lunedì 3 novembre 2014

Anteprima e novità d'autunno (parte 2)




Bentornati a questo secondo appuntamento con le novità letterarie d’autunno (trovate QUI la prima parte). Oggi mi riservo di accompagnarvi in uno scaffale di libri composto da autori dei quali sicuramente avete sentito parlare, non nuovi al mestiere letterario, e che facilmente vedrete in vetrina nelle note librerie di catena, ma non per questo meno interessanti degli altri prodotti di nicchia che vi ho presentato nella puntata precedente.
Cominciamo occupandoci del notissimo Andrea Camilleri, che ci porta ancora una volta nel paese immaginario di Vigata per farci vivere otto nuove avventure con protagonista il giovane Montalbano, personaggio che ha fatto la storia della letteratura di genere e della televisione negli ultimi vent’anni, sempre edito Sellerio. Scritti tra il 2013 e il 2014, Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano analizzano i lati oscuri degli anni Ottanta, le speculazioni edilizie, i contrasti familiari, i delitti irrisolti, con il solito metodo d’indagine al quale il commissario ci ha abituato – sebbene più acerbo, data la giovane età del nostro Montalbano. Ritroviamo anche la fidanzata storica Livia e i colleghi di sempre – Catarella, Fazio e Augello -, ma soprattutto un commissario giovane, non per questo meno caparbio e deduttivo, ma anche molto più incosciente.
Parliamo poi dell’ultimo volume della tetralogia de L’amica geniale di Elena Ferrante, il cui nome è molto conosciuto per il mistero che cela: si tratta infatti di uno pseudonimo utilizzato dall’autrice, la cui identità resta sconosciuta a oltre vent’anni dalla pubblicazione del suo primo romanzo, L’amore molesto (vincitore del premio Procida Isola di Arturo-Elsa Morante, del premio Oplonti d'argento e selezionato al Premio Strega e al premio Artemisia). Due dei suoi romanzi, come il sopracitato, sono conosciutissimi per le pellicole cinematografiche che ne sono state tratte, di cui forse la più famosa è I giorni dell’abbandono di Roberto Faenza. In questo capitolo conclusivo, Storia della bambina perduta, la Ferrante torna a raccontarci di Lina ed Elena, due amiche ormai adulte, delle quali abbiamo letto il racconto dell’infanzia, tra violenze familiari e sociali, sempre legate da un rapporto particolare e per certi versi controverso. Si tratta dunque di una messa in punto di tutto quello che la scrittrice, molto apprezzata in America, ha raccontato nei capitoli precedenti, affidando alla storia la possibilità di parlare da sé piuttosto che sfruttando la mediazione fiduciaria dell’immagine iconica di un’autrice che rimane nascosta nell’ombra.
Impossibile perdersi la riedizione di uno dei classici della letteratura americana contemporanea, specialmente se si tratta di un romanzo di Philip Roth: Einaudi pubblica, in una versione del tutto rinnovata, Un grande romanzo americano, ambientato nel secondo dopoguerra, una corale storia che ha il suo scenario sul campo da baseball, metafora del sogno americano, del mito del successo e la volontà di affermazione e di conquista. Scritto nel 1973, è stato giudicato come il più divertente romanzo che Roth abbia mai scritto e, forse, uno dei migliori.
Altro nome conosciuto per la sua produzione letteraria e teatrale, anche fondatore di una famosa scuola di scrittura, è quello di Alessandro Baricco, autore di Novecento, Oceano Mare e Seta. Proprio mentre Novecento festeggia vent’anni con una nuova edizione – sempre targata Feltrinelli –, Baricco torna al genere della stesura teatrale per svelare una storia in due atti, nella quale i protagonisti vengono presentati a partire dal titolo, Smith & Wesson; a loro si aggiunge Rachel, una giornalista pronta a rischiare la vita pur di registrare uno scoop, in una metafora dell’istinto umano di narrare, inesauribile e spesso inconcepibile, ma pur sempre presente in un’epoca segnata dal boom tecnologico.
Se siete amanti dei classici, non vorrete farvi scappare la nuova edizione curata da Neri Pozza di un romanzo epistolare della più piccola delle sorelle Brontë. La signora di Wildfell Hall, pubblicato per la prima volta nel 1848 da Anne Brontë con lo pseudonimo di "Acton Bell"; racconta della fuga di Helen Graham da un matrimonio infelice, argomento scabroso per i tempi, sbagliatissimo secondo Charlotte che fu l' “agente letterario” di Anne. Il romanzo non ebbe molta fortuna e venne giudicato troppo crudo, per le accurate descrizioni della brutalità e dell'alcolismo e il suo linguaggio molto schietto. Se avete conosciuto Anne Brontë con Agnes Grey, non potete lasciarvi scappare questa inedita e più cupa lettura, una denuncia dei lati più oscuri dell’uomo che ben racconta il non-narrabile dell’Inghilterra vittoriana.
Dovremo aspettare la fine di Novembre per leggere la traduzione italiana del nuovo romanzo di Ian McEwan (Chesil Beach, Espiazione, Miele) a cura di Einaudi, La ballata di Adam HenryThe Children Act in originale -, dove l’autore inglese si spinge dentro una tematica spinosa come può essere quella della rifiuto di alcuni trattamenti sanitari da parte dei Testimoni di Geova, ma soprattutto l’analisi di due solitudini diverse che si incontrano: quella di Fiona, giudice chiamato a decidere sul caso, e Adam, il ragazzo che senza le dovute cure potrebbe morire.


Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano - Andrea Camilleri
Otto indagini di un Montalbano giovane e senza paura, irruente, audace, pistola in mano, carica, e carico di risorse investigative, con largo uso di «sfunnapedi» e «trainelli».
Sono otto le «mosse» narrative che Camilleri si concede lungo le otto colonne e le otto traverse della sua geometrica scacchiera del racconto: tra i quattro lati del libro, e nell’ordine chiuso di un romanzo-matrioska che dentro di sé inclina, procedendo di racconto in racconto, di tensione in tensione, sull’asse unico dell’attività investigativa del commissariato di Vigàta. Più che racconti lunghi sono romanzi ristretti quelli che qui si spintonano a vicenda e concorrono al disegno unitario: uno compie un giro, l’altro ricomincia. L’andatura piacevolmente svagata e a punte d’arguzia è un effetto stilistico della restrizione e degli scorci.
Fra gli aliti grassi del mare e il fresco odore salino, a Vigàta si conduce la solita vita fragorosa di ripicche e di rimbecchi; di passioni irritabili, di insofferenze e di strampalerie. La cameriera Adelina e Livia, la fidanzata «straniera» di Montalbano, si annusano sempre da lontano. Catarella, devoto alle cerimonie più smaccate, indossa imperterrito il proprio corpo come una maschera cui aderiscono gesti e mimiche di dialettalità selvaticamente impetuosa e arruffata. Perdurano le moschetterie giornalistiche delle due contrapposte televisioni locali, abilmente strumentalizzate da Montalbano. Il medico legale, Pasquano, solo davanti a una guantiera di cannoli di ricotta è disposto a deporre acrimonie, ringhi, e «cabasisi». Il vicecommissario Mimì Augello conosce il catalogo e le vite tutte delle donne più belle e disponibili del villaggio. L’ispettore capo, Fazio, è il solerte e indisponente scout del «già fatto». L’epitome dei caratteri include una ricca galleria di ritratti, una parata di volti, un ampio esercizio fisiognomico: facce da requiem, volti dilavati, sorrisi che hanno o non hanno morbidezza, grinte e grugni di gaglioffi, musi di bruti.
Il commissario tiene gioco sovrano. Appiana ostacoli. Stabilisce relazioni tra fatti diversi. Deduce e va sicuro. Montalbano è aspramente giovane, qui. È strabordante e pieno di slanci: scontroso talvolta, ma anche disponibile e tollerante. Cauto e insidioso insieme, ricorre a tatticismi, a stratagemmi, a incursioni rese lecite solo dalla necessità del momento. La bassa industria del delitto, le vicende atroci, le storie sordide, gli insabbiamenti legali, gli accordi criminali tra le famiglie mafiose, lo sgomentano senza mai avvilirlo. Montalbano non manca di generosa indulgenza e di un delicato senso di giustizia assai più giusto dell’impersonale rigore burocratico. Qualcuno ha dato fuoco a un albergo. Non ci sono vittime. Deve essere intransigente di fronte a una mattana d’amore? Si imbatte in un professionista del furto, in un correttissimo ladro «a tariffa fissa» che con la sua arte sa aiutare la giustizia: deve negargli la mano che lo tiri fuori dalla necessità del mestiere? Va bandita l’umana «pietà», che non assolve e non condanna? (Salvatore Silvano Nigro)
Sellerio
320 pagine
14,00 euro
Brossura
Uscito il 23 Ottobre 2014


