mercoledì 15 aprile 2015

Libri e librerie d'oltre Manica: viaggio nella distribuzione editoriale scozzese


Durante il mio ultimo viaggio nella terra degli Highlander, ho avuto modo di osservare da vicino i luoghi di distribuzione editoriale più significativi di una grande città quale Glasgow. In quattro giorni ho assaporato il modo in cui la cultura vive immersa in un paesaggio bucolico, permeato da gusto vittoriano e propensione alla ricerca. Gli ultimi dati riguardanti la lettura nel mondo anglosassone sono nettamente differenti dai nostri: il Governo inglese ha infatti comunicato, riferendosi ai dati statistici rilevati alla fine del 2014, che nonostante la forte propensione per la lettura registrata negli ultimi anni (grazie a varie campagne promosse dal National Literacy Trust nelle scuole primarie), circa il 25% della popolazione del Regno Unito non ha mai letto un libro per diletto. Seppur in diminuzione, dunque, la percentuale di lettori si aggira intorno al 70%, ben più elevata dell'Italia

Nel nostro paese si è registrato non solo un calo nei confronti della lettura in formato cartaceo, ma anche di quella digitale  non sempre la preferita per via del rifiuto di acquistare dispositivi eReader o semplicemente perché il costo dei testi virtuali è ritenuto proibitivo. I britannici continuano a preferire  la prima opzione, nonostante i costi ben più alti dei volumi (la prima edizione di un qualsiasi testo ha generalmente un costo che si aggira tra 25 e 30 sterline, intorno ai 35-40 euro per inciso  e questa dovrebbe essere una risposta significativa per chi afferma che in Italia i libri costino troppo).

Davanti all'avanzata degli eBook, come corrono ai ripari le librerie?
L'interno della libreria Voltaire e Rousseau
Innanzitutto, è doveroso parlare del sistema di distribuzione editoriale, decisamente diverso da quello italiano. Trovare un negozio che venda libri non è impossibile, anzi: li troviamo anche nei negozi d'abbigliamento (ad esempio Urban Ourfitters), sebbene appartengano, per lo più, a particolari settori  indie, saggistica e letteratura "hipster". Le librerie indipendenti sono pochissime e per lo più dedicate a generi specifici, mentre tantissimi sono i charity shop (ad esempio Oxfam) che, oltre a vendere materie derivanti da commercio equo-solidale, hanno una vasta scelta di testi letterari e dvd di seconda mano, organizzati per genere e ordine alfabetico. 

Una vera scoperta, tra le librerie indipendenti, sono state due vere istituzioni per la città di Glasgow: la Caledonia Books e Voltaire & Rousseau. Si tratta di due librerie dell'usato storiche, ma completamente diverse l'una dall'altra. La Caledonia Books si trova sulla Great Western Road, una zona ricca di ristoranti, pasticcerie e pub per tutti i gusti, non lontana dall'Università di Glasgow. Nata nel 1986, è la culla del sapere storico sulla città e sulla Scozia, al quale è dedicata la maggior parte degli scaffali, senza dimenticare i classici e i manuali tecnici (la sezione dedicata alle scienze sociali e alle arti figurative al piano di sotto è così ricca da lasciare col fiato sospeso). Orgogliosamente ho potuto notare, tra gli scaffali, alcune copie dei libri di Umberto Eco e Italo Calvino, ritrovati anche da Voltaire & Rousseau. La sensazione profonda, in questo spazio enorme occupato da volumi e volumi impilati, è quella di essere in  presenza di un posto ideale per gli accumulatori seriali. Lo spazio è totalmente occupato dai libri, ma è quasi impossibile cercare un titolo preciso, è più logico pensare che siano i libri stessi a mostrarsi appetibili e a farsi scegliere: mia sorella e io abbiamo trovato una copia del Silmarillion in buone condizioni a poco più di due sterline. Un luogo in cui perdersi è decisamente il sogno proibito di ogni lettore. Passiamo invece alle temutissime librerie di catena.


