venerdì 3 ottobre 2014

Tempio degli Otaku #99: "Alessandro Magno - il sogno dell'Impero mondiale"








 Salve a tutti, e benvenuti ad un nuovo appuntamento con "Il Tempio degli Otaku"! Ospite d'onore di questa puntata è una nostra vecchia conoscenza. Riassumendo in pochissime parole - troppo riduttive - la sua lunga carriera, potremmo dire che questa si basa su due poli: gli anime mecha, a cui ha prestato il suo raffinato character design, e i manga storici, dove è riuscito ad imporsi anche come sceneggiatore. L'opera di cui parleremo oggi appartiene alla seconda categoria. Con il suo tocco inconfondibile, infatti, Yoshikazu Yasuhiko ci racconta l'epopea di Alessandro Magno in "Alessandro Magno - il sogno dell'Impero mondiale", edito da Yamato Video. Buona lettura!

Credo che a questo punto sia ormai chiaro di che cosa parli l'opera, perciò non mi dilungherò eccessivamente a riguardo. Degno di menzione è però il fatto che la vita dell'imperatore venga narrata, parecchi anni dopo la sua morte, da un suo fedele servitore ed amico, Lisimaco. Sarà attraverso le sue parole che rivivremo l'ascesa di Alessandro da ragazzo inesperto a conquistatore.Questa modalità narrativa può, in un primo momento, lasciare perplessi, sia per l'inizio in medias res sia per la scelta di non affidarsi ai classici narratori onniscienti o in prima persona. Soltanto proseguendo la lettura ci si renderà conto della praticità di questa soluzione: la narrazione di Lisimaco non ha la sterilità di un libro di storia, ma allo stesso tempo ci consente di mantenere una certa distanza dalla vicenda narrata, costituita da luci ed ombre. Sebbene il suo linguaggio non sia proprio fedele a quello che avrebbe utilizzato il "vero" Lisimaco, Yasuhiko riesce a far trasparire l'amore che questi prova per Alessandro: la gioia per i suoi successi, il biasimo per le sue azioni meno onorevoli. Pur non apparendo quasi mai sulla scena, ci è ben chiara la sua personalità, privilegio di cui non sempre godono i personaggi secondari elevati a narratori.

Sempre da un punto di vista narrativo, inoltre, l'autore riesce a bilanciare l'aspetto bellico - molta enfasi viene posta sul lato strategico delle battaglie - con quello più riflessivo. Nonostante la storia si svolga per un lungo arco di tempo, non si ha mai l'impressione che il ritmo sia troppo veloce o, al contrario, troppo lento. Senza dubbio merito della lunga esperienza del mangaka in questo campo. In una ricostruzione degli eventi così curata - a cui l'edizione italiana aggiunge note esplicative forse un po' invadenti, ma necessarie - c'è il timore che a farne le spese possa essere l'introspezione psicologica. Quello che il lettore si trova davanti nella prima parte dell'opera è, a conti fatti, una lunga sequenza di battaglie: viene lecito chiedersi come si riuscirà a mettere in risalto la psicologia dei personaggi. Soprattutto del protagonista, di cui vediamo soltanto i suoi ambiziosi tentativi di realizzare il suo sogno di gloria. Invece, sulla lunga distanza, è evidente non solo l'ascesa, ma anche la caduta del condottiero. Il suo giovanile entusiasmo, e quello della sua truppa, si spegne progressivamente. La guerra contro il re persiano Dario sembra non doversi mai concludere, i popoli locali sono spesso ostili al conquistatore, le violenze e le devastazioni lasciano con loro un retrogusto amaro difficile da dimenticare e da giustificare. Lo stesso esercito, poi, è deluso da Alessandro, che da ragazzo che combatte alla pari con i suoi soldati è diventato un sovrano altezzoso, autoritario e che indulge in comportamenti non degni di un re macedone. I tentativi di complotto avranno l'unica conseguenza di mettere in serio pericolo l'umanità del giovane monarca, che non esita ad uccidere anche vecchi amici e servitori. Ne fa le spese anche un personaggio spesso dimenticato dalla storia, e che tuttavia serve la storia più di chiunque altro: Callistene, incaricato di scrivere la cronaca della campagna militare. Osteggiato e sottovalutato dai più, si rivela invece di straordinaria acutezza e franchezza, tutto teso nel trasmettere ai posteri i momenti gloriosi che sta vivendo. Un complotto gli impedirà di realizzare il sogno di una vita.

Lo stesso Alessandro, però, sarà impossibilitato a realizzare i suoi sogni: la sua spedizione verso l'India si tramuta velocemente in una traversata inutile e snervante, fino a giungere al rifiuto dei soldati di procedere oltre. A nulla varranno altre iniziative, sopratutto se su queste aleggia l'ombra di dolori personali, come la morte del carissimo amico Efestione. L'ultima parte della sua vita, descritta con grande lucidità da Lisimaco/Yasuhiko, sarà costellata dall'abuso di alcool e da progetti irrealizzabili, fino alla morte precoce. Nonostante tutto, in ogni caso, il vuoto da lui lasciato sarà incolmabile, e la sua opera effettivamente passerà alla storia. Però Lisimaco, testimone dello sfacelo conseguente la morte del condottiero, sa bene qual è il confine tra l'uomo e il mito: per quanto straordinario, Alessandro rimane un uomo, spesso accecato dall'ambizione e dalla superbia. Il volume si conclude quindi con questa nota amara, che dà il senso a tutta la vicenda.

Il tratto di Yoshikazu Yasuhiko è, al solito, piuttosto preciso e gradevole alla vista. Le sue linee morbide, e la cura maniacale per i dettagli, non minano l'intensità delle scene, anche quelle d'azione. Da segnalare, poi, un'attenzione particolare per le inquadrature e la disposizione della tavola, molto cinematografiche. L'unica vera pecca è una certa monotonia nel character design dei personaggi: quello di Alessandro, in particolare, è particolarmente ricorrente nelle sue opere. Un difetto da poco, tuttavia, se paragonato agli indubbi pregi di questo stile... E di questo volume.


...E per oggi è tutto, cari amici. Arrivederci alla prossima volta, con il Tempio degli Otaku!

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