lunedì 14 settembre 2015

Consigli letterari: affrontiamo il rientro!

Il rientro a scuola/università/lavoro dopo la pausa estiva è un dramma che può essere affrontato con il giusto libro in borsa, da leggere in metropolitana anziché occupare il tempo con lo smartphone. Non sapete da cosa cominciare? Vi consigliamo qualche titolo!


Malitia consiglia:

Il buio oltre la siepe, Harper Lee
Una delle più importanti uscite dell'autunno editoriale 2015 sarà il seguito de Il buio oltre la siepe, Go set a watchman. Nell'attesa, se non lo avete ancora letto, perché non recuperare (o magari rileggere) questo grande romanzo? Siamo in una cittadina dell'Alabama degli anni Trenta e una bambina impertinente, vivace e anticonformista racconta, in una quotidianità fatta di giochi all'aperto e angosciosa povertà, il processo che coinvolge un nero della zona, accusato di aver violentato una ragazza bianca. La narrazione tocca moltissime tematiche, dal razzismo all'analfabetismo, dalla grettezza umana alla monogenitorialità, ma è la voce ingenua e al contempo smaliziata di questa piccola protagonista a rimanere impressa: la sfida alle convenzioni e ai pregiudizi, ma soprattutto ad adulti ottusi, spesso ciechi e incapaci di vedere al di là del loro naso.

Annientamento, Jeff Vandermeer
Anticipiamo l'inverno con un po' di birividi. In questo ottimo romanzo di fantascienza, le forze del sovrannaturale si concentrano in una porzione di mondo denominata Area X, in preoccupante espansione. In Annientamento, una biologa, una psicologa, un'antropologa e una topografa vengono mandate in missione per esplorare i misteri che si annidano tra le rocce e le felci di questo posto abbandonato. L'inquietudine comincia a serpeggiare in pochi ma ben costruiti elementi, fino a sfociare nel terrore di ispirazione lovecraftiana, che costruisce, a partire da elementi psicologici, la narrazione dell'orrore. Consigliatissimo!




Valentina consiglia:

Memoria delle mie puttane tristi, Gabriel Garcia Marquez
Conoscerete sicuramente le opere maggiori del Premio Nobel Gabriel García Marquez, scomparso l'anno scorso. Non fatevi spaventare dalla sua fama: Memoria delle mie puttane tristi è una breve ma intensa riflessione sulla vita che parte dalla volontà del protagonista, "all'alba" dei suoi novant'anni, di vivere una notte d'amore con una donna vergine. Ispirato a La Casa delle Belle Addormentate dell'altro Premio Nobel Yasunari Kawabata, quello che a prima vista sembra uno degli atti più infimi che si possa compiere diventa motivo di capovolgimento di tutto ciò che il vecchio ha sempre pensato e saputo dell'amore, scoprendo quello platonico e più profondo, in grado di soddisfare corpo e mente con la sola contemplazione. Poco più di cento pagine per apprezzare lo stile magistrale di Marquez, la sua capacità di tenerti incollato alla pagina a meditare, al pari del protagonista, quella che si può definire una bellissima - e purtroppo l'ultima che ci ha regalato - opera d'arte.

Shadowhunters - Città di ossa, Cassandra Clare
Ritornare alla solita routine può essere davvero stressante, ma abbandonarsi alla scoperta di un mondo nel quale i mostri degli incubi sono tutti reali può essere una soluzione. Primissimo volume della saga scritta da Cassandra Claire, Città di ossa racconta la scoperta da parte dell'adolescente Clary delle ombre del proprio passato che volutamente le sono state celate, un mondo invisibile ai comuni umani che nasconde pericoli inimmaginabili. Amore (non melenso, per una volta), intrighi, magie e rune tatuate diventeranno il pane quotidiano della protagonista e del suo migliore amico, Simon. Entrambi, guidati da una congrega di cacciatori di ombre e da un uomo che non può abbandonare il covo a causa di una maledizione, verranno guidati in un viaggio che si rivelerà più pericoloso del previsto. Non lasciatevi spaventare dalla lunghezza del volume: le pagine scorrono velocemente senza avere il tempo di abbandonarsi alla noia. L'ho terminato da poco, e devo dire che mi sembra il giusto compromesso tra buona narrativa e urban fantasy.


