Vi segnalo due interessanti novità Castelvecchi uscite lo scorso 25 maggio: la prima, La banda del cimitero di Jesse Bullington, è ambientata in un oscuro quanto vivo Medioevo in cui i fratelli Grossbart -due criminali, oltre che ladri assassini- tentano di arricchirsi svaligiando cimiteri.
La seconda è invece è un romanzo vittoriano pubblicato per la prima volta in Italia. Nonostante abbia scritto ventitré romanzi di questo genere, Marie Corelli, giudicata la regina del tardo-gotico del suo tempo, non è infatti mai approdata nel nostro paese prima del 16 marzo 2011, quando la Gargoyle Books ha pubblicato Vendetta! . Ziska.La strega delle piramidi -che personalmente ricollego un poco ad Anne Rice- è quindi solo il secondo libro, tra le sue pubblicazioni, che abbiamo la possibilità di leggere in italiano. La critica la giudicò eccessivamente sentimentalista, ma la Corelli divenne molto popolare alla fine dell' '800. Oltre che con i suoi romanzi, faceva molto parlare di sé per via della sua vita privata -conviveva con una donna-, per i suoi comportamenti eccentrici e per l'interesse ne campo dell'esoterismo e dell'egittologia.
La banda del cimitero.La triste storia dei gemelli Grossbart - Jesse Bullington
Nell’anno del Signore 1364, stritolata dal terribile morbo della Peste Nera, l’intera Europa appare come una landa desolata: una terra senza speranza in cui, simili agli spettri, si aggirano i corpi scheletrici di chi è sopravvissuto alla catastrofe. In questo regno di fame e paura, dove il prossimo non è altro che un nemico da tenere a bada con la forza delle armi, il terrore è tenuto vivo da storie che parlano di streghe e demoni, creature malvagie sempre pronte a gettarsi sui vivi per consegnare nuove anime al mondo dei dannati. Hegel e Manfried Grossbart, però, non temono nessuna maledizione. E, convinti di godere della protezione della Vergine Maria a cui sono devoti, sbarcano il lunario svaligiando cimiteri. Guai a chi, per troppo coraggio o semplice ignavia, dovesse incrociare la strada dei due ladri di tombe, Fedeli a un solo desiderio – raggiungere l’Egitto per depredare le necropoli dei faraoni - Manfried ed Hegel, oltre che ladri, sono anche assassini senza scrupoli. I protagonisti di un viaggio che, in un romanzo in bilico tra il folklore dei fratelli Grimm e la vena dissacrante di Quentin Tarantino, saprà parlare di fattucchiere passionali e di morti viventi, di crociate e di eresie, di mostri assetati di sangue e di preti reietti. Un medioevo spaventoso ma vivo, in grado di trascinare il lettore in una storia dove i colpi di scena rappresentano la regola e i lati oscuri delle antiche leggende escono dai libri per impossessarsi della realtà.
«Lo stile di Bullington, maturo e coinvolgente, fa di questo autore una delle promesse più interessanti della letteratura americana contemporanea»
Booklist
«Un libro potente come un incubo medievale»
Kirkus Review
«Una storia di stregoneria, pestilenza e possessione demoniaca. Un affresco memorabile dedicato alle paure e alle superstizioni dell’uomo medioevale»
The Telegraph
«Un libro insolito e sorprendente»
Esquire UK
«Gli aspetti più neri delle favole dei fratelli Grimm e i lati oscuri della storia medioevale sono le fonti di ispirazione di un romanzo sorprendente»
Publisher’s Weekly
«Il folklore dei fratelli Grimm incontra la narrativa di Chuck Palahniuk»
Library Journal Review
«Un esordio che, andando al di là delle più rosee aspettative, regala ai lettori un romanzo notevole»
San Francisco Book Review
E’ nato nella campagna della Pennsylvania nel 1982 e, prima di trasferirsi in Colorado, dove risiede attualmente, si è laureato in Storia e Letteratura inglese all’Università della Florida e ha vissuto in Olanda. La banda del cimitero è il suo primo romanzo, pubblicato in Inghilterra e negli Stati Uniti dopo avere esordito nella narrativa scrivendo racconti e storie brevi tradotte in diverse lingue. Il suo sito internet: www.jessebullington.com
Ziska, la strega delle piramidi - Marie Corelli
Armand Gervase ha tutto ciò che si può desiderare dalla vita: fama, successo, donne, denaro e, come artista, può senz’altro dirsi realizzato visto che le sue opere sono esposte dalle più importanti gallerie del mondo. Il suo quadro più famoso raffigura un’affascinante donna dell’antico Egitto su uno sfondo ricco di precisi particolari storici anche se Gervase non ha nessuna conoscenza del passato egiziano: come ha potuto dipingere un simile ritratto?
L’artista, prigioniero delle spire di una vita lussuriosa e decadente, non sembra porsi il problema. Almeno finché, al Cairo, non incontra la misteriosa principessa Ziska, una donna di straordinaria bellezza in grado di ammaliare chi l’ascolta con storie – come quella, tragica, degli amanti Araxes e Charmazel – provenienti dal millenario regno dei faraoni.
Catturato dal fascino di Ziska, Gervase sarà presto costretto a fare i conti con un fatto soprannaturale: la principessa è identica alla donna del suo famoso quadro e, nella sua stessa immaginazione, il ricordo di Ziska sembra essere animato da memorie che affondano le loro radici nella notte dei tempi. Ciò che appare come inspiegabile, allora, si colorerà di inquietudine profonda in una storia dove il sapiente intreccio dei temi della seduzione, della reincarnazione e della vendetta spiegano lo straordinario successo di Ziska. La strega delle piramidi nel periodo vittoriano.
MARIE CORELLI
Nome d’arte di Mary Mackay, nacque a Londra il primo maggio del 1855, figlia illegittima del poeta scozzese Charles Mackay e della sua governante. Cresciuta tra Londra e Parigi, iniziò la carriera artistica come musicista assumendo lo pseudonimo di Marie Corelli e sostenendo di essere figlia di un conte italiano. Il suo primo libro, L’idillio dei due mondi, è del 1886, a cui, soltanto per citare i più famosi, fecero seguito i best seller Vendetta! (1886), Thelma (1887), Wormwood (1890), The Sorrow of Satan (1895), Temporal Power (1902), God’s Good Man (1904), Holy Orders (1908), Innocent (1914), The young Diana (1914) – tutti, a partire dal 1915, più volte adattati per il grande schermo – e Ziska. La strega delle piramidi (1897), tradotto per la prima volta da Castelvecchi. Figura popolare ed eccentrica (aspramente criticata per la sua scelta di vivere con una donna, era solita solcare le acque del fiume Avon su una gondola comprata a Venezia), è nota per i suoi interessi nei campi dell’esoterismo e dell’egittologia, ma anche per l’energia con la quale si oppose alla demolizione delle antiche case di Stratford-upon-Avon, il paese che diede i natali a William Shakespeare e in cui lei morì il 21 aprile del 1924. Osannata da folle di lettori, fu la scrittrice preferita della regina Vittoria e di Winston Churchill.
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