martedì 30 settembre 2014

Focus on: Amélie Nothomb



Amélie Nothomb è una scrittrice belga che, nel corso della sua ventennale carriera, è riuscita a costruirsi un piccolo, ma solido seguito di ammiratori, in costante crescita. Tuttavia, per chi non la conoscesse, potrebbe essere difficile approcciarsi alla sua bibliografia, vuoi per la sua prolificità – almeno un libro all'anno – vuoi per gli stretti legami autobiografici che ogni sua opera possiede. Scegliere da dove iniziare può essere perciò poco immediato. Con questo articolo vorremmo fornirvi un' infarinatura del favoloso – e complesso – mondo di Amélie Nothomb.

La vita
Come già accennato, le esperienze di vita dell'autrice sono un argomento costante delle sue opere.
Nata in Belgio nel 1967, a causa del mestiere del padre, diplomatico, passa i primi anni della sua vita in Giappone. La separazione da questo paese, all'età di cinque anni, sarà un vero e proprio trauma. Dopodiché seguirà un periodo in Cina, a New York ed in Bangladesh, dove conosce la povertà e, soprattutto, l'anoressia.
Dopo essersi laureata in Europa, Amélie decide di tornare in Giappone, dove trova lavoro presso una multinazionale. A causa delle incompatibilità tra Oriente e Occidente, però, la situazione precipita: assunta come traduttrice, la nostra dopo pochi mesi si ritrova a doversi occupare dei bagni dell'azienda.
Nel 1991 la Nothomb si trasferisce definitivamente in Europa. Un anno dopo viene pubblicato il suo primo romanzo, Igiene dell'assassino.

I temi e lo stile
Ogni autore ha alcuni temi che gli sono più congeniali e che ritornano nel corso delle sue opere. Quelli di Amélie Nothomb sono la costante contrapposizione tra categorie che sembrano inconciliabili ma che, ad un'attenta analisi, hanno dei punti di contatto tra loro: la bellezza esteriore e l'avere un aspetto ripugnante (spesso attraverso la dicotomia magro-grasso, a lei cara per ragioni personali), l'amore e la crudeltà, la sanità mentale e la follia. Non mancano, inoltre, un gusto per l'autocitazione – in almeno un'occasione l'autrice appare persino come personaggio, salvo poi venire uccisa dagli altri protagonisti – e lunghe dissertazioni sull'etimologia delle parole, utili a fornire nuove angolazioni a quello che stiamo leggendo.
Nei suoi libri, brevissimi – all'incirca un centinaio di pagine per volume – lo stile è scattante e scorrevole, ma non per questo meno raffinato. Sono evidenti, infatti, gli sforzi della Nothomb per cercare la parola giusta per ogni situazione, anche a costo di utilizzarne una più desueta. Ciò nonostante la netta predominanza delle sequenze dialogiche e la struttura semplice della frase attenuano queste scelte, rendendo agile la lettura.

Le opere
Riassumendo vent'anni di carriera in poche righe potremmo dire che, in generale, le opere della Nothomb si dividono in due categorie: quelle autobiografiche e i romanzi. Per quanto riguarda la prima, queste si focalizzano principalmente sulla prima parte della sua vita, dalla primissima infanzia – Metafisica dei tubi – passando per Sabotaggio d'amore e Biografia della fame, fino alla seconda parentesi giapponese in Stupore e tremori e Né di Eva né di Adamo. Tutti possono essere letti indipendentemente dagli altri. Un ottimo punto di partenza potrebbe essere, però, Stupore e tremori, piuttosto rappresentativo della produzione e delle tematiche della Nothomb.


Più difficile generalizzare, invece, per gli altri romanzi. Fermo restando che, sfortunatamente, gli ultimi pubblicati non sono all'altezza dei predecessori, ognuno è diverso da quello che lo ha preceduto, quantomeno nelle premesse iniziali. Chi volesse approfondire il discorso, però, potrebbe iniziare da Antichrista – storia dell'amicizia tra due ragazze, anche se una delle due sembra avere un secondo fine – da Acido solforico (una rilettura in chiave moderna dell'Olocausto attraverso un reality show) o dal più sperimentale Mercurio, che a dispetto dell'apparente semplicità nasconde diversi spunti di riflessione, nonché la possibilità di scegliere tra due diversi finali.  Difficile, però, rimanere delusi da questa peculiare autrice.


Di Amélie Nohomb abbiamo recensito:





Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver condiviso la tua opinione!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...