Angela consiglia:

Una cosa divertente che non farò mai più, David Foster Wallace
Settembre è in mese di transizione: c'è chi torna alla routine dopo le vacanze e chi si gode il meritato riposo dopo aver lavorato tutta l'estate. Che siate appena tornati, o che stiate preparando le valige, vi consiglio di partite con David Foster Wallace e il suo Una cosa divertente che non farò mai più (Minimum Fax), resoconto di una crociera ai Caraibi tra bambini campioni di scacchi e cene con il capitano. La capacità di Wallace di scavare nell'animo umano e di rendere alla perfezione la tragicomicità di un viaggio organizzato rende questo agile esempio di non-fiction americana perfetto per farvi passare la nostalgia per l'estate appena finita. 


Chiedi alla polvere, John Fante
L'altro libro che vi consiglio, stavolta un romanzo, è Chiedi alla polvere di John Fante (Einaudi). Terzo romanzo del ciclo di Arturo Bandini, racconta la storia d'amore del protagonista con la cameriera messicana Camilla, ma è anche un vero e proprio Bildungsroman di un giovane scrittore alla ricerca della fama tra le polverose strade della Los Angeles degli anni Trenta. Vi assicuro che la prosa nitida di Fante, riportata alle luci della ribalta nel secolo scorso da Charles Bukowski, vi incanterà.







Alessandra consiglia:

Straniero in terra Straniera, R. Heinlein
Vincitore del Premio Hugo nel 1962, Straniero in terra Straniera è una delle opere meglio conosciute di Robert Heinlein, capace di toccare temi e problematiche che oggi si rendono sempre più pressanti ai margini delle nostre coscienze. Il protagonista, Valentine Michael Smith, è un bambino nato durante una spedizione partita dalla Terra alla scoperta di Marte. Quando tutti perdono la vita, unico superstite, viene cresciuto dai marziani, fin quando, adulto, torna sulla Terra. Nonostante sia umano, Smith guarda tutto con occhi nuovi. Quella che vede è una società per lui sconosciuta, per larghi tratti incomprensibile. Attraverso i suoi occhi si impara dunque a non dare nulla per scontato, a mettere in discussione i pilastri della società, ad essere uomini non secondo le leggi della massa, ma secondo il proprio più intimo sentire. Anche se lunga - l’edizione Fanucci del 2005 in mio possesso conta 782 pagine - la lettura è piacevole, a tratti illuminante e sicuramente intensa. Consiglio questa lettura ha chi, rientrato dalle vacanze estive, ha voglia di rimettersi in gioco e lasciar da parte le classice “letture da spiaggia”, a chi vuole un libro che lo porti a riflettere e a mutare prospettiva, a chi, come me, non si fa intimorire dai grossi volumi.

American Gods, Neil Gaiman
Altro vincitore del Premio Hugo, nonché del Premio Nebula e del Premio Bram Stoker, American Gods è un romanzo fantasy pubblicato nel 2001 che fonde il mondo reale con quello estremamente fantasioso creato da Neil Gaiman. In questo romanzo i vecchi dèi vengono riuniti da Odino, intenzionato a lottare con le nuove divinità del mondo moderno. Per farlo, Odino assume il protagonista del romanzo, Shadow, come guardia del corpo. È in questo modo che Shadow comincia un viaggio che lo porterà a incontrare le vecchie divinità, ormai in rovina, nei posti più impensabili, con una rivisitazione originalissima della mitologia occidentale norrena, orientale e non solo. La battaglia infine si consuma e sarà proprio l’uomo moderno - nei panni di Shadow ovviamente - a prendervi parte. La lettura è scorrevole e sebbene a volte ci si possa smarrire nella vorticante fantasia creativa di Gaiman, l’impressione complessiva sfocia inevitabilmente nell’entusiasmo. Pare inoltre che la Statz stia lavorando a una serie tv basata sul romanzo, con Neil Gaiman come produttore. Un modo - ora che la stagione fredda è alle porte - per unire la lettura a un passatempo decisamente invernale!


