lunedì 17 novembre 2014

Recensione: L'estate di Ulisse Mele di Roberto Alba



L'estate di Ulisse Mele, Roberto Alba
Piemme
208 pagine, 14,50 euro
L'estate di Ulisse Mele è un giallo inquietante e drammatico che tiene il lettore col fiato sospeso fino all'ultima pagina e che fa riflettere con intelligenza. È un romanzo sicuramente diverso rispetto al precedente dell'autore, La spiaggia delle anime, di cui mantiene però la profondità e sensibilità nel trattare tematiche anche scottanti.
La trama ruota intorno alla famiglia del piccolo Ulisse e alla sparizione della sorella maggiore Betta, uscita una mattina per andare al mare con il fidanzato e mai rientrata. La vicenda è narrata in prima persona da Ulisse, bambino di nove anni sordomuto che stupisce per intelligenza, intuizione e profondità di giudizio e che è, in fin dei conti, il punto di forza di tutto il romanzo. Ulisse conquista il lettore fin dalle prime pagine e dimostra di essere un bambino forte che ha capito perfettamente il mondo degli adulti: questi ad ogni difficoltà chiudono gli occhi e si rifugiano in fretta nella corazza che si sono costruiti a fatica, e che spesso impedisce loro di vedere le cose in modo chiaro e semplice come da piccoli.

La narrazione rispecchia con precisione e realismo le dinamiche e i lunghi procedimenti della cronaca nera contemporanea:  troviamo ricostruiti i dubbi che gli addetti ai lavori si pongono ma anche la difficoltà nella soluzione di alcuni casi di cui a volte, vuoi per la mente distorta degli accusati o per la mancanza di prove effettive, è quasi impossibile venire a capo con certezza. Il romanzo scava a fondo dentro a una delle problematiche più taciute ai nostri giorni: la violenza in famiglia e i segreti non detti che minano i rapporti di parentela. Ben descritto è anche l'atteggiamento della stampa, colpevole nei confronti delle famiglie colpite da omicidi e drammi personali di fare un reality show della disperazione umana. Viene sottolineata inoltre la facilità con cui l'opinione pubblica e gli uomini condannano subito il presunto colpevole anche in assenza di prove certe.

L'intreccio del giallo alla base della vicenda è ben strutturato: alcuni indizi vengono lasciati qua e là nel testo per chi vuole intendere e approfondire. Non viene però collegato o precisato nulla, ma solo accennato: questo basta comunque a far gelare il sangue nelle vene anche al lettore più navigato. Affidare inoltre una vicenda così terribile alle parole semplici e candide di un bambino, seppur molto intelligente e acuto per la sua età, fa diventare i fatti ancor più crudi, drammatici e dannatamente umani.

Roberto Alba realizza con pochi tratti dei personaggi davvero indimenticabili e realistici: oltre alla drammatica innocenza del piccolo Ulisse, autore di vere e proprie perle sulla vita umana, il lettore resta colpito dall'atteggiamento composto e stanco della madre, dal silenzio sconvolto del padre e da tutte le dinamiche sotterranee che emergono pian piano durante le indagini.

Di Betta non sappiamo invece molto se non quello che ci racconta Ulisse: una ragazza tranquilla con una ferita nel cuore che scriveva e sognava di universi incantanti per non pensare al presente drammatico che viveva. I dialoghi sono immediati e verosimili ma è dalle riflessioni di Ulisse che scaturiscono le rivelazioni più forti.

Lo stile è concreto, realistico e drammatico. Roberto Alba fa parlare il cuore e i pensieri di Ulisse in modo profondo, libero e sincero. Il discorso diretto è invece maggiormente efficace e immediato, più consono forse a un bambino di nove anni. L'insieme di queste due voci è comunque completo e il risultato violento ed espressivo. In particolare le descrizioni della natura selvaggia e quasi incontaminata della campagna sarda, che si tinge dei pensieri di Ulisse, raggiungono attimi di intensità notevole. Il ritmo è altalenante, per lo più blando e pacato, ma subisce delle impennate improvvise che sconvolgono e turbano il lettore.
In conclusione L'estate di Ulisse Mele è un giallo atipico con atmosfere e accenni che sfiorano il noir, ricco di tematiche attuali, dotato di una narrazione intensa e profonda e di un protagonista simpatico e indimenticabile, per il quale il lettore fa il tifo fin dalla prima pagina.


Voto: 


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