Ciao, lettore! Questo sarà un post molto particolare perché sancisce uno spartiacque tra quella che è stata la mia attività di blogger da quasi cinque anni a ora, e quella che sarà, forse, da adesso in poi.
Quando ho aperto Dusty pages in Wonderland avevo diciassette anni ed ero all'inizio del quinto anno di liceo. Ero al limite della sopportazione di quel clima soffocante che ormai mi stimolava poco, perché mi costringeva a spendermi troppo (e da troppo tempo) sui libri (senza avere l'opportunità di svolgere qualsiasi altra attività) e perché stavo cominciando ad odiare seriamente il fatto di dover stare cinque o sei ore di fila col sedere attaccato a una sedia ad ascoltare materie (matematica e fisica, ma anche filosofia) di cui non mi importava. Sentivo che il tempo tanto prezioso andava sprecato, di conseguenza durante molte lezioni non facevo altro che leggere.
Aprire il blog era stata una novità emozionante, ma ho sempre saputo quanto essere molto giovani possa anche essere pregiudizievole. Anche ora, nonostante abbia superato la maggiore età già da un pezzo, mi rendo conto di quanto la differenza tra me e una persona di vent'anni più grande pesi: pure nelle piccole cose si tende — magari inconsciamente — a evidenziare la maggiore consapevolezza, la maggiore esperienza, o, peggio del peggio, a lasciare intendere che la tua opinione sia frutto di un impulso giovanile che lascerà spazio, con la maturità, a un cambiamento. Non ci sono molte cose che trovo più offensive di questa. Ho sempre dato peso — e scusate se ripeto il termine — alla mia opinione a prescindere dalla mia età, che non ho mai considerato un ostacolo perché, a differenza di quanto facciano gli "adulti" (ma io mi sento un'adulta, anche se opinione comune, avallata da un certo ridicolo ritorno giovanilistico, sia che alla mia età si sia ancora bambini) io mi sono sempre considerata "alla pari" con chiunque. Anche con persone più piccole di me, a patto che dimostrassero di avere un po' di cervello.
Sapendo, comunque, che sono pochi a pensarla allo stesso modo, non ho mai diffuso le mie foto — tra l'altro secondo me sembro più piccola, cosa che non mi torna utile — né diffuso i miei compleanni su facebook, né mai detto ufficialmente la mia età. A diciassette anni, mi ero ripromessa che lo avrei fatto all'età di ventidue o ventitré, che mi sembravano sufficienti — e forse mi sbagliavo — per avere un minimo di considerazione.
Bene, qualche settimana fa ho compiuto ventidue anni. Questi cinque anni sono passati in fretta. Non fremevo per "farmi vedere", anche se tanto, grazie a qualcuno, alcune foto di me erano già circolate. Erano mesi, però, che pensavo che mi sarebbe piaciuto provare una nuova strada. Vedere come mi sarei posta in un campo molto più difficile e complesso di quello in cui mi sono sempre sentita a mio agio (la scrittura), ma anche parlare meglio di libri, in maniera più informale (la formalità! Purtroppo l'etichetta, l'impostazione linguistica, la sobrietà fanno parte di me. Sto cercando di smussarmi, ed è per ciò che ho avviato questo nuovo progetto) e anche più libera e frequente di quanto riesca a fare sul blog — dove la cura per la stesura della recensione e la sua revisione mi prende molto tempo. Volevo che fosse qualcosa di personale, inoltre. E' nata prima l'idea di YouTube, che tutto il resto, e in realtà è nata proprio dal fatto di volermi mettere in gioco, e di essere forse arrivata all'età giusta per farlo.
Non ho intenzione di lasciare il blog, ma solo di parlare, attraverso il canale, di quei libri che non trovano spazio qui.
Alert: sono graditissime le critiche perché ho proprio bisogno di sapere cosa non va e in quale modo devo pormi, ma sapete benissimo che ripago maleducazione con la stessa moneta.
Spero di caricare presto altri video ^.^Ps: scusate l'accento. Lo odio anche io. Da morire.
Beh...da oggi ti seguirò anche su YT =)
RispondiEliminaGrazie!
RispondiEliminaCiao, Malitia!
RispondiEliminaCongratulazioni! :D Hai avuto il coraggio che manca a me. Da tempo sto pensando anch'io a youtube, ma ogni volta mi tiro indietro. Le videorecensioni però sono una nuova strada, anche piuttosto affascinante. Anch'io mi esprimo meglio con la scrittura e ritengo di essere scarsa nella comunicazione verbale. Proverò a farmi forza prendendo il coraggio da te. :-) Passamene un po'! XD XD XD
Ah, naturalmente ti seguirò sul canale. Mi sono già iscritta. ;-) In bocca al lupo!
Che gentile, grazie! *alza le mani al cielo e passa coraggio* XD Più che altro la difficoltà di youtube sta tutta nell'essere spontanei (paradossalmente). Io invece sono molto formale D:
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