Storia della bambina perduta (L’amica geniale #4) - Elena Ferrante
Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e “rinascite”. Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l’altro allo scontro con i potenti fratelli Solara).
Ma il romanzo è soprattutto la storia di un rapporto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti di una stessa forza, si scontrano e s’incontrano, s’influenzano a vicenda, si allontanano e poi si ritrovano, si invidiano e si ammirano.
Attraverso nuove prove che la vita pone loro davanti, scoprono in se stesse e nell’altra sempre nuovi aspetti delle loro personalità e del loro legame d’amicizia. Intanto la storia d’Italia e del mondo si srotola sullo sfondo e anche con questa le due donne e la loro amicizia si dovranno confrontare.
Assieme ai precedenti “capitoli” di questa straordinaria storia – L'amica geniale, Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta – questo quarto conclusivo volume costituisce un’opera letteraria incredibilmente feconda e ispiratrice, un’opera riconosciuta internazionalmente come una delle massime del nostro tempo.
Edizioni E/O
451 pagine
19,50 euro
Brossura
Uscito il 29 Ottobre 2014



Smith&Wesson - Alessandro Baricco
Tom Smith e Jerry Wesson si incontrano davanti alle cascate del Niagara nel 1902. Nei loro nomi e nei loro cognomi c’è il destino di un’impresa da vivere. E l’impresa arriva insieme a Rachel, una giovanissima giornalista che vuole una storia memorabile, e che, quella storia, sa di poterla scrivere. Ha bisogno di una prodezza da raccontare, e prima di raccontarla è pronta a viverla. Per questo ci vogliono Smith e Wesson, la coppia più sgangherata di truffatori e di falliti che Rachel può legare al suo carro di immaginazione e di avventura. Ci vuole anche una botte, una botte per la birra, in cui entrare e poi farsi trascinare dalla corrente. Nessuno lo ha mai fatto. Nessuno è sceso giù dalle cascate del Niagara dentro una botte di birra. È il 21 giugno 1902. Nessuno potrà mai più dimenticare il nome di Rachel Green?
E sarà veramente lei a raccontarla quella storia?
Feltrinelli
99 pagine
10 euro
Brossura
Uscito il 29 Ottobre 2014



Un grande romanzo americano - Philip Roth
C'è un colossale crimine contro la verità che è stato perpetrato dalle autorità costituite americane a partire dal 1946, ci svela Word Smith, il "mitico" giornalista sportivo narratore di questo libro: "parlo di ciò che nessuno in questo paese ha più nemmeno il coraggio di menzionare. Parlo di un capitolo del nostro passato che è stato cancellato dai libri di testo senza un oh di protesta, tranne che da parte mia. Parlo di una riscrittura della nostra storia non meno odiosa di quelle ordinate da un tirannico dittatore straniero. E non di una storia risalente a mille anni fa, ma di qualcosa che ha visto arrivare la sua fine una ventina di anni fa. Si, parlo della distruzione della Patriot League. Che non ha semplicemente chiuso bottega, ma è stata deliberatamente cancellata dalla memoria nazionale". E questo è solo l'inizio...
Einaudi
99 pagine
10 euro
Brossura
Uscirà il 4 Novembre 2014


