Ha avuto inizio l'ennesima guerra che vede protagonisti un grosso editore e un grosso rivenditore. Di chi stiamo parlando? Ma di Amazon, naturalmente.
Qualche giorno fa Jefferey Deaver, scrittore statunitense di romanzi thriller, con oltre una trentina di best-seller all’attivo, ha annunciato ai suoi fan di Facebook l’uscita di “The Skin Collector” (“Il collezionista di pelli”) con un post che lascia un po’ di amaro in bocca…
Qualche giorno fa Jefferey Deaver, scrittore statunitense di romanzi thriller, con oltre una trentina di best-seller all’attivo, ha annunciato ai suoi fan di Facebook l’uscita di “The Skin Collector” (“Il collezionista di pelli”) con un post che lascia un po’ di amaro in bocca…
Deaver comunica ai lettori clienti di Amazon che ci potrebbero essere delle difficoltà nell’acquisto dei suoi titoli. Da venerdì scorso, infatti, è iniziata una vera e propria guerra tra Amazon e il gruppo editoriale francese Hachette. Qual è l’origine di questo conflitto? Pare che la disputa abbia radici nel mancato accordo contrattuale tra Amazon e Hachette Book Group. Il primo cercava di ottenere condizioni di vendita più vantaggiose, ma il secondo si è tirato indietro, causando la reazione di Amazon che ha iniziato a tagliare la strada alle pubblicazioni del gruppo editoriale francese. Amazon controlla circa un terzo del mercato dei libri e di certo non se ne può fare a meno. E se all’inizio la vendita online rappresentava un’opportunità per molti editori e le condizioni erano vantaggiose, ora il gigante di Seattle sembra voler spremere fino all’ultima goccia editori e autori.
Non è la prima volta che Amazon chiude le porte a chi non accetta le sue condizioni. Il Guardian ricorda almeno altri due casi simili: la scomparsa nel 2010 del pulsante “Buy new” dalle pagine che ospitavano i titoli di Macmillan e la rimozione di migliaia di ebook di editori indipendenti nel 2012.
Questa volta la guerra si combatte su due fronti. Il primo è, ovviamente, quello dei prezzi: “Similar items at a lower price” (simile ma più economico) è il suggerimento che Amazon dà ai suoi clienti quando visitano la pagina che presenta l’ultimo romanzo di Jeffery Deaver, “The Skin Collector” (Il collezionista di pelli), sequel del celeberrimo “Il collezionista di ossa”, il primo romanzo del ciclo dedicato a Lyncoln Rhyme, da cui è stato tratto un film nel 1999 diretto da Phillip Noyce, con Denzel Washington nei panni di Lincoln Rhyme, un brillante detective della polizia scientifica rimasto paralizzato durante un incidente in missione.
Il secondo, quello dei tempi di consegna. Se il prezzo non basta a scoraggiare i potenziali acquirenti allora Amazon ci prova con i tempi avvertendo il cliente che il libro potrebbe tardare settimane ad arrivare. E si sa, la pazienza non è certo la virtù degli avidi lettori di thriller.
A farne le spese - naturalmente – sono sempre gli autori. Secondo il Guardian, anche i volumi di JD Salinger, James Patterson e Iain Banks sono entrati nel mirino del grosso rivenditore online, con ritardi annunciati che vanno dalle due alle tre settimane. Altri autori, per fortuna, sono stati per ora risparmiati.>Gli autori sono furiosi e Deaver, maestro dei raggiri e dei colpi di scena, non ha tardato a farlo sapere ai suoi fan. Non saranno certo i suoi libri a essere “lasciati indietro”. Lo sanno bene i fedelissimi di Deaver che non si accontentano di ciò che è simile. Rimane da chiedersi se questi giochetti alla larga non andranno a discapito dello stesso Amazon, il cui comportamento appare del tutto inaccettabile e il monopolio sempre più invadente.
A cura di Paola Buoso.
... sì, beh, non è che prima avessi proprio una simpatia estrema per Amazon.
RispondiEliminaAmmetto che non riesco a comprendere bene chi continua a finanziare una compagnia gestita così schifosamente, pare la Monsanto dell'editoria. Non è che manchino le alternative, anzi, eppure... bah.
Ormai siamo al punto che Amazon potrebbe incartare i propri pacchi con la pelle dei suoi dipendenti e a nessuno fregherebbe assai, quindi... mi spiace per Deaver, un tempo andavo matta per i suoi libri.
Ciao Leggivendola, come forse sai meglio di me, non è la prima volta che Amazon si mette in cattiva luce per un motivo o un altro. Ha fatto bene Deaver a dirlo ai suoi fan.
EliminaOh cavolo, Deaver non si tocca.
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