venerdì 15 ottobre 2010

Ieri è stato un giorno di grandi uscite per la Newton Compton che, proficua come al solito -soprattutto se scrittori come Lisa Jane Smith sono ancora in vita- ha immesso negli scaffali delle librerie di tutta Italia ben 6 nuovi prodotti d'editoria freschi di stampa. Ne segnalo solo due -tra cui la mia affezionatissima e onnipresente LJane, che pubblica il secondo episodio della sua nuovissima issima saga Il gioco proibito (vedi anobii per il primo libro, La casa degli orrori)-:


L'inseguimento.
Jenny e i suoi amici hanno accettato la sfida di Julian, l’Uomo Ombra, e sono riusciti a confinarlo nel suo mondo di ghiaccio. Hanno vinto il Gioco Proibito, e sperano di essere usciti per sempre dall’incubo. Ma Julian non si arrenderà finché non avrà soddisfatto il suo folle, malato desiderio. Vuole che Jenny sia sua, ed è disposto a tutto per averla: rapisce i suoi amici e scatena terribili creature soprannaturali. Quando si trova ad affrontare un lupo gigantesco e un serpente dalle mille spire, Jenny capisce che non può più scappare. Deve giocare un’altra partita. Le regole sono semplici: chi non supera le prove di Julian, muore. Chi è abbastanza forte e determinato da sopravvivere, vince. E la posta in palio è sempre la stessa: il cuore e la vita di Jenny.

Prigioniera in Iran.







Una sconvolgente storia di abusi e diritti negati.
L’odissea drammaticamente vera di una donna innocente


La mattina del 31 gennaio 2009 quattro uomini fanno irruzione in casa di Roxana Saberi, brillante e coraggiosa giornalista americana di origini iraniane. La donna, in Iran per una serie di reportage e la stesura di un libro, viene arrestata con l’accusa di spionaggio. Per diversi giorni Roxana non può ricevere visite né fare telefonate ed è completamente tagliata fuori dal mondo. Dopo un processo lampo a porte chiuse, definito “vergognoso” dai giornali di tutto il mondo, la reporter viene condannata a otto anni di reclusione, da scontare nel carcere di massima sicurezza di Evin, a Teheran. Solo nel maggio 2009, in seguito alle numerose pressioni internazionali, in primo luogo di Amnesty International e di Human Rights Watch, la pena viene sospesa in appello. Oggi Roxana Saberi rompe il silenzio per descrivere al mondo la sua odissea e ripercorre con lucidità e coraggio i momenti dell’arresto, della prigionia, del processo e del rilascio, intrecciando i suoi ricordi alle storie dei prigionieri con i quali ha diviso quei terribili giorni: donne, studenti, attivisti, ricercatori e accademici perseguitati dal regime iraniano. 


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