Rossella consiglia:

Novelle orientali, Marguerite Yourcenar
Come si evince dal titolo, in questo breve volume Marguerite Yourcenar ha raccolto e rielaborato alcuni miti e leggende dell'Oriente. Dalla Grecia al Giappone del principe Genji di Murasaki Shibinu, passando per l'India, l'autrice ci permette di viaggiare, tramite una scrittura preziosa e raffinata, in tempi e luoghi solo in apparenza lontani da noi. Consigliato a chi non ha mai letto nulla della scrittrice francese, e sopratutto a coloro che, oltre al relax, in vacanza cercano sempre l'occasione per conoscere nuove culture.





Una banda di idioti, John Kennedy Toole 
“Un vero genio si riconosce dal fatto che tutti gli idioti fanno banda contro di lui”. Con questa frase di Jonathan Swift si possono riassumere le tragicomiche vicende del protagonista Ignatius J. Reilly lungo il suo cammino (fatto piuttosto a malincuore) per trovare un lavoro a New Orleans. Grazie a un cast di personaggi quanto mai eccentrico ed imprevedibile, l'autore ci conduce lungo una storia che potrebbe alleviare le sofferenze di coloro che sentono lo stress di tornare alle incombenze quotidiane sulle spalle.





Michela consiglia:


The Small Hand, Susan Hill
L'estate appena trascorsa è stata calda e lunga come una via crucis all'inferno. Poi le giornate hanno cominciato ad accorciarsi, ora viene buio prima e la sera fa quasi freddo. È arrivato il momento di leggere qualche storia di fantasmi intorno al fuoco. D'inverno sarebbe scontato, ma entrando nell'autunno si presenta ogni volta l'atmosfera giusta. Non ho volutamente scelto racconti di una paura violenta e indelebile, ma ho preferito trame caratterizzate da un'inquietudine lieve ma in crescita costante, come l'aria fredda pronta a darci il benvenuto a settembre e ad accompagnarci poi verso l'inverno.
Tra gli autori contemporanei vi propongo Susan Hill, una delle poche in grado di ricreare quella paura sottile e strisciante che ci sfiora sulle spalle e lascia in noi la lieve inquietudine che solo l'incertezza riesce a darci. Ogni rientro alla fine è così: vive di speranze, dubbi e novità e ci propone spesso nuove sfide. In particolare consiglio The Small Hand, racconto che unisce la ghost story classica agli universi sconfinati e disturbanti della mente umana. Unico problema: a parte La donna in nero e L'uomo nel quadro, The Small Hand e gli altri volumi (Dolly e Printer's Devil Court) non sono ancora stati tradotti. Sono comunque scritti in un inglese semplice e godibile, perfetto per fare pratica, migliorare in una lingua straniera e spaventarsi al tempo stesso.

Non voltarti, Daphne Du Maurier
Per quanto riguarda i classici, consiglio Non voltarti di Daphne Du Maurier, un volume che non in molti conoscono ma che è veramente d'impatto in ogni sua parte: si tratta di una raccolta molto varia, caratterizzata da uno stile elegante e al contempo semplice, capace di stupirci sia nel corso della narrazione che nei finali a volte improvvisi e scioccanti. In particolare il racconto che dà il titolo al volume è in grado di far sussultare il lettore sulla sedia e riempirlo di angoscia: Non voltarti è ambientato a Venezia, tra i suoi canali e le sue calli, spazi stretti ed opprimenti che percepiamo come veri e propri labirinti. Ha ispirato anche Don't Look Now, film a metà tra thriller e horror che dà concretezza all'inquietudine scaturita dalle parole dell'autrice.

2 commenti:

  1. Che belle scelte di lettura!! Sono molto incuriosita da vandemeer, ma ho gran voglia di rileggere gaiman,in attesa delle serie tv!!

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    1. Vandermeer vivamente consigliato :) Per Gaiman intendi Nessun Dove?

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