. Ciao :-)
    Mi incuriosiscono questo scrittore e i suoi racconti.
    Ho sempre visto Sherlock Holmes, al cinema e in tv, e da poco ho iniziato a leggere (in inglese!) l'opera di Conan Doyle e mi sta piacendo molto.
    Ambiziosa l'opera di Estleman, ma da come ne parli sembra proprio che meriti :-)
    ciaooo

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    Risposte
    1. Ciao Chiaretta, non conoscevo Estleman: è membro della società holmesiana 'Gli irregolari di Baker Street'. Ho ritrovato lo stile e le atmosfere sherlockiane. Mi è tornata la voglia di (ri)leggere Conan Doyle e di leggere anche i romanzi apocrifi di Estleman.
      Buona lettura
      Paola

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