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Il nome, che non compariva tra i favoriti, è stato una sorpresa per tutti, soprattutto per chi sperava per l'ennesima volta in una vittoria del nipponico Murakami o di Philip Roth, che l'anno scorso ha dichiarato di aver abbandonato ormai la scrittura.
L'autore è stato pubblicato in Italia da editori quali Einaudi (il suo ultimo lavoro, L'orizzonte, è stato infatti pubblicato da questa casa editrice nel 2012), Guanda, Donzelli, Laudana. Modiano è anche sceneggiatore: lui stesso ha scritto la sceneggiatura per film tratti dai suoi romanzi, Villa triste (la cui trasposizione si intitola Il profumo di Yvonne, con la regia di Patrice Leconte) e De si braves garçons, (Charell, per la regia di Mikhael Hers), oltre ad essersi prestato per diverse produzioni francesi.
Patrick Modiano ha alle spalle una carriera decennale: esordisce nel 1968 con il romanzo La place de l'Etoile, con cui vince il premio Roger Nimier, e per lo più racconta, nei suoi oltre venticinque libri, l'occupazione nazista di Parigi, dove inserisce la figura del padre - ebreo arrestato nel 1943.
Immagino la corsa alla ristampa delle sue opere e avverto un po' di tristezza...
RispondiEliminaIo non la trovo affatto una cosa negativa, il Nobel serve anche a divulgare ottimi autori che sono per lo più ignorati (Modiani in italia non lo conosce quasi nessuno...)
EliminaIntendevo proprio questo. Peccato ci voglia un Nobel per dare luce a certi autori che purtroppo, almeno qui da noi, sono ignorati e vendono poco o niente. E confesso che Modiano non lo conoscevo nemmeno io...
EliminaMai sentito. Sono d'accordo con te Malitia, il Nobel può consacrare autori stranoti ed è giusto, ma può anche consacrare autori semisconosciuti.
RispondiEliminaIl fatto che in Italia non sia conosciuto, non significa che non lo sia nel resto del mondo :D
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