Le più famose e diffuse sul territorio sono Waterstones e WHSmith. La prima è forse quella che mi ricorda maggiormente la Feltrinelli per disposizione di volumi e organizzazione degli spazi: quella visitata da me si trova nel City Centre, a Sauchiehall Street, consta di ben 4 piani ed è fornita di uno splendido caffè Costa, che ribadisce il binomio inglese della pausa lettura accompagnata da una tazza di tè. È un luogo assolutamente conciliante, nel quale si potrebbe benissimo passare l'intero pomeriggio senza rendersene conto. Il catalogo è davvero ricco e, oltre ai libri, è vasto l'assortimento di gadget dedicati alla lettura, soprattutto ai classici: carte da lettera, biglietti da visita, tazze e cartoleria dedicata a Jane Austen, Charles Dickens e Lewis Carroll  i cui prezzi sono assolutamente proibitivi. In più, ho trovato un'ampia sezione dedicata alla collana celebrativa degli 80 anni della Penguin, la Little Black Classics, della quale ho acquistato per me The Night is Darkening Round Me di Emily Brontë e Goblin Market di Christina Rossetti. Ho notato che non si effettuano particolari sconti sui volumi, se non quelli applicati ai libri acquistati in prenotazione: ad esempio, al momento del mio soggiorno era prenotabile il sequel de Il buio oltre la siepe di Harper Lee, Go set a watchman, acquistandolo ad un costo del 50% rispetto al prezzo di listino. Passando a WHSmith, devo dire che non mi fa davvero impazzire, poiché la disposizione mi ricorda quella della sezione dedicata ai libri degli ipermercati, ma di contro ha uno sconto permanente dedicato esclusivamente ai tascabili che risulta davvero succulento: con l'acquisto di un edizione brossura è possibile acquistarne un'altra a metà prezzo (risparmiando dunque il 25%). Ovviamente si tratta più che altro di una grande cartoleria dedicata ai libri, ma ammetto che ne preferisco la versione presente negli aeroporti che, spesso, risulta più fornita.


In città universitarie come Glasgow, visto l'elevato costo dei libri nonostante le promozioni offerte dalle librerie di catena, le librerie dell'usato sono fondamentali per tutti coloro che non vogliono rinunciare al piacere della lettura scegliendo di dar nuova casa a un libro dimenticato. Le grandi distribuzioni sopravvivono grazie ai beni accessori venduti, piuttosto che ai libri, ma soprattutto grazie al sistema di sconti offerto ai clienti. Sebbene non sia più molto redditizio possedere una libreria, trovo meraviglioso che luoghi come la Caledonia Books e Voltaire & Rousseau siano ancora presenti, guardando amaramente a che ne è stato, nel nostro Paese, di questi piccoli gioielli ormai perduti.




 

2 commenti:

  1. Che meraviglia! Sono rimasta incantata dalla prima foto. Quando sarà la mia ora voglio morire così: sepolta sotto una montagna di libri!ahaha xD Sono rimasta invece sconvolta nello scoprire che i libri da quelle parti costino così tanto, e noi che ci lamentiamo! Oddio 35-40 euro per un libro non credo li spenderei mai °°

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    1. Cara Vanessa, ti assicuro che Voltaire & Rousseau è ancora più magica dal vivo (ammetto che mi sarebbe piaciuto buttarmi sui libri e trasferirmi lì per sempre). I libri costano così tanto in UK se rilegati e se prime edizioni, ma considera che, a differenza dei nostri volumi, quelli inglesi sono ben curati e stampati su carta di prima qualità. E poi, a differenza di quello che succede in Italia, l'edizione economica viene sempre distribuita entro sei mesi dall'uscita ufficiale di un libro, e questa non supera le 8-9 sterline di prezzo. Reperire un libro, dunque, e pagarlo al prezzo che si desidera, non è così difficile. Grazie di aver contribuito ;)

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