venerdì 16 gennaio 2015

Recensione: Anime baltiche di Jan Brokken



Anime baltiche, Jan Brokken
Iperborea
512 pagine, 19.50 euro
Anime baltiche è un libro a metà tra letteratura di viaggio e tematiche biografiche, colorato e arricchito da uno stile vario e ispirato che va quasi sempre dritto al cuore. L'autore Jan Brokken passa con maestria dalla narrazione delle vite dei personaggi famosi citati di capitolo in capitolo alle descrizioni profonde e dotate di anima dei luoghi che incontra nel suo vagabondare tra Estonia, Lettonia e Lituania. Il lettore si appassiona facilmente ai resoconti dei suoi viaggi, considerati anche un modo per crescere spiritualmente e arricchirsi in una incessante ricerca di se stessi. Lo scrittore esplora più di un secolo di storia e ripercorre con emozione i sentieri solcati tempo prima dai suoi protagonisti, intervistando e frequentando chiunque gli possa dare una spiegazione ulteriore dei vari vissuti. Grazie all'utilizzo di fonti come documenti personali, lettere o testimonianze dirette, scopriamo aspetti dei personaggi di cui non sapevamo nulla e sfumature che ignoravamo. Ne nasce così una vivida descrizione dei popoli baltici, riservati ma cultori dell'ospitalità, così orgogliosi della propria anima tanto quanto può esserlo solo una nazione multiculturale che ha sofferto e che è ancora alla ricerca di una propria libertà e identità definitiva.

Accompagniamo lo scrittore per le vie di Riga, Vilnius e Tallin, città a metà tra anima balto-tedesca, slava ed ebraica, che conservano la malinconia di secoli di tormenti, marchiati a fuoco negli occhi e suoi corpi di uomini e donne finiti per esempio nei campi di lavoro in Siberia. Queste città hanno cambiato spesso nome e in parte caratteristiche a seconda dello stato di cui di volta in volta facevano parte: basta pensare a Vilnius che si chiamava così in russo e lituano ma era Wilno in polacco, Wilna in tedesco, Vilné o Wilne in yiddish, oppure alla Königsberg prussiana di Immanuel Kant e Hannah Arendt, distrutta da anni di guerre e ribattezzata Kaliningrad, con tanto di casinò e locali notturni negli anni '90 sotto El'cin. La storia dei popoli baltici appare inoltre intrecciata al destino degli ebrei, perseguitati dai tedeschi ma ancor prima dai russi e strappati quasi interamente dalla città di Vilnius, dove manca un intero quartiere.

Jan Brokken, figlio come tanti dei suoi protagonisti di un padre che aveva patito la guerra, affronta un viaggio per arrivare a se stesso, ricordando "la difficoltà di crescere all'ombra di una guerra che non si è vissuta". Tra le citazioni iniziali del libro ne abbiamo anche una tratta direttamente da Padri e figli di Turgenev: "dopo tutto, un figlio non è il giudice di suo padre...". Troviamo infatti in Anime baltiche un rapporto stretto e a volte doloroso tra padri e figli, che cercano di perdonarsi l'un l'altro ma spesso non vi riescono: ricordiamo per esempio la rivoluzione di Sergej Ejzenštejn contro il padre architetto fedele a Nicola II, o del violinista Gidon Kremer nei confronti del padre ebreo che soffriva ancora le ingiustizie subite dal suo popolo.
L'autore dimostra di saper comprendere con profondità il cuore degli artisti, siano essi musicisti, pittori o scrittori: questi conservavano i traumi subiti in patria e li rielaboravano poi sotto forma di una musica, di un quadro o di un romanzo. Alcuni come Rothko e Gary vivevano lontano, sposavano una donna americana o straniera, si creavano una vita alternativa altrove ma finivano spesso per rimanere degli estranei per il loro nuovo paese.

Gli uomini e le donne che lo scrittore incontra e i personaggi famosi a cui sono dedicati i vari capitoli sono descritti con precisione, sia negli aspetti positivi che in quelli negativi: parlano poco, non abbiamo infatti molti dialoghi, ma riescono a trasmettere le loro emozioni grazie anche a una sapiente scelta di discorsi, aneddoti e frasi molto significativi e caratteristici. Tra tutti i protagonisti spiccano per pathos, drammaticità e forza espressiva il noto regista sovietico Sergej Ejzenštejn, lo scrittore francese d'origine lituana Romain Gary e il pittore emigrato Mark Rothko. Stupisce anche la storia del musicista Gidon Kremer, raccontata come un lungo, malinconico ma convinto assolo di violino.

Lo stile è variegato ma perfettamente omogeneo nelle sue diversità: Brokken è molto concreto e oggettivo ma sa essere anche incredibilmente poetico e ispirato. Riesce in questo modo a farci percepire emotivamente le vite e i dolori dei suoi protagonisti, senza mai essere però troppo calcato o invadente.
L'autore ci regala descrizioni vibranti e poetiche della natura baltica, solcata da cieli rossi al tramonto, dalla terra scura e dal verde cupo dei boschi, che riconosciamo nei quadri astratti di Rothko e che si riflette nei racconti e nelle anime dei personaggi che ha visto nascere e a volte scappare. Il volume è inoltre arricchito da fotografie dei protagonisti, dei suggestivi luoghi visitati e da documenti d'epoca, che contestualizzano ulteriormente le testimonianze.

In definitiva Anime baltiche è un libro affascinante, dedicato soprattutto agli appassionati della storia del '900, in particolare agli slavisti o a chi conosca già i personaggi trattati e voglia scoprire nuovi aneddoti e punti di vista. Unica minima pecca tra le quasi cinquecento pagine di cui è composto il libro è forse la velocità con cui in alcuni capitoli lo scrittore passa da una tematica all'altra, senza lasciare al lettore la possibilità di abituarsi alla nuova ambientazione e dando per scontati alcuni passaggi. Per lo stile a tratti emotivo e intrigante dell'autore e l'interpretazione così precisa e suggestiva dell'anima baltica, questo volume può comunque piacere anche al lettore neofita, a chi ama i resoconti dettagliati e poetici di viaggi e ai cultori delle biografie di grandi uomini e grandi donne del nostro tempo.

Voto: 







1 commento:

  1. Ho sempre sentito pareri positivi su questo libro ^^
    Sono stata a Tallinn e ne ho un ricordo particolarmente bello! Sarebbe stupendo poter assaporare questo testo viaggiando ed esplorando i paesi baltici *.*
    Per ora, aggiungo in WL e continuo a sognare :)

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