La signora di Wildfell HallLa signora di Willfred Hall - Anne Brontë
Chi è l’affascinate signora nerovestita che si è installata nella decrepita, isolata residenza di Wildfell Hall? Quella donna sola, che vive con un bambino e un’anziana domestica, sarà davvero la giovane vedova che dice di essere? Helen Graham è estremamente riservata e il suo passato è avvolto in un fitto mistero. Fa il possibile per ridurre al minimo i contatti con i suoi vicini, a costo di apparire scostante e ombrosa, e trascorre le giornate dipingendo e prendendosi cura – fin troppo amorevolmente, dice qualcuno – del piccolo Arthur. Ma Gilbert Markham, giovane gentiluomo di campagna tutto dedito ai suoi terreni e al corteggiamento di fanciulle tanto graziose quanto superficiali, è subito punto da una viva curiosità per quella donna che lo tratta con insolita freddezza, quasi nutrisse diffidenza e disprezzo nei confronti dell’intero genere maschile.
Il comportamento schivo di Helen suscita presto voci e pettegolezzi maligni e lo stesso Gilbert, che pure è riuscito con delicatezza e pazienza a stringere una bella e intensa amicizia con lei, è portato a sospettare. Solo quando la donna gli consegnerà il proprio diario emergeranno i dettagli del disastroso passato che si è lasciata alle spalle.
Nel 1848, la più giovane delle sorelle Brontë dà alle stampe un romanzo scandaloso al di là delle intenzioni: linguaggio esplicito, crude descrizioni di alcolismo e brutalità – pare che uno dei personaggi maschili sia modellato sullo scapestrato fratello Branwell – e soprattutto una donna che non perde mai il rispetto di sé e lotta per la propria indipendenza, con una forza incrollabile sostenuta da fede, intelligenza e coraggio, fino a violare le convenzioni sociali e persino la legge inglese. Un testo femminista ante litteram in spregio alla morale vittoriana, ma impietoso contro il vizio e la debolezza anche quando sono incarnati da figure fem-minili: l’adultera Lady Lowborough, la troppo mite Milicent, la maliziosa e quasi maligna Eliza Millward.
Nell’introduzione alla seconda edizione, Anne (sotto le mentite spoglie di Acton Bell) spiega chiaramente il suo intento: rappresentare il male non nella sua luce “meno cruda” ma mostrandone il vero volto.
Perché occultare il vero non aiuta a scansare il peccato e l’infelicità: meglio “poche e salutari verità” di “tante sciocche blandizie”. «Ogni romanzo», dice Acton Bell, «dovrebbe esser scritto affinché lo leggano uomini e donne, e non riesco proprio a immaginare come potrebbe un uomo permettersi di scrivere qualcosa di davvero vergognoso per una donna, o perché una donna dovrebbe essere censurata per aver scritto qualcosa di decoroso e appropriato per un uomo».
Neri Pozza
592 pagine
16 euro
Brossura
Uscirà il 6 Novembre 2014


La ballata di Adam Henry - Ian McEwan
Fiona Maye, giudice dell'alta corte di Londra specializzata in diritto di famiglia, alla soglia dei sessant'anni vede il proprio matrimonio sgretolarsi. Abituata alla razionalità e alla compostezza, Fiona cerca di soffocare la paura e il dolore tuffandosi a capofitto nel lavoro. In tribunale la attende un nuovo caso complicato: i genitori di Adam Henry, un ragazzo di diciassette anni e nove mesi malato di leucemia, rifiutano le trasfusioni per non contravvenire al volere divino, come stabilito dalle convinzioni dei testimoni di Geova. L'ospedale ha chiesto con urgenza l'intervento della corte: il ragazzo rischia di morire. Ascoltate le parti in aula, Fiona decide di andare a fargli visita. Sarà un momento decisivo, l'incontro tra due solitudini che lascerà una traccia indelebile nell'esistenza di entrambi. Grazie alla sentenza di Fiona, Adam sopravviverà, ma il suo mondo verrà irrimediabilmente sconvolto. La gioia dei genitori di fronte alla decisione che lo ha salvato senza che nessuno di loro fosse costretto a scivolare nel peccato - lo allontanerà dalla fede e dalla comunità, mettendolo di fronte a una libertà forse troppo grande, a una fame di vita del tutto sconosciuta. Gli esiti saranno catastrofici e travolgeranno anche Fiona, ponendo l'integerrima interprete della legge di fronte all'irrimediabilità dei suoi abbagli.
Einaudi
160 pagine
20 euro
Rilegato
Uscirà il 25 Novembre 2014




4 commenti:

  1. Ciao è tanto che non riesco a passare da te ...... purtroppo il tempo è quello che è ........
    Bello questo post con consigli libreschi freschi freschi
    Mi attirano di più, tra questi libri Storia della bambina perduta e La signora di Willfred Hall. Ho Anche votato il tuo blog in Net Parade - spero che tu voglia rendermi Il Voto in Net Parade per il Rifugio degli Elfi http://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/. Vieni a fare un giretto da me quando hai un pò di tempo, ti aspetto c'è l'ultima recensione di un libro che ho appena postato - il libro merita davvero ;-)
    Un saluto a presto e Buona serata

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    1. Ciao, grazie di essere passata! ora guardo il tuo blog :)

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  2. Tra questi libri quello che di sicuro non mi lascerò sfuggire sarà "La signora di Willfred Hall". Non ho ancora letto "l'amica geniale" però ne ho sentito parlare molto bene, magari farò un pensierino anche su quello e poi deciderò se proseguire con i sequel.
    I libri di Roth e di McEwan invece non so se mi ispirano, sicuramente leggerò molte opinioni prima di un eventuale acquisto.

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    1. Io quello di McEwan lo leggerò sicuramente. Adoro questo autore!

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